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Posts written by Frank Baresi

view post Posted: 5/5/2024, 09:28     Inzaghi: "Male l'approccio e la partenza lenta. Mercato? Dobbiamo rinforzarci" - Dichiarazioni post sconfitta
Inzaghi: "Male l'approccio e la partenza lenta. Mercato? Dobbiamo rinforzarci"
L'allenatore dell'Inter dopo la sconfitta col Sassuolo: "Dispiace per il ko, a fine primo tempo avremmo meritato il pareggio"
4 maggio 2024 MILANO - Due sole sconfitte in Serie A, entrambe contro la stessa squadra, che peraltro sta lottando per non retrocedere. È la bizzarra statistica che emerge da Sassuolo-Inter, con i nerazzurri che escono dal doppio confronto con un pugno di mosche. Certo, a livello di classifica la partita non aveva nulla da dire alla capolista già campione d'Italia, ma a fine partita Simone Inzaghi non può essere contento di quanto visto al Mapei Stadium: "Siamo partiti lenti e non abbiamo approcciato bene la gara - spiega l'allenatore della capolista -, dopo il gol abbiamo fatto meglio e avremmo meritato il pareggio. Nel secondo tempo abbiamo cambiato assetto, ma abbiamo creato poco. Era da 42 partite che segnavamo e ci tenevamo a questo obiettivo, ma va dato merito anche al Sassuolo. Dispiace per la sconfitta".

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA — L'allenatore risponde poi anche alle domande sul titolo appena vinto e su una prossima stagione particolarmente impegnativa: "Questo per noi è lo scudetto della gioia - continua Inzaghi -, in un percorso cominciato tre anni fa. L'Inter ha meritato questo trofeo, ma stasera non c'era purtroppo la stessa euforia dei giorni scorsi. Con il Mondiale per Club la stagione 2024-2025 sarà più lunga: dovremo ampliare la rosa e si potranno allungare le liste in Europa, sarà una cosa nuova per tutti. Con la società e i preparatori stiamo già preparando la nuova stagione".

CALCIOMERCATO — L'ultimo argomento che tocca Inzaghi, infine, è quello delle trattative estive, tra quelle completate e quelle da architettare ancora: "Due acquisti importanti e mirati sono stati fatti, va dato merito alla società che era già al lavoro mentre ci giocavamo lo scudetto. Con Marotta, Ausilio e Baccin stiamo già vedendo altri giocatori, sicuramente dovremo rinforzarci. Quest'anno abbiamo lavorato bene con lo staff con la prevenzione e dovremo essere ancora così bravi. Ho già detto alla società che voglio ripartire con tutti loro, nessuno in meno. Si parla degli attaccanti, ma sia Arnautovic che Sanchez si sono fatti trovare pronti e sono stati importanti. Capisco che la società abbia altre esigenze, ma sa che vorrei ripartire con gli stessi ragazzi".
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view post Posted: 5/5/2024, 09:21     L'Inter si distrae...e il Sassuolo ne approfitta. Laurienté gol, Ballardini respira - Stagione 2023/2024
L'Inter si distrae...e il Sassuolo ne approfitta. Laurienté gol, Ballardini respira
I campioni d'Italia, svagati dopo i festeggiamenti di domenica scorsa, mai in partita: annullato un gol a Lautaro
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4 maggio 2024 REGGIO EMILIA - Tra le bizzarre strade del calcio, ci si imbatte pure in questa: la tiranna del campionato che perde due volte su due contro una squadra che annaspa per non retrocedere. L’Inter capace di dominare ferocemente su ogni campo è caduta contro una sola squadra di questo campionato, l’umile Sassuolo: dopo il capitombolo di fine settembre, ecco quest’altro di inizio maggio, ben diverso perché arrivato dopo una settimana di lunghi festeggiamenti nerazzurri per la stella. Se Inzaghi perde l’occasione di sfondare i 100 punti e interrompe la serie di 42 partite con gol, Ballardini trova invece l’insperato impulso per crederci ancora: agganciata l’Udinese al terzultimo posto (con una partita in più), la salvezza è davvero possibile adesso. Tra l’altro, l’Inter venerdì andrà a Frosinone e potrà diventare l’arbitro di questa lotta senza quartiere, sempre a patto di giocare con altro spirito rispetto a quello un po’ vacanziero visto al Mapei Stadium.

L'AVVIO — L’Inter, col cuore leggero e una nuova stella a illuminare il cammino, può finalmente distribuire minuti a chi meno ne ha avuti finora: dentro così Audero, Asllani, Frattesi e Sanchez a far coppia con Lautaro. Carlos Augusto fa riposare ancora una volta Dimarco e De Vrij gioca al posto dell’infortunato Acerbi. Il Sassuolo è invece spalle al muro e con una pistola puntata: per provare a uscire dall’angolo, Ballardini sorprende ancora una volta e azzarda la difesa a tre, anche se non c’è Tressoldi squalificato. Dietro giocano Erlic, Kumbulla e Ferrari, mentre in mediana la grande sorpresa è Lipani dietro agli interni Henrique e Thorstvedt: il suo compito è bloccare la manovra dei campioni di Italia sulla trequarti in un originale 3-1-4-2. A completare Toljan e Doig come esterni di centrocampo e la coppia Laurienté-Pinamonti, spesso lasciata troppo sola: due attaccanti così non sono programmati per lottare per sopravvivere, eppure devono fare di necessità virtù. La squadra di Inzaghi, poi, non ha esattamente il sangue agli occhi come nelle ultime partite. Dopo un tiro pericoloso di Thorstvedt e un altro di Lipani in libera uscita, ecco la rete emiliana per gentile concessione di Dumfries. L’olandese ancora in versione festa scudetto (non è il solo…) si fa borseggiare la palla di Doig, che poi trova in mezzo Laurienté: è un gol che la squadra di Ballardini aspettava come acqua nel deserto. Dumfries avrebbe pure l’occasione di farsi perdonare immediatamente, ma su un assist bellissimo e di prima di Asllani ciabatta fuori a tu per tu con Consigli: non è neanche la mezzora e già la partita ha un peggiore in campo.

