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Vesuvio e Campi Flegrei, panico per l’annuncio degli esperti:“Pronti ad eruttare”

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view post Posted on 28/8/2015, 10:01     +1   -1
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Vesuvio e Campi Flegrei, panico per l’annuncio degli esperti:“Pronti ad eruttare”. Ma è uno studio del 2012
Nelle ultime ore molti giornali hanno riportato la notizia secondo cui il Vesuvio sarebbe pronto ad eruttare, in base ad uno studio pubblicato su Nature dai due vulcanologi italiani, Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo, dell’Osservatorio Vesuviano. In realtà, però, non c’è alcuna eruzione imminente: lo studio, di grande rilevanza scientifica, è datato agosto 2012 ed è stato pubblicato su Nature a settembre 2012, esattamente tre anni fa. Nella ricerca si leggeva che “una sacca di magma, ospitata in una caldera a una profondità di 10 chilometri tra il Vesuvio e i Campi Flegrei, potrebbe risalire in superficie dando luogo ad una pericolosissima eruzione.

“Abbiamo studiato in particolare la velocità di crescita dei minerali, fra cui il sanidino“, spiegava Pappalardo tre anni fa. “E, analizzando i rapporti isotopici delle rocce – indicatori della sorgente da cui deriva il magma – ci siamo accorti della somiglianza fra le rocce provenienti dal Vesuvio e quelle provenienti dai Campi Flegrei. È questo che ci ha fatto pensare all’esistenza di un unico bacino magmatico comune ai due sistemi vulcanici“. Studiando i flussi di calore provenienti dai due complessi vulcanici – maggiori in corrispondenza dei Campi Flegrei e minori man mano ci si avvicina al Vesuvio – i due vulcanologi sono inoltre arrivati alla conclusione che, probabilmente, gran parte della sorgente magmatica si troverebbe in corrispondenza dei Campi Flegrei, considerati un “super vulcano” potenzialmente molto più pericoloso del Vesuvio.

L’ultima eruzione della grande caldera risale al 1538 e, secondo i due ricercatori, sarebbe trascorso abbastanza tempo perché si possa assistere a una nuova eruzione esplosiva: durante il periodo di quiescenza il contenuto del gas sarebbe aumentato, creando le condizioni ideali per una possibile eruzione. Nel caso dovesse verificarsi, “il processo di risalita del magma sarebbe molto veloce, impiegherebbe pochi giorni“, spiegava Mastrolorenzo. “Ciò significa che dal momento in cui si verificano i fenomeni precursori dell’eruzione (come variazioni delle caratteristiche chimiche e delle temperature delle fumarole, deformazioni del suolo e attività sismica) ci vogliono pochi giorni perché il magma risalga in superficie. Cosa che, in assenza di un piano di emergenza riguardante i Campi Flegrei, potrebbe provocare dei disastri non solo a livello locale, ma estesi a tutta l’area campana“. Insomma, uno studio di tre anni fa ma comunque ancora attuale.
 
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