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Posts written by Frank Baresi

view post Posted: 30/4/2024, 13:19     Triplo Lewa e un Valencia in dieci: il Barcellona si qualifica per la Champions - Serie A, calcio europeo e internazionale
Triplo Lewa e un Valencia in dieci: il Barcellona si qualifica per la Champions
Finisce 4-2 per i blaugrana, tra errori dei due portieri e il polacco grande protagonista. Lo stadio canta a gran voce il nome di Xavi, che si riprende il secondo posto
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29 aprile 2024 MILANO - Tra rimonte e contro-rimonte, lo spettacolo è gentilmente offerto da Robert Lewandowski e… dai due portieri. In Barcellona-Valencia succede di tutto: il polacco sigla una tripletta nella ripresa, Mamardashvili e Ter Stegen accendono il primo tempo a suon di clamorosi errori. Tra sombreri non riusciti e parate fuori area, il Barça prima passa in vantaggio, poi va sotto 2-1 e infine si regala il ribaltone che vale tre punti. Il posticipo del lunedì sera finisce 4-2 per i catalani, ora sicuri della qualificazione alla prossima Champions League.

DUE PAPERE E UN RIGORE - In avvio di gara Barcellona e Valencia giocano come previsto. I blaugrana puntano sulla fantasia di Yamal a destra e sull’asse Cancelo-Raphinha a sinistra, gli ospiti difendono compatti e si dimostrano subito pericolosi in contropiede. Il primo squillo è un colpo di tacco di Hugo Duro al 14’, che Ter Stegen intercetta senza difficoltà. La posizione di Cancelo è croce e delizia per il Valencia: il portoghese è difficile da contenere in fase offensiva, ma spesso parte alto e non riesce ad arginare le ripartenze di Peter. Al 20’ il classe 2002 sbaglia a tu per tu con il portiere, mentre un minuto dopo Firmin la sblocca a modo suo: inserimento perfetto e incornata su cross di Raphinha, 1-0 per il Barça. Da lì in poi, gli uomini di Xavi si fanno male da soli. Hugo viene lanciato in profondità e Ter Stegen esce dai pali: il tedesco è in anticipo rispetto all’avversario e prova a dribblarlo con un sombrero maldestro. L’attaccante intercetta il pallone e appoggia in rete a porta vuota, affossando psicologicamente i catalani. Passano 8 minuti e Araujo abbatte il velocissimo Peter in area, provocando il rigore dell’1-2, trasformato da Pepelu. Proprio quando sembrava di averne viste di tutti i colori, ecco il turno di Mamardashvili: stop orribile e palla regalata a Yamal, poi fermato dallo stesso georgiano con una parata all’esterno dell’area di rigore. L’arbitro riguarda l’azione al Var ed estrae il cartellino rosso, dando il via a un vero e proprio assedio del Barcellona.

ETERNAMENTE LEWA — Già durante il recupero del primo tempo, Gundogan e soci schiacciano il Valencia in area di rigore. La sensazione che la ripresa sarà a senso unico si rivela presto fondata. Il Barça al 49’ pareggia con una spizzata di Lewandowski su calcio d’angolo, poi insiste in cerca del 3-2 sperimentando ogni soluzione. Yamal dribbla tutti sulla corsia di destra, Koundé calcia dalla distanza, Araujo colpisce di testa costringendo il neo-entrato Domenech a compiere un miracolo per evitare il ko. Dopo ripetuti tentativi – e un tackle provvidenziale di Pedri su Diego Lopez, arrivato a tu per tu con Ter Stegen – alla fine ci pensa ancora Lewandowski. All’82’ il polacco trova il 3-2 sugli sviluppi di un calcio piazzato, al 93’ si porta il pallone a casa con un gol su punizione diretta. Lo stadio canta a gran voce il nome di Xavi Hernandez, fresco di riconferma sulla panchina del club. Grazie al successo sul Valencia, il Barça parteciperà alla prossima Champions.
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view post Posted: 30/4/2024, 13:16     Real, per vincere bastano le riserve. Battuta anche la Real Sociedad, titolo numero 36 vicino - Serie A, calcio europeo e internazionale
Real, per vincere bastano le riserve. Battuta anche la Real Sociedad, titolo numero 36 vicino
Ancelotti imbattibile anche quando schiera le seconde linee: 27 risultati utili di fila e +14 sul Barcellona. Con i baschi decide il 19enne Arda Guler
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26 aprile 2024 MADRID - Ancelotti pensa al Bayern e schiera le riserve, ma il Madrid vince lo stesso. Ad Anoeta il Real ha battuto la Real 1-0 con un gol del 19enne turco Arda Guler: siamo a 27 giornate senza sconfitte, con 21 vittorie, e a +14 sul Barcellona, in campo lunedì col Valencia. La Liga numero 36 del Madrid è sempre più vicina. Per i baschi la difesa del sesto posto si fa decisamente complicata.