ANCORA FESTA — Difficile sintonizzarsi dopo una settimana di bagordi, normale che l’Inter vada a singhiozzo più o meno per tutta la gara: Lautaro, mai così fuori giri, è l’esempio della serata interista tanto strana. Solo nell’ultima parte del primo tempo la squadra di Inzaghi riesce a sciogliersi un po’ e a occupare la metà campo avversaria, senza mai mostrare troppa convinzione. Il gol del pari sarebbe pure arrivato su tiro di Carlos Augusto deviato in rete di Lautaro prima della fine del primo tempo, ma dopo lunga consultazione Var l’arbitro Marchetti fischia il fuorigioco: il Toro, a digiuno da Inter-Atalanta del 28 febbraio, non riesce proprio a sbloccarsi. Anche nei secondi 45’ è spesso Bastoni a traghettare l’azione davanti in un’Inter sempre sotto ritmo. Tra l’altro, per il difensore mancino questa partita conta simbolicamente più che per i compagni: ha ufficialmente tagliato il traguardo delle 200 presenze con la maglia dell'Inter, davanti a lui solo Lautaro (280), De Vrij (235) e Barella (231).
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EMBLEMATICO — Mentre lo stadio, tutto interista, intona cori scudetto e lo invita a saltellare come aveva fatto a San Siro, Simone Inzaghi accenna al massimo un applauso. Pensa solo a urlare e a dare indicazioni perché perdere per la seconda volta di fila con il Sassuolo va di traverso: con l’ingresso di Cuadrado al posto di Dumfries e Arnautovic per Mkhitaryan, il tecnico nerazzurro schiera una formazione ben più offensiva in cui Sanchez fa il trequartista. In più, si aggiunge Buchanan a sinistra e Barella in mezzo per alzare i giri del motore. Di contro, il Sassuolo si abbassa e decide di badare esclusivamente al sodo, ovvero alla conservazione del vantaggio con Erlic e Ferrari a saltare sulla pioggia di cross che arriva: le pochissime ripartenze sono affidate solo all’elettricità di Laurienté e a qualche palla tenuta su da Pinamonti. All’80’ Kumbulla fa un miracolo in copertura su Arna servito da Cuadrado nell’area piccola: a pensarci è solo la prima occasione nerazzurra nella ripresa, emblematico più dello stesso risultato.
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view post Posted: 5/5/2024, 09:17     Conceiçao, tutto in 48 ore: vuole liberarsi dal Porto. E poi toccherà al Milan - Calciomercato milanista
Milan, per la panchina spunta anche Sergio Conceiçao: i dettagli
Il tecnico portoghese, ex centrocampista di Inter, Lazio e Parma, è entrato nella rosa dei candidati
3 maggio 2024 MILANO - Wendell, Wanderson Galeno, André Villas Boas, Jorge Mendes. I nomi, più o meno conosciuti, possono essere sorprendentemente decisivi nella scelta del nuovo allenatore del Milan. Wendell e Galeno sono i due giocatori del Porto che, negli ottavi di Champions, hanno sbagliato i rigori decisivi... e ai quarti è andato l’Arsenal. Se il Porto avesse eliminato i rossi di Londra, Sergio Conceiçao sarebbe diventato istantaneamente materiale da Premier League. André Villas Boas ha appena vinto le elezioni per la presidenza del Porto, interrompendo il regno di Pinto da Costa, che durava più o meno da quando il Portogallo era occupato dai Visigoti. Se fosse rimasto Pinto da Costa, il contratto fino al 2028 firmato da Conceiçao sarebbe stato effettivo. Invece la realtà, oggi, è diversa. La realtà dice che Sergio Conceiçao può liberarsi dal Porto e per il Milan sì, lo farebbe. Soprattutto, Conceiçao ieri ha guadagnato punti nella lista rossonera. Effetto del pressing del quarto uomo: Jorge Mendes.

PERCHÉ PUÒ PIACERE — Mendes è l’agente dell’ex esterno d’attacco di Lazio e Inter. Soprattutto, da anni è l’agente più noto al mondo. Mendes in queste ore chiama il Milan e insiste: Conceiçao, Conceiçao. Può farcela? Si capirà presto. Il Milan, che ovviamente aveva già considerato l’opzione, di sicuro considera Sergio un allenatore interessante, dal curriculum di livello. Il Porto frequenta abitualmente la Champions League: nel 2021-22 ha incontrato il Milan nel gruppo vincendo a Oporto e pareggiando a Milano e nel 2022-23 è arrivato a un tiro dal portare l’Inter ai supplementari negli ottavi della grande coppa. Sergio Conceiçao è al Porto da sette stagioni, ha vinto tre campionati e dieci trofei in totale. In questa stagione, però, è terzo a -18 dallo Sporting Lisbona capolista. Lope e i tifosi La curiosità ora riguarda i tifosi. Il Milan aveva in Julen Lopetegui l’allenatore designato ma non ha chiuso per la reazione popolare, della curva più che dei milanisti sui social. Come verrebbe accolto Conceiçao? Le prime reazioni sui social sembrano positive, al netto di un biennio interista: il portoghese ha giocato all’Inter dal 2001 al 2003, giocando da titolare anche la semifinale di Champions contro il Milan. E a proposito di Lopetegui, ieri c’è stata la rottura totale con il Milan: Julen il basco adesso guarda altrove. Perché Sergio vuole E allora? E allora la prossima settimana può dire qualcosa di interessante. Conceiçao dopo la partita di stasera - diciamo tra domani e martedì - vedrà Villas Boas, per capire se è il caso di continuare. L’impressione, in Portogallo, è che il divorzio sia decisamente più probabile della conferma. Conceiçao è molto legato al Porto, con cui ha giocato in due momenti anche da calciatore, ma si sente stanco e nell’ultimo periodo ha avvertito molto le pressioni. Non tutte, diciamo, ammortizzate dal club. Se il Milan chiamasse, ascolterebbe molto interessato. Il “derby” da ex interista per lui non sarebbe un problema perché in Italia c’è solo una squadra in cui non si sentirebbe a suo agio: la Roma.

