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L'ultima Euro-minchiata: Berlino propone un’eurotassa per rafforzare l’unione monetaria

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view post Posted on 27/7/2015, 07:57     +1   -1
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L'ultima Euro-minchiata: Berlino propone un’eurotassa per rafforzare l’unione monetaria
Vi facciamo notare che non stanno proponendo, assolutamente, un’armonizzazione fiscale fra i paesi dell’Unione, cioè stessa IVA, IRPEF etc etc, ma vogliono prendere altre risorse da aggiungere al magna-magna europeo

Schaeuble e Juncker lanciano l’idea di un bilancio dell’eurozona con il contributo fiscale di ciascun Paese e un unico responsabile delle Finanze

Andiamo verso un’eurotassa per dare poteri e disponibilità finanziarie speciali all’eurozona, in modo da affrontare ogni emergenza di bilancio sovrano in crisi o congiuntura negativa all’interno dei Paesi della moneta unica. I piani sono già in fase avanzata di studio. E il padre di questa idea, che farebbe fare un grande balzo in avanti europeista, è a sorpresa proprio l’uomo più temuto d’Europa, il Bundesminister delle Finanze Wolfgang Schaeuble. Lo rivela l’autorevole settimanale di Amburgo Der Spiegel .

Una commissione(DI PARASSITI!!!), guidata da Mario Monti e sponsorizzata da Schaeuble e dal presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, sarebbe già al lavoro. Così la Germania in cui tutti vedono il Paese-falco per eccellenza, lo spietato paladino del rigore, lancia un inaspettato segnale d’impegno europeo: è pronta a rinunciare a parte di un aspetto-chiave della sovranità nazionale, cioè l’uso delle entrate tributarie, per blindare l’Unione monetaria e l’euro(NOTATE IL PASSAGGIO, NON PARLANO DI LIVELLARE I VARI REGIMI FISCALI, MA DI DARE ALTRO DENARO ALL’EUROPA!!!).

Il piano di Schaeuble, scrive Der Spiegel , è radicale e insieme flessibile. Prevede che la Germania e gli altri Stati (sicuramente quelli dell’eurozona, eventualmente anche gli altri membri della Ue) devolvano parte delle risorse riscosse con l’Iva e l’Irpef a livello nazionale a un fondo europeo(COSI’ MANGIANO LORO!!!). Oppure – in alternativa o come operazione complementare – che una tassa addizionale, sull’Irpef, sull’Iva o su altre forme di imposizione, venga introdotta per finanziare appunto il nuovo fondo europeo. Con aliquote e criteri da decidere su basi nazionali differenziate. La gestione sovrana di queste entrate verrebbe delegata a un nuovo alto dirigente dell’Unione. In sostanza, una specie di superministro delle Finanze dell’eurozona(UN ALTRO MAGNACCIA!!!).

E’una mossa a sorpresa di Schaeuble, e spiazza tutti. Compresa la cancelliera Angela Merkel, che – sottolinea il settimanale – esita a proporre ai suoi elettori una tale devolution di sovranità nazionale in nome della salvezza dell’euro ad ogni costo. Ma d’accordo con Parigi, il ministro delle Finanze federale, veterano dai tempi di Kohl dell’intesa franco-tedesca, ha deciso di provare a forzare i tempi. “Dobbiamo marciare come un’unione politica(BALLA COLOSSALE!!!), rafforzando Commissione e Parlamento“, ha detto. Poi, sempre secondo il resoconto dello Spiegel , ha lanciato segnali positivi alle richieste di François Hollande per la creazione di un ministero delle Finanze dell’eurozona. “Siamo pronti a discutere su queste idee”, affermano al ministero delle Finanze federale. “Un tale trasferimento di poteri(MA SOPRATTUTTO DI RISORSE DA TOGLIERE ALLA GENTE!!!) consentirebbe all’Europa di avere margini di manovra e di azione ben maggiori in caso di recessione o crisi sociali“, nota Marcel Fratzscher, numero uno dell’Istituto tedesco per le ricerca economica. E Elmar Brok, veterano degli eurodeputati della CduCsu tedesca (il partito di Merkel e Schaeuble) incalza: “L’Eurozona deve riflettere sulla possibile necessità di riscuotere una sua propria tassa(E COSI’ SI MANGIA!!!). Occorre un nuovo meccanismo di stabilizzazione fiscale per l’area della moneta unica”.

Sarebbe un passo senza ritorno: riscuotere tasse è uno dei pilastri dell’idea di sovranità statale. Ma il tempo stringe, dicono sia Schaeuble e i suoi consiglieri, sia Juncker insieme a un altro protagonista della partita, il presidente della Bce, Mario Draghi. Osservano: l’Eurozona e l’Unione nel suo inseieme non possono andare avanti all’infinito sperando nella buona volontà dei governi nazionali membri della prima o della seconda.

Da parte tedesca, la proposta appare un gesto coraggioso e un forte segnale europeista(DELL’ELITES DI PARASSITI BUROCRATI EUROPEI!!!): dopo aver alzato la voce con toni pesanti nel confronto-scontro con Atene, proprio Schaeuble offre in cambio ai partner una rinuncia speciale alla sovranità nazionale(CHE SAREBBE SOLO LA NOSTRA E NON DELLA GERMANIA!!!). Forte della sua popolarità all’apice storico, conquistata con la linea da falco contro Tsipras, il Bundesminister der Finanzen tende la mano a sorpresa al resto dell’eurozona. E rischia consapevolmente d’irritare i suoi elettori, atterriti da ogni perdita di controllo sul denaro dei contribuenti tedeschi(!!!).

A giudicare ora il piano di Berlino e Bruxelles saranno ora Roma, Parigi e gli altri membri dell’eurozona. E crea anche un secondo confronto: il rischio che importanti paesi membri dell’Unione ma esterni alla moneta unica — dal Regno Unito alla Svezia alla Polonia — si sentano ridotti al rango di componenti di serie B della Ue. “Attenzione — avverte Elmar Brok — l’Unione europea come unità politica non può finire distrutta da nuovi muri al suo interno, non è ammissibile rischiare che Paesi membri, grandi o piccoli, si sentano degradati a componenti di seconda classe”.
 
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