RIVOLUZIONE BLANCA — In vista della semifinale di andata di Champions, martedì a Monaco, Carlo ha fatto un’autentica rivoluzione schierando una formazione inedita e piena di secondo o terze linee: Kepa in porta, difesa con Carvajal (squalificato in Champions), Militao (al ritorno da titolare), Nacho e Fran Garcia, in mezzo Modric, Tchouameni e Ceballos, poi Brahim Diaz e il turco Arda Guler in appoggio a Joselu. La Real Sociedad praticamente al completo.

MADRID LETALE — Sotto un diluvio universale la Real Sociedad ha preso palla arrivando rapidamente al 70% del possesso, ma senza creare grandissimi pericoli. Kepa ferma un bel diagonale di Kubo, Turrientes sfiora la traversa con un bel destro da fuori. E alla prima azione il Madrid trova il vantaggio. Minuto 29’: grande apertura di Tchouameni per Carvajal che genialmente decide di crossare al volo, sorprendendo la difesa basca e trovando il sinistro di Arda Guler, al secondo gol in Liga poco più di 60 minuti di gioco complessivi. La Real ha pareggiato tre minuti dopo, ma la rete di Kubo è stata giustamente annullata al Var per un evidente fallo di Barrenetxea su Tchouameni.

MURO BLANCO — Dopo pochi secondi della ripresa Kepa deve di nuovo distendersi per fermare un’altra conclusione di Turrientes con l’esterno destro, ma poi il Madrid ha iniziato a difendersi con la palla senza grandi problemi. Al 68’ Ancelotti ha fatto entrare Valverde e Vinicius per Ceballos e Arda Guler. Poi toccherà a Camavinga, Rudiger e Lucas Vazquez. Poco dopo altra rete annullata alla Real Sociedad: fuorigioco del marcatore, Oyarzabal. Che all’80’ ha visto Rudiger togliergli un gol sicuro con un gran tocco di testa su pallonetto del capitano della Real. I baschi hanno continuato ad attaccare sbattendo contro il muro blanco: la distanza tra prima e sesta arriva a 33 punti.
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view post Posted: 30/4/2024, 13:12     Psg campione di Francia per la 12ª volta! Decisiva la sconfitta del Monaco a Lione - Serie A, calcio europeo e internazionale
Psg campione di Francia per la 12ª volta! Decisiva la sconfitta del Monaco a Lione
Basta il parti - 3-3 contro il Le Havre - per mettere il sigillo su titolo. Il Nizza di Farioli virtualmente in Europa
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28 aprile 2024 PARIGI - Il Psg è campione di Francia, per la dodicesima volta. E oggi anche secondo l'aritmetica. L'enorme differenza reti sul Monaco gli avrebbe comunque garantito il titolo, ma la certezza è arrivata proprio dalla sconfitta dei monegaschi a Lione. Gara aperta, tesa, a tratti spettacolare e soprattutto benefica per i parigini, campioni per la dodicesima volta che ringraziano i gol di Lacazette, Benrahma e Fofana, contro la doppietta di Ben Yedder.

AFFONDO — La foto dei primi 21 secondi è quella sbagliata, anche se il Monaco passa al primo affondo. Tutto in velocità e in verticale con Minamino alla manovra e all'assist da sinistra dentro per Ben Yedder che insacca. Al 15' c'è pure il raddoppio, ma Balogun, servito da Akliouche era in fuorigioco. Allora esce fuori il Lione, dominando, in ogni settore del campo. Soprattutto quello offensivo, dove ribalta tutto in 4'. Al 22' segna Lacazette, con rete specchio su quella del Monaco. L'assist è di Benrahma che al 26' raddoppia, ricevendo da destra da Maitland-Niles, con tanto di controllo in area per evitare la stretta di Zakaria, spiazzato anche dal tocco di Tolisso. E fino alla pausa è comunque il Lione a gestire il gioco, su regia di Matic, mettendo alle corde il Monaco.

CHAMPAGNE — Nella ripresa, nonostante i cambi di Hutter, il Monaco dà l'impressione di soffrire almeno in avvio. Poi Fofana sfiora il pari impegnando Lopes all'11', mostrando la via. E al 16', di nuovo lui, Ben Yedder concretizza, di testa stavolta, su cross arretrato di Zakaria. Al 33' brividi, per il Psg, perché Ben Yedder di sinistro al volo piazza in rete su servizio di punizione: ma è in fuorigioco anche per la Var. Poi al 39' a Parigi stappano lo champagne, perché su un rovesciamento di fronte Lacazette lancia il giovane Fofana che accelera e piazza in rete per il 3-2 finale.