GLI ALTRI CANDIDATI — Il Milan invece, dopo il caso-Lopetegui, riflette. Non vuole mettersi fretta e considera che, in fondo, alcune panchine di alto livello in Europa sono già state assegnate. La concorrenza ci sarà, ma non sarà totale. La volontà di lasciarsi nel modo migliore con Pioli impone un annuncio a fine stagione ma i prossimi 10-15 giorni saranno fondamentali. Un altro portoghese, Paulo Fonseca, è in lista: sta lottando per riportare il Lilla in Champions e a Roma, nella sua prima stagione, ha fatto 70 punti. Il massimo dal 2018 a oggi. L’opzione Roberto De Zerbi per ora non decolla - i 14 milioni da pagare al Brighton sono considerati decisamente troppi dal Milan - mentre Mark van Bommel, alla fine della sua vita all’Anversa, e Roberto Martinez, c.t. del Portogallo, sono tra i profili apprezzati. Un dizionario di portoghese, diciamo, può far comodo.
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view post Posted: 5/5/2024, 09:14     Il Milan non vince più. Soffre, rimonta e poi si butta via: pari Genoa nel finale - AC Milan
Contestazione no, sciopero sì: niente cori e bandiere dei tifosi a San Siro per Milan-Genoa
Contro i rossoblù Curva Sud e Milan club si asterranno dal sostenere la squadra e invitano tutto lo stadio a fare lo stesso: "L'unico obiettivo è incentivare la società a proseguire nella linea d’investimenti intrapresa la scorsa stagione"
3 maggio 2024 MILANO - Il momento è caldo. Decisamente caldo: la seconda stella nerazzurra, per quanto ampiamente attesa ormai da tempo, ha fatto da detonatore per tutti i malumori del popolo milanista. Che prima si sono riversati sulla potenziale scelta per la panchina della prossima stagione - Lopetegui? No, grazie... - e ora proseguono in attesa di qualche cenno confortante da parte del club. Tradotto: domenica col Genoa (ore 18) a San Siro ci sarà lo sciopero del tifo, come ha annunciato la Curva Sud sui social.

I MOTIVI — "Domenica contro il Genoa Curva Sud Milano ed Aimc (l'associazione dei Milan club, ndr) non esporranno striscioni/bandiere/stendardi e si asterranno da qualsiasi forma di tifo - riporta il comunicato degli ultrà -. Invitiamo tutto il resto del pubblico presente allo stadio a unirsi a questa forma di protesta che ha come unico obiettivo quello di incentivare la società a proseguire nella linea d’investimenti intrapresa la scorsa stagione, puntando su un allenatore che sappia stimolare il gruppo e valorizzare i giovani, facendo acquisti mirati nei ruoli lasciati scoperti questa stagione. Non spetta a noi come sempre fare scelte e nomi, la cosa importante è che la società mandi un segnale chiaro e forte di voler rafforzare il progetto imbastito la scorsa estate".
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view post Posted: 5/5/2024, 09:12     Sesko-Guirassy, corsa Milan per il numero 9! E Jovic va verso la conferma - Calciomercato milanista
Sesko-Guirassy, corsa Milan per il numero 9! E Jovic va verso la conferma
Con Giroud a Los Angeles, il serbo potrebbe restare per una o più stagioni. Poi si cercherà un titolare e il guineano dello Stoccarda è in saldo...
3 maggio 2024 MILANO - Il gioco dei 9 è tornato. Hanno rifatto il programma tv anni Novanta e, già che ci siamo, il calciomercato ha scelto il grande tema per la sua estate. È un grande classico della casa: nel 2024 più che mai, tutti cercano un centravanti. Il Milan ha perso Giroud, la Juve vuole Zirkzee, l’Inter cerca comunque una punta, il Napoli manderà Osimhen oltre confine, la Roma e la Lazio rischiano di dover sostituire Lukaku e Immobile. E ancora: il Bologna probabilmente affronterà la Champions senza Zirkzee, la Fiorentina ha bisogno di gol e non si sottrarrà. Sembra una partita di Risiko in cui tutti hanno lo stesso obiettivo.

ANCORA JOVIC — Il Milan guida la compagnia perché ha più bisogno delle altre e pensa al centravanti dall’inverno. Forse dall’autunno. Olivier Giroud ha firmato e deciso da tempo: sarà LAFC. Il Milan insomma cerca un centravanti titolare e probabilmente lo cercherà ancora a lungo: non sono attese decisioni a giorni. Prima di parlare dei favoriti, però, una novità di queste ore. Il Milan e Luka Jovic sono più vicini a un accordo per continuare insieme. Jovic è arrivato al Milan il primo settembre, all’ultimo momento utile. Aspettava a Milano, quando il Milan ha dato il via libera ha firmato un contratto di un anno. La Fiorentina lo aveva appena lasciato libero. Un anno dopo, il Milan può scegliere di rinnovare quell’accordo per un’altra stagione o stringergli la mano dopo l’accordo per un contratto più lungo. Nella sostanza, cambierebbe poco: vorrebbe dire continuare insieme. E a inizio maggio, si può dire: la possibilità che accada sono alte. Può esserci una svolta a breve.

IL CONTESTO — Moncada, Ibrahimovic e Furlani, insomma, possono mettere un’ipoteca sul centravanti di riserva per poi concentrarsi sulla scelta del 9 titolare. Con un rischio di fondo: la crescita dei prezzi, almeno tra maggio e giugno. I centravanti costano sempre più degli altri e in questo 2024 il trend potrebbe essere più evidente del solito: se tutti cercano, il prezzo medio sale. Ecco perché si rischia di arrivare alla spesa più alta di sempre per un rossonero. Leonardo Bonucci nel 2017 è costato 42 milioni ed è decisamente possibile che quella cifra venga superata.

I CANDIDATI GIOVANI — Joshua Zirkzee è il più seguito dall’estate ma fuori dal supermercato c’è la fila: riconosciute Arsenal e Juventus ai primissimi posti. Il Milan ha provato e proverà a prendere JZ ma guarda anche altrove, secondo strategia societaria: mai inseguire un solo obiettivo, sempre portare avanti più trattative e al momento buono scegliere. Benjamin Sesko è sempre stato tra i preferiti: è molto diverso da Zirkzee ma il Milan lo apprezza da sempre. Ha fisico e colpi, attacca la profondità, sa stare in area e ogni tanto fa un gol vagamente vanbasteniano, che non guasta. Nella prima stagione al Lipsia, ha segnato 11 gol in Bundesliga, 2 in Champions e 2 in Coppa di Germania. Nelle quattro partite giocate in aprile ha segnato quattro volte: un timbro a partita, regolare.

L’UOMO IN SALDO — Serhou Guirassy è un attaccante differente, con rischio e prezzo differenti. Ha un vantaggio notevole: costa 17,5 milioni, il valore della clausola, mentre per gli altri candidati servono 50-60 milioni. Come per tutti i candidati, c’è un coefficiente di rischio. Guirassy fino ad agosto non aveva mai segnato più di 13 gol in un campionato ma in questo 2023-24 ha esagerato: 25 gol, secondo marcatore del campionato dopo Harry Kane. Lo Stoccarda con lui è terzo e insomma, a Guirassy è riuscito di tutto. A 28 anni, non un’età da crescita verticale, la domanda è naturale: si ripeterebbe? I suoi tifosi sottolineano che Serhou ha l’ossessione dei miglioramenti ma certo, i tifosi tifano Zirkzee, e qualcuno spera in Sesko, David, Gyokeres o Gimenez.