NIZZA OK — Il Monaco resta padrone del suo destino per evitare i preliminari Champions. Mentre il Nizza di Farioli, dopo il netto successo a Strasburgo (3-1 a firma di Guessand, Dante e Sanson, in replica a Bakwa) ha di fatto in tasca una qualificazione europea, a +9 sul settimo posto, a tre gare dal termine, con una differenza di gol favorevole sul Rennes, battuto in casa dal Brest per 5-4. Da capire in queste ultime tre giornate se per il club della Costa Azzurra sarà Champions, distante 4 punti, Europa League, come dà diritto l'attuale quinto posto, o Conference, in funzione del duello a distanza con il Lens, a sua volta minacciato dal Lione.
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view post Posted: 30/4/2024, 13:08     Dumfries: "Lo striscione? Non è stato un gesto intelligente". Ma non chiede scusa - Inter Style...with style & onesty
Dumfries: "Lo striscione? Non è stato un gesto intelligente". Ma non chiede scusa
L'esterno nerazzurro si è pentito del gesto fatto durante la parata e dello striscione contro Theo Hernandez, ma non ha chiesto scusa al diretto interessato
29 aprile 2024 MILANO - Denzel Dumfries su Instagram ha parlato della vicenda dello striscione offensivo nei confronti di Theo Hernandez sollevato sul pullman, durante la parata di ieri, e che gli è costato l'apertura di un'inchiesta da parte della Procura Federale: "Ieri è stato il giorno più bello per me, per tutti i giocatori, e per tutti al club. Grazie mille ai fans - ha scritto - che si sono presentati in migliaia alla parata. È stata una bella sensazione festeggiare con tutti voi, ha significato tanto per la squadra. Durante la parata, ho alzato uno striscione che mostrava un'immagine inappropriata. Sono un giocatore che ama la rivalità nel calcio, è una parte cruciale di qualsiasi gioco. Mi rendo conto che alzare lo striscione è stato un errore di giudizio da parte mia, un gesto per niente intelligente. Ma torniamo su quello che è stata la stagione più incredibile per l'Inter. Grazie ancora per tutto il vostro sostegno e per i festeggiamenti di ieri. Non li dimenticherò mai". Un'ammissione di colpa, ma niente scuse per Theo Hernandez, con il quale evidentemente i rapporti restano tesi.
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view post Posted: 30/4/2024, 13:06     Striscione shock di Dumfries: Theo al guinzaglio. La Figc aprirà un'inchiesta - Inter Style...with style & onesty
Striscione shock di Dumfries: Theo al guinzaglio. La Figc aprirà un'inchiesta
Nonostante la raccomandazione di Zhang ("festa secondo i valori del club") l’esterno olandese ha creato il caso diplomatico. Già in serata la Procura federale ha iniziato ad acquisire video di quanto successo
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29 aprile 2024 MILANO - Uno striscione galeotto finito nelle mani sbagliate a macchiare la festa, proprio ciò che l’Inter non voleva. Sulla buccia di banana è scivolato Denzel Dumfries, che ha sollevato un fotomontaggio vergognoso al cielo di Milano, chissà se consapevolmente o senza rendersene conto fino in fondo. Nell’estasi della parata scudetto, alcuni tifosi lo hanno passato a Marko Arnautovic e da lì è arrivato all’esterno olandese: nell’immagine si vede lo stesso Denzel tenere al guinzaglio un cagnolino con la faccia di Theo Hernandez. Il riferimento è alle storie tese tra i due laterali che litigano ogni volta in cui si incrociano sulla fascia: nell’ultimo derby, quello della stella vinta dall’Inter in casa del Diavolo, si sono rimessi le mani addosso come da tradizione e si sono beccati un doppio rosso. Per questo, ieri contro il Torino Denzel non era in campo causa squalifica, ma fuori ha comunque combinato la frittata. Aizzando la folla mentre alzava lo striscione, non ha certo fatto felici i suoi dirigenti, che avrebbero voluto una festa senza alcuna provocazione. Tra l’altro, i giocatori erano stati ammoniti nei giorni scorsi da Steven Zhang in persona ("festeggiamo secondo i valori del club") e il concetto era stato ripetuto poco prima di salire sul bus. Nel delirio generale, però, lo striscione è scappato al controllo ed eccolo tra le mani di Denzel, in maglia celebrativa e occhiali da sole. E non può essere di certo una scusa il fatto che, durante la parata scudetto di due stagioni fa, il milanista aveva mostrato lo striscione “La coppa Italia mettila nel cu…” rivolto ai rivali cittadini. Dumfries, tra l’altro, discute con l’Inter il rinnovo del contratto che scade nel 2025. In qualche settimana dentro o fuori: senza intesa, addio. Questo scivolone, pur spiacevole, non condizionerà le trattative tutt’altro che facili. Tra l’altro, fa discutere un altro video (non chiarissimo) che ha fatto il giro dei social: ci sono Lautaro e Bastoni che sembrerebbero seguire un coro offensivo anti-Milan.

IL FASCICOLO — Già ieri sera la Procura federale ha iniziato ad acquisire video di quanto successo ed è inevitabile che apra un fascicolo, così come accaduto in circostanze analoghe nel recente passato: nel 2022 proprio Theo, assieme ai compagni Krunic, Maignan e Tonali, venne punito con multe tra i 4 e i 5 mila euro (12 mila al Milan) proprio per quel discusso striscione esposto ai cugini interisti durante la festa del Diavolo scudettato. Pochi giorni dopo, il romanista Zaniolo lanciò cori offensivi verso la Lazio durante la festa per la vittoria della Conference e pagò un’ammenda da 4 mila euro (e altri 4 mila per la Roma). Cinquemila euro, invece, la cifra versata da Gianluca Mancini per aver sventolato la bandiera col topo laziale dopo l’ultimo derby. A Dumfries dovrebbe essere contestato l’art. 4 del Codice di giustizia sportiva che obbliga i tesserati a “lealtà, correttezza e probità”. L’esito è già scritto, da vedere solo l’ammenda. E come la prenderà il club.
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La procura federale apre un fascicolo su Dumfries per lo striscione contro Theo
Come già accaduto in casi analoghi, Chinè indagherà sulla festa nerazzurra. L'esito sembra scritto: i precedenti si sono chiusi con una multa dopo il patteggiamento
29 aprile 2024 ROMA - Tutto come previsto. La Procura federale ha aperto oggi un fascicolo sui comportamenti dei giocatori nerazzurri durante la festa per il ventesimo scudetto e in particolare sullo striscione mostrato da Dumfries che ritraeva Theo Hernandez portato al guinzaglio.

LA VIOLAZIONE — Già ieri sera Giuseppe Chinè aveva iniziato ad acquisire video e immagini di quanto accaduto e oggi ha deciso di procedere, perfettamente in linea con i precedenti simili del recente passato. All'olandese viene contestato l'art. 4 del Codice di giustizia sportiva che obbliga i tesserati al rispetto di "lealtà, correttezza e probità" in ambito sportivo. L'esito del caso appare già scritto, con un patteggiamento arriverà una multa di cui resta da definire l'entità.

FESTE CON MULTA — I precedenti però danno un'idea anche di questo. Festa scudetto Milan 2022: Theo, Krunic, Maignan e Tonali mostrano uno striscione contro i cugini nerazzurri e vengono puniti con multe tra i 4 e i 5 mila euro (12 mila al Milan) post patteggiamento. Festa Conference Roma 2022: Zaniolo lancia cori offensivi verso la Lazio, dopo il patteggiamento viene chiamato a versare un'ammenda da 4 mila euro (e 4 mila per la Roma). Festa post derby Roma, 6 aprile 2024: Mancini celebra il suo gol vittoria sventolando la bandiera Anti-Lazio e paga 5 mila euro (anche se in quel caso la sanzione è stata decisa dal Giudice sportivo). Una cosa resta ancora da capire: nel mirino di Chinè c'è solo Dumfries o sta valutando il comportamento di altri giocatori?
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view post Posted: 30/4/2024, 12:45     I Cartoni d'Italia rubano anche col Toro: espulsione pilotata per far vincere i prescritti cartonati - Stagione 2023/2024
I Cartoni d'Italia rubano anche col Toro: espulsione pilotata per far vincere i prescritti cartonati
A San Siro i granata se la giocano fino all'espulsione (troppo severa) di Tameze, poi il centrocampista decide il match con una doppietta
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28 aprile 2024 MILANO - L'Inter campione d'Italia batte anche il Torino e nel giorno della festa scudetto tiene vivo sia l'obiettivo di superare i 97 punti conquistati da Mancini nel 2006-07 sia quello di superare quota 100. La vittoria non è di quelle facili per gli uomini di Inzaghi che nel primo tempo soffrono i granata e passano solo nella ripresa, dopo il rosso a Tameze: a quel punto la marea nerazzurra diventa incontenibile e Calhanoglu firma la doppietta decisiva, con tutto San Siro che canta per il turco. Per l'Inter gara numero 42 con almeno un gol e record della Juventus distante solo due incontri, ma è anche il ventesimo clean sheet della stagione: anche in questo caso c'è aria di record in un campionato che si sta trasformando in una lunga passerella per Lautaro e compagni. Il Torino, invece, venerdì in casa contro il Bologna avrà l'occasione per rientrare in zona Europa: non vince da quattro incontri e non segna da tre. Contro la formazione di Thiago Motta serve un'impresa.

MEGLIO IL TORO — Inzaghi schiera i titolarissimi a eccezione degli infortunati Acerbi e Dimarco, sostituiti rispettivamente da De Vrij e Carlos Augusto, mentre Juric risponde con la difesa a quattro e Zapata unica punta. Il primo tiro è di Rodriguez, con Sommer che para; replica Thuram con uno slalom concluso con una botta fuori bersaglio. Ricci fa l'incursore alle spalle del colombiano ex Atalanta, Lazaro sta alto a sinistra e Vlasic ha facoltà di movimento, ma si allarga soprattutto a destra disegnando in fase di possesso un 4-2-3-1 che punge: il Torino dimostra di avere voglia e di non essere alla festa dell'Inter per fare da sparring partner. Zapata scalda ancora i guantoni di Sommer che respinge e, a livello di occasioni, l'inizio è più granata che nerazzurro anche perché il numero 91 di testa, dopo il quarto d'ora, manda di poco a lato, con il portiere svizzero fuori causa. L'Inter, con tre soli allenamenti settimanali nelle gambe e contagiata dal clima di celebrazioni dello stadio, ha meno fuoco dentro rispetto al solito e Juric la frena ulteriormente con il pressing di Ricci sul regista Calhanoglu. La palla gira meno velocemente, i tempi d'esecuzione non sono quelli consueti e il Toro concede solo un tiro nello specchio, a Lautaro, nel finale della prima frazione. Ai punti meglio Rodriguez e compagni.