JD E GLI ALTRI — David e Gimenez sono nella lista del Milan da tempo. Santiago Gimenez, messicano del Feyenoord, e Viktor Gyökeres, svedese dello Sporting, però costano molto. Diciamo come e più di Zirkzee. Jonathan David invece è un attaccante che piace da tanto. Già un’estate fa era nella lista di Pioli e, un anno dopo, le condizioni sono ancora più vantaggiose. Il suo contratto scade nel 2025 e le valutazioni più credibili parlano di 20-25 milioni. Il Lilla non può pretendere la luna. Forse, nemmeno uno spicchio.
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view post Posted: 5/5/2024, 09:09     Bremer risponde a Lukaku, Kristensen e Chiesa sbattono sui legni: Roma-Juve finisce 1-1 - Juventus Football Club
Juve, Chiesa e McKennie dal 1' con la Roma. Out Alex Sandro, Alcaraz possibile sorpresa
In avanti con Vlahovic parte favorito l'ex Fiorentina: Yildiz, Kean e Milik si candidano per uno spezzone di partita
3 maggio 2024 MILANO - La Juve vede a un passo la certezza di partecipare alla prossima Champions League: l’unico vero grande obiettivo della stagione. Ai bianconeri basterebbe vincere contro la Roma nel prossimo turno: qui, però, arriva subito il difficile, considerato che la squadra di Allegri non ottiene il massimo bottino da quasi un mese. L’ultimo successo della Juve risale al 7 aprile: 1-0 contro la Fiorentina, allo Stadium. E in tre mesi è successo solo un’altra volta, sempre a Torino: contro il Frosinone, tra l’altro con una rete all’ultimo secondo del match, in pieno recupero. L’ultima volta che i bianconeri hanno vinto in trasferta è stato il 21 gennaio, nella sfida di Lecce. Poi il vuoto. E in quel vuoto hanno abbastanza compromesso il percorso in campionato, staccandosi totalmente dall’Inter e perdendo anche la seconda posizione in favore del Milan. Insomma, Roma-Juve non sarà scontata.

VERSO LA ROMA — Dopo due giorni di riposo concessi ai suoi, Allegri dalla ripresa ha provato a riempiere di motivazioni l’avvicinamento alla gara dell’Olimpico. Lì per i bianconeri sarà anche una sorta di prova generale per la finale di Coppa Italia, in programma il 15 maggio e l’ultima occasione per rimettere le mani su un trofeo dopo due anni di digiuno. La concorrenza stimola e il gruppo al completo apre diversi potenziali ballottaggi. McKennie e Chiesa su tutti proveranno a riprendersi la maglia da titolare, ma non è escluso che Allegri vada avanti con Weah sulla fascia destra. A protezione di Szczesny, dovrebbero esserci come sempre Gatti, Bremer e Danilo, in mezzo Locatelli e Rabiot. Fuori dai giochi Alex Sandro, ko per sovraccarico al soleo della gamba destra. Da comprendere la posizione di Cambiaso: nel caso in cui giocasse ancora da mezzala, McKennie resterebbe ancora fuori; se venisse confermato sulla fascia destra farebbe la staffetta con Weah; se venisse dirottato a sinistra finirebbe per escludere Kostic. In avanti con Vlahovic parte favorito Chiesa: ma Yildiz, Kean e Milik si candidano per almeno uno spezzone, come Iling. Possibile sorpresa? Alcaraz dal primo minuto.
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Con la Roma il primo match ball: se la Juve vince conquista il primo obiettivo stagionale
All'Olimpico i bianconeri possono già conquistare l'ingresso nella nuova Champions League: mancano 6 punti per l'aritmetica certezza
4 maggio 2024 MILANO - Domani sera la Juve potrebbe tagliare il suo primo traguardo stagionale con l'agognato ritorno in Champions League dopo l'anno in punizione senza Europa. Con relativa ricca iniezione per le casse societarie e conseguente possibilità di entrare nel vivo della pianificazione della prossima stagione, mercato compreso. Il sospirato lieto evento bianconero si realizzerà se la squadra vincerà nel posticipo domenicale dell'Olimpico, superando la Roma come già fece nell'andata nella gara decisa dal gol di Rabiot su assist di Vlahovic.

LA SITUAZIONE — Un risultato che potrebbe peraltro assumere importanza nel calcolo degli scontri diretti in caso di arrivo in parità delle due squadre nella classifica finale. Ma andiamo con ordine: attualmente le squadre potenzialmente in grado di arrivare nei primi cinque posti, quelli che danno diritto alla Champions sono 7, comprese nella forbice fra 89 e 56 punti. Tolta l'Inter scudettata, restano 4 posti e 6 squadre: il Milan (70), la Juve (65), il Bologna (64, una gara in più), la Roma (59), l'Atalanta (57, ma con una gara in meno) e la Lazio (56, una gara in più).

IL MATCH BALL — Facendo due conti, se la Juve supera la Roma fresca di k.o. casalingo col Bayer si porta a quota 68, ed anche ipotizzando che non conquisti alcun punto nelle ultime tre gare potrebbe essere scavalcata da Bologna e Atalanta, ma non dai giallorossi che al massimo la affiancherebbero al quinto posto con lo stesso punteggio. Ed i risultati degli scontri diretti premierebbero comunque i bianconeri.