DOPPIO CALHA — La ripresa si apre con l'espulsione di Tameze che ferma Mkhitaryan al limite dell'area: Maria Sole Ferrieri Caputi tira fuori il giallo perché l'armeno, prima del contatto, sembra spostarsi con la palla sull'esterno, ma viene richiamata al monitor dal Var e cambia decisione estraendo il rosso. Proteste granata: l'espulsione in effetti è eccessiva, troppo severa. L'arbitro si lascia condizionare dal Var cambiando la sua prima decisione che era corretta. Juric passa al 5-3-1, ma chiaramente la pressione su Calhanoglu non c'è più e l'Inter inizia a palleggiare con libertà. La mareggiata monta in pochi istanti e, su una palla persa da Lazaro, dopo una bella combinazione tra Barella, Lautaro e Mkhitaryan, l'ex Roma serve l'assist dell'1-0 a Calhanoglu, implacabile con il suo diagonale. San Siro esplode e spinge ulteriormente la squadra che trova il raddoppio dal dischetto: dubbio fallo di Lovato in area su Thuram (quinto penalty conquistato in stagione) e Calhanoglu, al quale Lautaro lascia la battuta, arrotonda ulteriormente il suo nuovo record di reti in campionato (13). Juric butta nella mischia Sanabria per Zapata e Vojvoda per Lazaro, mentre Inzaghi dà spazio alle seconde linee schierando Sanchez, Asllani, Frattesi, Buchanan e Arnautovic, senza però togliere il capitano, alla ricerca del gol che gli manca dal 28 febbraio. Per il Martinez missione fallita, ma la festa dell'Inter può comunque continuare. Per sbloccarsi l'argentino ancora capocannoniere del campionato avrà un'altra chance sabato a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Intanto i pullman scoperti aspettano la squadra per la festa nelle vie di Milano. Sarà una lunga serata di festa per il popolo nerazzurro.
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view post Posted: 30/4/2024, 12:31     Milan, i candidati: sale l’opzione De Zerbi e rispunta Fonseca. Van Bommel sullo sfondo - Calciomercato milanista
Milan, i candidati: sale l’opzione De Zerbi e rispunta Fonseca. Van Bommel sullo sfondo
Il tecnico alla guida del Brighton piace per il bel gioco, l’ex della Roma resta in attesa. L’ex rossonero, che ha vinto uno scudetto con l’amico Ibra, lascerà l’Anversa
30 aprile 2024 MILANO - In corsa ci sono Paulo Fonseca, candidato iscritto al casting in tempi non sospetti, e Roberto De Zerbi, profilo valutato con grande attenzione negli ultimi giorni, quando Julen Lopetegui sembrava a un passo dalla fumata bianca. Mark Van Bommel, uno scudetto in rossonero insieme a Ibra, è l’outsider da tenere d’occhio. Perché, ora che la corsa alla panchina del Milan si è riaperta, i colpi di scena non sono da escludere. Non dopo quello che ha condotto alla frenata rossonera sul grande candidato, fermatosi a pochi metri dal traguardo.

ESPERTI IN SERIE A — Fonseca era la prima alternativa a Lopetegui e resta logicamente tra i nomi più caldi per il dopo Pioli. Su di lui il Milan si è mosso da tempo, ci sono stati contatti e dialoghi ripetuti anche perché la situazione contrattuale del portoghese lo permette: a giugno il suo contratto con il Lilla andrà in scadenza e Fonseca, seguito anche dal Marsiglia, sarà libero di accordarsi con una nuova squadra. L’altro pomeriggio, dopo il successo sul Metz, gli è stato chiesto delle voci sul Milan: "Io sono concentrato sulle ultime tre partite (il Lilla si gioca il posto in Champions, ndr). Non so cosa mi riservi il futuro…". Fonseca piace perché è un profilo internazionale ma conosce la Serie A, particolare tutt’altro che secondario nelle valutazioni del Milan. Nei due anni alla Roma, poi, ha dato spazio ai giovani talenti (da Bove e Zalewski a Calafiori), altro aspetto tenuto in considerazione dai dirigenti rossoneri. Per le stesse ragioni, nelle prossime ore potrebbe prendere quota anche il nome di Roberto De Zerbi, che sta per chiudere la sua seconda stagione in Premier League sulla panchina del Brighton. De Zerbi , un passato nelle giovanili del Milan da calciatore, intriga per lo stile di gioco e per la capacità di lavorare con i giovani: il suo nome è stato accostato ai top club inglesi ma un ritorno in Italia, alla guida di una grande squadra che punta a vincere è uno scenario assolutamente che lo affascina. Particolare da non trascurare, il suo è un nome che scalda i tifosi senz’altro più di Fonseca. Al Milan sono in corso delle riflessioni, anche di natura economica: il tecnico bresciano è blindato da una clausola di 15 milioni. Se i dirigenti del Portello decideranno di andare sull’ex allenatore di Sassuolo e Shakhtar, dovranno studiare una formula che consenta in qualche modo di "ammorbidire" quella clausola. E in questo caso non troverebbero la porta chiusa: il Brighton è un club che punta a monetizzare, ma sarebbe disponibile ad ascoltare eventuali proposte alternative.

L’AMICO DI IBRA — Mark Van Bommel resta sullo sfondo, ma la sua posizione non va sottovalutata: dopo aver vinto il campionato belga alla prima stagione sulla panchina dell’Anversa, non si è ripetuto in quella attuale e a giugno saluterà. Al Milan ritroverebbe Ibra, con cui ha condiviso le prime due stagioni della vita rossonera di Zlatan, e una tifoseria che con loro ha condiviso le emozioni dello scudetto 2011: l’olandese, arrivato a gennaio, diventò in pochi mesi il perno del centrocampo di Allegri.

GLI ALTRI — Dietro al terzetto di "favoriti" la rosa di candidati si fa piuttosto profonda: a oggi sono sei i tecnici con i quali il Milan ha già preso contatto (oltre a Lopetegui, Fonseca, e Nagelsmann, che ha deciso di restare c.t. della Germania). Si va da Christophe Galtier, che ha allenato Leao al Lilla, ha vinto una Ligue 1 con Maignan sempre al Lilla e si è ripetuto con il Psg, e Marcelo Gallardo, tecnico delle due Libertadores sulla panchina del River: oggi entrambi allenano in Medio Oriente (il francese in Qatar, l’argentino in Arabia) ma hanno già discusso con i dirigenti milanisti. Le loro candidature avevano perso forza mentre saliva Lopetegui ma non sono mai tramontate: possono tornare in corsa. Come del resto Domenico Tedesco, 38enne che ha allenato il Lipsia e che guiderà il Belgio al prossimo Europeo.
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view post Posted: 30/4/2024, 12:28     Milan, tifo in rivolta: no a Lopetegui. Il Diavolo frena e riapre il casting - AC Milan
Milan, tifo in rivolta: no a Lopetegui. Il Diavolo frena e riapre il casting
Petizioni online e social scatenati con il #Nopetegui. Il club di Cardinale ascolta la voce della piazza. E ora cerca un nuovo tecnico
30 aprile 2024 MILANO - Retweet dopo retweet il #Nopetegui è arrivato a Casa Milan: un’onda popolare che ha travolto i piani rossoneri. Un’onda altissima: la petizione online lanciata da una community di tifosi milanisti, MilanZone, ha avuto diecimila adesioni in meno di 48 ore. L’hashtag è rimasto a lungo in tendenza e sempre sui social è nata l’idea di togliere il “segui” agli account ufficiali del club. Ad alimentare la tempesta la posizione ufficiale della Curva Sud con l’invito a rilanciare subito le ambizioni di squadra. In più l’ipotesi che il malumore del tifo organizzato portasse a qualche forma di protesta nelle prossime partite a San Siro, già da domenica contro il Genoa. Così l’ipotesi Lopetegui al Milan è già definitivamente naufragata.

INCONTRI — L’ex c.t. della Spagna era il prescelto: Cardinale era pronto ad assumerlo. A convincere proprietà e dirigenza era stato il curriculum di Lopetegui: esperienza internazionale nei top club, l’abilità nel coltivare il talento dei giovani fino a lanciarli nel grande calcio. Ma anche uno stile professionale e umano in linea con il profilo ideale tratteggiato dal club. I primi contatti risalgono al dicembre scorso, dopo il pareggio rossonero in casa della Salernitana. Milan in crisi di gioco, pochi risultati e tanti infortuni. L’ultimo incontro pochi giorni fa, quando era stata definitiva una bozza di contratto: triennale a quattro milioni a stagione, l’idea di un progetto duraturo e di successo. Qualche settimana di attesa e il Milan sarebbe ripartito con Lopetegui, una volta giunto a destinazione con Pioli. All’allenatore dello scudetto va la stima del club, motivo per cui ogni indiscrezione sul futuro era stata smentita nel dopo gara di Torino dall’a.d. Furlani.