RUSH FINALE — Ma quello contro la Roma sarà solo il primo matchball della squadra di Allegri, cui mancano di fatto 6 punti nelle prossime 4 sfide (fra cui i due scontri diretti con Roma e Bologna) per essere certa dell'approdo in Champions. Nel rush finale infatti l'avversaria su cui fare la corsa resterebbe la Roma: in caso di en plein di vittorie di tutte le pretendenti, i giallorossi arriverebbero a 71 punti, sei in più rispetto agli attuali 65 della Juve. Ma con una vittoria domenica...
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view post Posted: 5/5/2024, 09:05     Juve, un piano per la coppia dei sogni: soldi dai giovani per affiancare Zirkzee a Vlahovic - Calciomercato juventino
Juve, un piano per la coppia dei sogni: soldi dai giovani per affiancare Zirkzee a Vlahovic
Più avanti del Milan, ma occhio all’Arsenal. Le cessioni di Huijsen, Soulé e Iling Junior finanzierebbero l’arrivo del “9” dal Bologna
3 maggio 2024 MILANO - Metti insieme la classe di Joshua Zirkzee con il senso del gol di Dusan Vlahovic. Cocktail giovane ed esplosivo. Quella della Juventus è più che una pazza idea, un progetto che stuzzica in vista dell’estate. Il d.t. Cristiano Giuntoli si è iscritto alla corsa per l’attaccante del Bologna, per il quale il Bayern vanta un diritto di riacquisto (40 milioni) e una percentuale sulla rivendita (intorno al 40%), e nelle ultime settimane è risalito nelle preferenze del 22enne olandese a suon di contatti. Il primo risultato, seppur ancora parziale, è che la Juve ha guadagnato le prime posizioni nei pensieri di Zirkzee e del suo entourage. Ora come ora, la Signora è diventata la squadra italiana che occupa la prima fila nella griglia. I bianconeri, stando a quanto filtra dai salotti delle trattative, sono segnalati davanti al Milan, ma sempre tallonati dall’Arsenal.

FINANZIAMENTO GIOVANE — Il Gran Premio Zirkzee è soltanto ai primi giri: c’è ancora spazio per sorpassi e controsorpassi nei prossimi mesi. Tanto che alla Continassa non si fanno ancora troppe illusioni. Zirkzee, però, nella lista attaccanti di Giuntoli c’è. E i bianconeri, in attesa che la Champions diventi ufficiale e che il mercato entri nel vivo, hanno pensato anche un piano di massima per provare a giocarsi fino in fondo le carte per l’olandese. L’idea principale non sarebbe quella di cedere Vlahovic, per il quale si continua a ragionare sul rinnovo di contratto, bensì quella di sacrificare i gioiellini. Se la salvezza del Genoa ha già garantito alla Juve gli 8 milioni più 2 di bonus del riscatto automatico di Koni De Winter, un altro tesoretto potrebbe arrivare dagli addii di Dean Huijsen (attualmente in prestito alla Roma) e Matias Soulé (oggi al Frosinone). Senza dimenticare Samuel Iling Jr che, a differenza degli ex compagni, quest’anno è rimasto alla corte di Allegri. Su Huijsen sono in pressing Borussia Dortmund e Newcastle: valutazione 30 milioni. Una cifra simile – e forse pure qualcosa di più - potrebbe arrivare dall’Inghilterra per Soulé. In Premier potrebbe tornare anche Iling, valutato 15 milioni e col contratto in scadenza nel 2025. Incastri possibili, non ancora certezze. Ma maggio è ancora un mese di valutazioni approfondite e di piani A, B e C (in lista resiste sempre anche Morata). Zirkzee è il primo e anche quello con la concorrenza più ricca (Arsenal). A livello economico, i Gunners sono favoriti: 60 milioni non sono un problema per il club di Arteta. Occhio però alla variabile allenatore. In caso di eventuale separazione da Max Allegri, il nome più chiacchierato per i bianconeri resta Thiago Motta, il mentore di Zirkzee.

PROGETTO — Fin qui le strategie di mercato. Ma a livello tecnico, come possono coesistere Zirkzee e Vlahovic? Molto dipenderebbe dalla guida del futuro. Se fosse Allegri e se non si dovesse cambiare modulo, restando col 3-5-2 attuale, l’olandese agirebbe da vero e proprio partner di DV9, ma con compiti diversi. Zirkzee, abilissimo nel “pulire” le palle in uscita, sarebbe la punta designata a ricevere per creare gioco, mentre Dusan potrebbe sfruttare la sua dote migliore, l’attacco alla profondità. Di sicuro, sarebbe una coppia ben differente da quella odierna, composta dal serbo e Chiesa, ala adattata al ruolo di seconda punta. Zirkzee è un giocatore più abile dell’azzurro nel dialogo e nelle connessioni con il resto della squadra, DV9 compreso. Se, invece, la Juve dovesse cambiare volto, passando al 4-2-3-1, l’olandese giostrerebbe quasi da trequartista. D’altronde, già oggi al Bologna Joshua è molto più di un centravanti. Negli schemi di Motta, infatti, è un regista d’attacco. Lo dicono pure i numeri: Zirkzee ha cifre molto più alte degli attaccanti della Serie A per sponde (2,44 a partita), passaggi positivi (20,46), dribbling riusciti (1,59), occasioni create (1,31). Mentre Vlahovic, da vero numero nove “classico”, è decisamente sopra media in altri dati come tiri (3,59 a partita, di cui 1,28 nello specchio, 1,34 fuori e ben 2,76 da dentro l’area), fuorigioco (0,45) e conclusioni di testa (0,72). Se il calcio fosse aritmetica, sommando le doti di Zirkzee a quelle di DV9, avremmo l’attacco ideale. Il campo, però, ha logiche tutte sue, a volte pure imponderabili. Ecco perché saranno fondamentali il progetto tecnico-tattico e le idee della Juve del futuro.
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view post Posted: 5/5/2024, 09:03     Il Bruges rimonta due volte, festa Fiorentina con Nzola: il 3-2 arriva al 91' - Serie A, calcio europeo e internazionale
Il Bruges rimonta due volte, festa Fiorentina con Nzola: il 3-2 arriva al 91'
Viola vittoriosi in extremis nella semifinale d'andata di Conference League. Avanti prima con Sottil, poi con Belotti, gli uomini di Italiano avevano incassato il 2-2 in superiorità numerica
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2 maggio 2024 FIRENZE - Finisce avanti e stop, avanti e stop: fino all’insistenza vincente di Nzola, al sesto gol stagionale. La Fiorentina aveva rischiato di buttarsi un po’ via nella gara d’andata di queste semifinali di Conference soprattutto al pensiero che il secondo gol – di uno scatenato Thiago, brasiliano/bulgaro già ceduto al Brentford – è arrivato in piena superiorità numerica viola: quando insomma la squadra di Italiano doveva e poteva chiuderla, ecco che il Bruges l’ha riaperta, come una ferita, riacciuffando su rigore prima il vantaggio strepitoso di Sottil e poi il 2-1 di Belotti. E per fortuna che è arrivato M’Bala a fare un 3-2 che apre una porta grande così anche se i rimpianti restano tanti.