LE REAZIONI — Al partito anti Lopetegui si erano già iscritti in migliaia: l’idea comune che l’ex Real non fosse all’altezza delle aspettative. Il video dello svenimento in diretta televisiva diventato un meme virale, la corrente moderata si limitava agli sfottò, l’ala estremista a critiche pesanti. Ingenerose o meno: Lopetegui ha vinto l’Europa League con il Siviglia, i titoli giovanili con le selezioni spagnole fino a meritarsi la nazionale maggiore. Con la Spagna una sequenza di sedici vittorie e quattro pareggi per condurre la squadra al mondiale 2018 in Russia. La federazione decise di licenzialo prima dell’inizio del torneo per via di un accordo già firmato con il Real e annunciato da Florentino Perez. A Madrid Lopetegui è durato quattro mesi prima dell’esonero. Un’esperienza già vissuta al Rayo Vallecano e al Porto, e che vivrà più tardi anche al Siviglia. Il lavoro al Wolverhampton 2022-2023, si è interrotto con la risoluzione del contratto per via di divergenze legate al mercato e ai problemi finanziari del club. Più che ai successi lontani con i ragazzi della Spagna o ai più recenti con il Siviglia, i tifosi guardano ai flop nei grandi club europei. E Il Milan che deve rilanciarsi ha bisogno di certezze.

SENTIMENTI — Il club ascolta la voce della piazza: non si farà condizionare, o a maggior ragione imporre, in altre scelte. Rispetta i sentimenti dei tifosi, specie in un momento di sconforto diffuso. Nonostante i risultati del finale di stagione San Siro è stato sold out, con una spinta che non si è mai esaurita. La società si vanta di avere i tifosi migliori del mondo, tanto da coinvolgerli in numerose iniziative. La loro presa di posizione, così netta, non può essere inascoltata.

PROFILO — Il secondo casting riaprirà a breve, anche se il club vuole riflettere con calma. Ha tracciato un identikit – tecnico capace di valorizzare i giovani, con esperienza internazionale, collaborativo nelle scelte – ora cerca il profilo che combaci perfettamente. Compreso il contro economico: lo stipendio del prossimo allenatore non dovrà uscire dalle linee guida del club. Nel frattempo Pioli arriverà a fine stagione già sicuro della quarta qualificazione consecutiva in Champions. A maggio scorso giocava la semifinale della coppa dei campioni, un anno prima diventava campione d’Italia. Pensare che era stato accolto con il #Pioliout.
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view post Posted: 30/4/2024, 12:25     Il Milan non vince più. Soffre, rimonta e poi si butta via: pari Genoa nel finale - AC Milan
Il Milan perde Maignan e Loftus-Cheek: lesioni muscolari di basso grado per entrambi
Problemi fisici per i due titolari, che salteranno la sfida con il Genoa di domenica 5 maggio. Il francese non era sceso in campo con la Juve, mentre l'ex Chelsea è stato sostituito
29 aprile 2024 MILANO - Il Milan dovrà fare a meno di Mike Maignan e Ruben Loftus-Cheek, almeno per la sfida col Genoa di domenica prossima. I due titolari, dopo gli esami effettuati, hanno riportato due infortuni muscolari. Il portiere ha subito una lesione di basso grado del lungo adduttore destro, mentre l'inglese - uscito acciacciato contro la Juve nella ripresa - ha riportato una lesione di basso grado al muscolo del bicipite femorale destro. Entrambi verranno rivalutati la settimana prossima.

COL GENOA — Contro il Genoa, tra i pali, giocherà nuovamente Sportiello, reduce dalla buona prova contro la Juve e dal clean sheet conquistato, mentre al posto di Loftus possibili varie soluzioni: Chukwueze a destra, Leao a sinistra e Pulisic sulla trequarti, oppure Bennacer più avanzato e il tandem Reijnders-Adli a centrocampo.
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view post Posted: 30/4/2024, 12:23     Chukwueze e Okafor aspettano il basco. Così può rilanciarli - AC Milan
Chukwueze e Okafor aspettano il basco. Così può rilanciarli
Riserve con Pioli, risorse per Lopetegui: l’ex c.t. sa rivitalizzare i talenti in ombra
29 aprile 2024 MILANO - Casemiro, allenato in prestito al Porto e restituito al Real pronto per diventare un pilastro del Madrid campione di tutto. Isco, portato al top con la nazionale spagnola. Ma anche Diego Carlos, lanciato al Siviglia, e Banega, rinato sempre in Andalusia e diventato il trascinatore della squadra che ha vinto l’Europa League 2020 battendo l’Inter in finale. La lista dei giocatori valorizzati, rilanciati, rivitalizzati da Julen Lopetegui è lunga e può crescere ancora, quando il tecnico basco sbarcherà al Milan. Perché il mercato potrà e dovrà attrezzare il Diavolo per colmare il divario abissale che l’Inter ha scavato in questo campionato, ma l’ex c.t. della Spagna e i dirigenti rossoneri sono già sintonizzati sulla stessa idea di partenza: la rosa attuale è di ottimo livello, con gli interventi giusti potrà diventare da scudetto. Lopetegui intanto studia, ragiona: dalla difesa all’attacco, c’è almeno un nome per reparto che con lui può decollare.