SOTTIL E VAR — Italiano conferma il goleador Martinez Quarta, sceglie Arthur vicino a Bonaventura in mezzo al campo e Beltran fa il solito sotto-punta con davanti Belotti e ai fianchi Sottil e Nico Gonzalez. Il Bruges, primo nel proprio campionato alla pari con l’Anderlecht, lascia in panchina il senator-portiere Mignolet, l’ex conoscenza italiana Skov Olsen e attacca con Thiago e Vanaken. L’inizio è del Bruges: pressione alta e botta di Thiago che si alza di pochissimo sopra la traversa. Al 4’, vantaggio prepotente e portentosa della Fiorentina: nasce tutto da destra con una convergenza verso l’interno di Nico Gonzalez che apre per Sottil; l’ala a piede invertito ne salta due, guarda la porta e con il più classico dei “tiri a giro” infila Jackers sul lato opposto. Gol spettacolo e gioia incontenibile per il numero 7 viola al quinto gol stagionale e che nel recente passato aveva segnato un gol simile al Sassuolo, stesso procedimento ma con palla rimbalzante e non volante come qui col Bruges. Al 13’, un minuto e mezzo di stop per un colpo di braccio (largo) di Biraghi su azione di Thiago (già acquistato dal Brentford) dopo tiro rimpallato da Terracciano: Oliver (l’arbitro che venne “apostrofato” da Buffon dopo Real Madrid-Juve 2018) viene richiamato al Var e assegna il calcio di rigore: Vanaken freddo tira alla sinistra di Terracciano. E si riequilibra tutto di nuovo.

MANCINO DEL GALLO — La Viola spinge, non si abbatte, sa che il Bruges è perforabile se le azioni hanno il dono della rapidità: Belotti ha un’occasione buona ma preferisce appoggiare indietro, Gonzalez ha due palloni discreti e col secondo (23’) sfiora l’incrocio con una botta di esterno destro. Nico dentro ad ogni cosa, a tal punto che tre minuti dopo ha un colpo di testa a disposizione ma Jackers la prende con facilità come un altro tentativo al 32’, parato facilmente anche questo. L’argentino, nel duello con Meijer (attenzionato dal Bologna) si prende anche un giallo per un’entrata imprudente. Alla fine, porta in vantaggio nuovamente la Fiorentina il Gallo Belotti: seconda realizzazione stagionale (la prima al Frosinone), palla vagante al 37’ e lui che si gira colpendo di sinistro per il 2-1 nel cuore dell’area.

IN 10 MA 2-2 — La ripresa vede gli stessi undici in campo e dopo 7’ ancora Belotti va vicino al gol. Sottil cade male sulla spalla ed è costretto a uscire: primo cambio per Italiano, entra Kouamé al 7’ che ovviamente si mette sulla corsia di sinistra. Al 15’ il Bruges va vicino al pareggio con azione manovrata a destra, Thiago si conquista un pallone in area ma Jutgla non riesce a concludere: nella stessa azione, il Bruges finisce per restare in dieci per un’entrata del regista Onyedika su Beltran sul lato destro del campo, secondo giallo ed espulsione legittima da parte del direttore di gara inglese. Bruges in dieci, Fiorentina che ora vuole volare. Ma si prende il pari: azione di contropiede dopo lisciata di Belotti, lancio perfetto e lunghissimo di Spieelers, il brasiliano naturalizzato bulgaro scatta con Ranieri, lo brucia e da posizione difficilissima infila un diagonale feroce e perfetto. Due a due al 20’: tutto da rifare e addirittura col Bruges in dieci. Italiano infila Ikoné e Maxime Lopez, sposta Nico e Kouamé cambiando le fasce di competenza, Ikoné a dieci dalla fine piazza un diagonale che il portiere del Bruges vola per neutralizzare e mandare in angolo. Ma Nzola c’è: prima prende il palo e poi attiva il 3-2 con insistenza e ferocia. La viola vince e Bruges è vicina, mercoledì prossimo: con l’idea di andarsi a prendere un’altra finale senza pensare troppo all’occasione di stasera.3-2 per la Fiorentina la semifinale d'andata della Conference League.
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view post Posted: 5/5/2024, 09:01     Olympiacos, che colpo! El Kaabi ne fa tre e stende l'Aston Villa in trasferta - Serie A, calcio europeo e internazionale
Olympiacos, che colpo! El Kaabi ne fa tre e stende l'Aston Villa in trasferta
A Birmingham i greci si prendono (4-2 il finale) l’andata della semifinale. L'eroe inatteso è l'attaccante marocchino con una tripletta. Douglas Luiz sbaglia un rigore
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2 maggio 2024 LONDRA - Sorpresa sorpresa. Dal Villa Park, dove i tifosi dell’Aston Villa sognavano una grande notte europea nella loro prima semifinale di coppa dal 1982, esce vincitore l’Olympiacos, che grazie alla tripletta dello scatenato El Kaabi (8 gol in 7 partite in Conference League quest’anno), si prende 4-2 l’andata della semifinale. E partirà con un vantaggio importante nel ritorno, tra una settimana ad Atene. La squadra di Mendilibar, mai arrivata così avanti in Europa nella sua storia, ha meritato di vincere, giocando con personalità e sfruttando gli spunti del suo 30enne centravanti nato a Casablanca, quasi incredulo quando al 16’ la Var ha convalidato il gol del vantaggio, inizialmente annullato per fuorigioco, ma bravo a ripetersi al 29’ e freddo nel trasformare al 56’ il rigore del 3-2, dopo che l’Aston Villa aveva trovato il pari. La squadra di Emery ha giocato al suo livello abituale sono nel finale del primo tempo e all’inizio della ripresa, quando sono arrivati i due gol: in mezzo troppi errori, troppe sbavature, troppe ingenuità di una squadra abituata a sfruttare gli errori degli avversari ma che stavolta è stata punita per i suoi.

LE CHIAVI — El Kaabi è l’eroe inatteso del Villa Park. Freddo, letale, punto di riferimento di un attacco ispirato anche nei tre che gli stanno alle spalle, soprattutto Podence a sinistra. L’Olympiacos ha giocato con personalità e carattere, ha sfruttato gli errori difensivi della squadra di Emery, ha reagito al pareggio, ha avuto anche un pizzico di fortuna sul 4-2 di Hezze e sul rigore sbagliato da Douglas Luiz all’84’. Il brasiliano, solitamente punto di riferimento, è stato il peggiore della squadra di Emery, ben oltre il penalty sbagliato e quello causato che ha portato al 3-2, appena 4’ dopo il pareggio. L’Aston Villa ha ceduto anche di testa: non si aspettava un avversario così poco intimorito, non si aspettava le ingenuità che hanno permesso ai greci di costruire due volte due gol di vantaggio. La qualificazione non è ancora decisa, ma nel ritorno della settimana prossima ad Atene la squadra di Emery dovrà tornare ad essere quella cinica e precisa arrampicatasi fino al quarto posto in Premier League, quella che fin qui in casa in Europa aveva sempre vinto e convinto.

LA PARTITA — Il gol annullato a Bailey al 9’ (fallo veniale di Lenglet a centro area) è il preludio di un primo tempo sorprendente. Anche perché i primi due gol li segna El Kaabi, che prima servito da Fortounis (16’) e poi da Podence (29’) infila Olsen con due tiri imparabili. L’Aston Villa sembra in bambola, ma al primo di recupero trova il 2-1 con Watkins, perfettamente servito da Baily, e mette alle corde l’Olympiacos fino a quando Guida, fischiatissimo dal Villa Park, non chiude il primo tempo. La ripresa riparte in ritardo, dopo un’emergenza media sugli spalti, ma regala subito emozioni. La prima è il pareggio dell’Aston Villa, uno splendido diagonale di Diaby da posizione difficile al 52’. La seconda è il rigore con cui El Kaabi fa 3-2 Olympiacos al 56’, concesso per un ingenuo mani in area di Douglas Luiz. I greci non si accontentano e al 67’ trovano anche il 4-2 con un tiro di Hezze inopportunamente deviato da Konsa. L’incubo dell’Aston Villa si completa all’84’, quando Douglas Luiz calcia a lato un rigore concesso per un fallo di Carmo su Durán. Emery chiede aiuto anche a Zaniolo, recuperato in extremis da un infortunio, ma il risultato non cambia più.
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view post Posted: 5/5/2024, 08:59     Roma, la finale si allontana: il Bayer Leverkusen ha un'altra marcia e passa 2-0 - Serie A, calcio europeo e internazionale
Roma, la finale si allontana: il Bayer Leverkusen ha un'altra marcia e passa 2-0
Un gol per tempo, sempre al 28': prima ci pensa Wirtz, poi nella ripresa un gran destro di Andrich mette il punto alla serata. Ma che errore nel finale di Abraham...
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2 maggio 2024 ROMA - E adesso servirà un miracolo. O giù di lì. Perché il 2-0 dell’Olimpico piega le ginocchia alla Roma, considerando anche la differenza di qualità e dinamismo vista in campo. Il Bayer Leverkusen si conferma imbattibile, almeno per ora, e ipoteca la finale di Dublino grazie alle reti di Wirtz e Andrich. Per un po’ la Roma ha retto e ha rischiato anche di passare (traversa di Lukaku), poi però la differenza di valori è venuta fuori in ogni angolo del campo. Anche grazie alla follia di Karsdorp che ha regalato il gol del vantaggio ai tedeschi e di fatto ha cambiato un po’ tutto.

SCELTE E GOL — De Rossi preferisce Spinazzola ad Angelino, Xabi Alonso decide di giocarsela senza punti di riferimento davanti, con i due piccoletti (Adli e Frimpong) sugli esterni e Wirtz a giostrare dal falso nove. Ci si stidua alla distanza, Adli e Dybala provano a scaldare i motori, ma ci vuole un po’ di tempo per far sì che la partita decolli. Ma la mossa di Xabi di alzare Frimpong alto a destra è quella giusta, con l’olandese che va al doppio della velocità di Spinazzola e lo mette sempre alle corde. Tanto che da metà primo tempo fino all’intervallo Frimpong avrà 3 ghiotte occasioni per far gol (tra cui un salvataggio finale sulla linea di Spinazzola), oltre a costruire un paio di azioni pericolosissime (su una offre la palla del 2-0 a Wirtz che però spreca tra le braccia di Svilar). E la Roma? Per i primi venti minuti lotta alla pari e sfiora anche il vantaggio con Lukaku (sfortunato, il suo colpo di testa si stampa sulla traversa), poi si deve arrendere alla scelleratezza di Karsdorp, che regala a Grimaldo il pallone da cui nasce il vantaggio tedesco: assist comodo per Wirtz che da solo davanti a Svilar insacca. L’errore dell’olandese è clamoroso, di quelli che lasciano il segno. E infatti la Roma è come se implodesse, quasi non riesce più a risalire e trova modo di rendersi pericolosa solo con Paredes da fuori. Ma è un fuoco di paglia, perché una volta messa la testa avanti, è sempre e solo il Bayer a sfiorare il gol.

RADDOPPIO — Il Leverkusen inizia come aveva finito, palleggiando sempre di fino e sempre massimo a due tocchi. Dall’altra parte, invece, Karsdorp (fischiatissimo poco dopo, al momento del cambio) arriva in ritardo su una bella palla tagliata e Cristante mette fuori di poco un colpo di testa. Insomma, la Roma prova a rialzarsi ed a riequilibrare i giochi. E per riuscirci De Rossi inserisce Angelino alto a sinistra, spostando El Shaarawy a destra e passando di fatto alla difesa a tre (con Spinazzola a fare il braccetto dalla stessa parte di Angelino). E al 28’ arriva anche la doccia gelata, con Andrich che pesca il 2-0 dal limite con un bel destro a girare. E allora vanno dentro anche Baldanzi ed Azmoun, con una Roma a trazione anteriore. E proprio l’iraniano ha la palla giusta per riaprire tutto su invenzione di Pellegrini, ma la spreca banalmente tra le braccia di Kovar. E lo stesso fa Abraham a botta sicura, mettendo alto di testa da dentro l’area piccola. Due errori pesanti, che potevano regalare una chance in più alla Roma. Appuntamento a Leverkusen per il ritorno, servirà un miracolo. O giù di lì.
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view post Posted: 5/5/2024, 08:57     L'Atalanta scappa con Scamacca, il Marsiglia la riprende: si decide tutto a Bergamo - Serie A, calcio europeo e internazionale
L'Atalanta scappa con Scamacca, il Marsiglia la riprende: si decide tutto a Bergamo
L'andata della semifinale di Europa League finisce in parità con i padroni di casa che recuperano con Mbemba la Dea già nel primo tempo. Gasp resiste nella ripresa e sfiora la vittoria nel finale con Miranchuk
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2 maggio 2024 MARSIGLIA (FRANCIA) - Finisce 1-1 tra Marsiglia e Atalanta: decidono i gol di Scamacca e Mbemba. La qualificazione alla finale di Europa League di Dublino si deciderà tra una settimana a Bergamo.

SCAMACCA SUBITO A SEGNO — Gasset sceglie il 3-5-2 con Aubameyang, bomber di questa Europa League, supportato da Sarr; il capitano Kondogbia davanti alla difesa, Veretout mezzala sinistra e Pau Lopez in porta. Il contingente degli ex "italiani" è chiuso da Correa, ancora dell'Inter, che parte dalla panchina. Gasperini opta per l'undici della vigilia, con Djimsiti al centro della difesa al posto dello squalificato Hien. Davanti il meglio delle notti europee atalantine: Scamacca-De Ketelaere-Koopmeiners. All'11' l'Atalanta passa: Ederson per Koppmeiners dalla sinistra verso il centro, Murillo sbaglia il movimento, sceglie di stringere invece che di allargare dove va Scamacca. L'attaccante controlla e di destro infila in diagonale Lopez. Il gol funziona da pulsante: il Velodrome, infernale, si spegne per una decina di secondi. Si sentono i quasi 3mila tifosi arrivati da Bergamo prima che la scatola marsigliese riprenda a sostenere la squadra di Gasset. Al 15' il Marsiglia spaventa la Dea. Cross di Luis Henrique per Sarr, la traiettoria scavalca Musso ma c'è Kolasinac ad anticipare Sarr. Al 17' si ferma Kolasinac. Gasperini è costretto a sostituirlo, esce zoppicando, al suo posto Pasalic con De Roon che va a fare il marcatore di sinistra. Al 20' il Marsiglia pareggia. Angolo battuto rapidamente, quattro uomini liberi al limite, la Dea non è rapida ad accorciare così Mbemba ha il tempo di pensare e calciare. Destro a giro, palo interno e gol. Al 42' i francesi si divorano una grande chance. L'Atalanta sbaglia la pressione sull'uscita da un corner, il Marsiglia costruisce una ripartenza due-contro uno micidiale, ma Audameyang smette i panni del capocannoniere della competizione e stringe troppo il diagonale davanti a Musso.

PRESSIONE OM — Si riparte con gli stessi uomini che avevano finito il primo tempo. E nei 6' iniziali della ripresa ci sono un paio di tentativi da lontano, prima Aubameyang e poi Koopmeiners, niente che possa impensierire Musso e Pau Lopez. Al 13' si unisce Kondogbia con un sinistro di poco alto dal limite. Gasperini intorno all'ora di gioco toglie Scamacca e inserisce Lookman: va CDK a fare il falso nueve. Lookman entra bene e al 18' dopo un'azione travolgente sulla sinistra si accentra e con il destro calcia fuori dall’interno dell’area. Il Velodrome esplode pochi secondi dopo quando Sarr, al 19', firma il 2-1. Ma l'azione era iniziata con un fuorigioco di Luiz Henrique. Entra Ounahi, si piazza davanti alla difesa e al 28' prende l'incrocio con un destro dal limite. Il quarto d'ora finale si trasforma nell'inferno vero, quello anticipato dal presidente Longoria nell'intervista alla Gazzetta di qualche giorno fa. Il Marsiglia passa al 4-3-3 per tenere ancor più sotto pressione il sistema difensivo bergamasco. Ma quando ha la palla l'Atalanta il Velodrome fischia, sente che il pericolo c'è ancora, ben presente. Gasperini toglie CDK e mette Miranchuk, fa rifiatare Zappacosta e inserisce Hateboer per affrontare il finale. Miranchuk proprio al 45' fa sfilare il sinistro poco distante dal palo dando l'illusione del gol. Il risultato non cambia, finisce 1-1, resta apertissimo il discorso qualificazione.
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view post Posted: 2/5/2024, 09:43     Zirkzee primo tassello della nuova Juve? Ecco come giocherebbe insieme a Vlahovic - Juventus Football Club
Zirkzee primo tassello della nuova Juve? Ecco come giocherebbe insieme a Vlahovic
Si tratta di due numeri 9 la cui convivenza non sarebbe impossibile, anzi. Ecco come potrebbero essere complementari
2 maggio 2024 MILANO - Il sogno di Giuntoli è fare grande la Juve con Zirkzee accanto a Vlahovic. Due numeri 9 la cui convivenza non sarebbe impossibile, anzi: l’idea è legata però a una visione più ampia (e totalmente diversa) dall’attuale contesto bianconero. L’attaccante del Bologna non è un centravanti puro, anche se in quest’ultima stagione è stato utilizzato da finalizzatore della manovra. Nel totale restyling dell’attacco juventino, Zirkzee verrebbe proposto da sotto punta alle spalle di Vlahovic: soluzione ideale per un 4-2-3-1, più che per un tridente puro. Fermo restando che bisognerebbe verificare contestualmente il futuro di Chiesa, che deve ancora trovare l’intesa col club per il contratto in scadenza a giugno 2025.

IN COPPIA — Puntare sulla coppia Vlahovic-Zirkzee significherebbe garantirsi non meno di 30 gol in una stagione, nella peggiore delle ipotesi. Entrambi dovrebbero ovviamente badare agli equilibri tattici curando anche la fase di non possesso, ma la Juve con loro avrebbe modo di affacciarsi con ambizione non solo al contesto italiano ma anche alle partite di livello internazionale. Milik e Kean sembrano in uscita: la Juve punta a riequilibrare i costi con giocatori che possano dare più soluzioni in caso di necessità, Zirkzee e Vlahovic potrebbero anche diventare complementari durante l’anno, in modo da gestire al meglio il calendario con tante gare tra campionato e coppe. E fare anche la staffetta in qualche circostanza.

ALTERNATIVA — Passa tutto ovviamente dal mercato: alla Continassa fin qui hanno studiato l’operazione e hanno aperto i dialoghi con fiducia, ma si è ben consapevoli che potrebbe non bastare fare il massimo l’estate prossima. Su Zirkzee, infatti, la concorrenza di altri club è spietata: e i bianconeri non saranno in grado di sostenere eventualmente un’asta al rialzo. Per questo motivo si lavora al progetto con cautela e senza perdere di vista le eventuali soluzioni alternative. L’usato sicuro, che riporta sulle tracce di Alvaro Morata, avrebbe anche un’altra serie di pro che non sono da sottovalutare, nell’ottica di rinforzare la rosa. Ma i tempi sono ancora fin troppo prematuri per decifrare lo sviluppo migliore.
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