CHUKWU E OKAFOR — Samu Chukwueze, ad esempio, guarda al futuro con fiducia: il cambio in panchina gli strizza l’occhio. La sua prima stagione da milanista ha viaggiato a due velocità: piano, pianissimo dall’estate a primavera, poi l’accelerata. Non è bastato a fare cambiare idea a Pioli: nonostante sia uno dei giocatori più in forma, Chukwu comincia quasi sempre dalla panchina. Le cose potranno cambiare da luglio: a Milanello si parlerà spagnolo, la lingua di Lopetegui, la lingua del calcio che ha esaltato Chukwueze al Villarreal. Non solo: le squadre dell’ex tecnico del Real spingono soprattutto ai lati, gli esterni offensivi alla Chukwueze saranno pedine fondamentali. Sulla fascia si muove anche Okafor, che con Lopetegui potrà rilanciarsi da punta centrale, come alternativa al nuovo centravanti. Lo spagnolo in passato ha tirato fuori il meglio anche da falsi nueve e lo svizzero gli offre materiale da rimodellare: il rendimento da subentrato è già da bomber (5 dei 6 gol in stagione segnati partendo dalla panchina), al resto si lavorerà in estate.

GLI ALTRI — Kalulu verrà valutato anche da terzino, ruolo nel quale aveva iniziato in rossonero prima di spostarsi al centro. Reijnders, reduce da una discreta stagione al primo anno di Milan, potrà tornare a fare la mezzala: il 4-3-3 è il sistema di gioco che lo esalta e che potrà farlo crescere con Lopetegui al timone.
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view post Posted: 30/4/2024, 12:18     Milan-Lopetegui, c'è il contratto: 3 anni a 4 milioni a stagione. Se sfuma, De Zerbi o Fonseca - Calciomercato milanista
Milan-Lopetegui, c'è il contratto: 3 anni a 4 milioni a stagione. Se sfuma, De Zerbi o Fonseca
La dirigenza del Diavolo tratta per il dopo Pioli. Accordo raggiunto, lo spagnolo è il grande favorito per la panchina rossonera
28 aprile 2024 TORINO - Julen Lopetegui, Julen Lopetegui, Julen Lopetegui. Il nome è rimbalzato per le vie di Milano per tutto il sabato, perché l’allenatore basco è il grande favorito per prendere la panchina rossonera da luglio, quando Pioli avrà chiuso la sua quinta stagione con il club e l’Europeo sarà un ricordo.

FUTURO — Il Milan lavora da tempo alla successione e Lopetegui è il candidato designato: il Milan sta ancora riflettendo ma i contatti sono frequenti e una bozza di accordo esiste, sui piani ancor più che per l’aspetto economico. Il Milan vuole ancora prendersi il suo tempo ma è evidente che le prossime due settimane saranno molto importanti, probabilmente decisive. Il Milan si separerà da Pioli nel modo migliore possibile, come giusto verso un allenatore che ha vinto uno scudetto, ha guidato la crescita dagli anni bui alla semifinale di Champions e si è sempre comportato nel migliore dei modi possibili. L’annuncio ci sarà quasi sicuramente a fine campionato ma il Milan deve già progettare il futuro – quindi il mercato – con il tecnico del futuro.

PROSPETTIVA 2027 — Lopetegui è pronto a firmare un triennale non lontano dai 4 milioni netti a stagione, sostanzialmente la cifra garantita a Pioli dopo il rinnovo post-scudetto. Facile prevedere che ci saranno incontri a breve, per capire se c’è la possibilità di arrivare in fretta a un accordo totale. I milanisti, intanto, hanno reagito male alla novità: tra comunicati dei gruppi organizzati e proteste individuali, tanti hanno protestato, invocando soprattutto Antonio Conte, il preferito di molti tifosi. La reazione era attesa ma la preferenza su Lopetegui nasce da lontano, ha superato la fase delle consultazioni e si è affermata. Manca l’ultimo passo, a meno di ripensamenti. In quel caso, si potrebbe svoltare su una soluzione come Roberto De Zerbi oppure riconsiderare Paulo Fonseca, prima alternativa a Lopetegui nei giorni scorsi.

FASTIDIO — Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ieri sera è andato a parlare in tv, per esternare il fastidio del club e per tranquillizzare i tifosi: "La stagione certo non è andata come speravamo, perché siamo il Milan e vogliamo vincere. Tante voci danno un po’ di fastidio: troppe voci sul cambio di allenatore, sono state fatte decine di nomi. Ci vuole rispetto per Pioli, che continua a essere il nostro allenatore. Noi siamo focalizzati sul lavoro e stiamo progettando il futuro con il mercato". E sui tifosi: "Dico sempre che sono i migliori al mondo. Se sono insoddisfatti è perché loro sono ambiziosi, dobbiamo fare meglio".

OK GENERALE — Giorgio Furlani, assieme a Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, è l’uomo che dovrà prendere una decisione sul mercato e sull’allenatore. "Zlatan è una persona intelligente, curiosa – ha detto Furlani -. Le opinioni rilevanti oggi sono quelle di Moncada, di Ibrahimovic e la mia, poi le decisioni finali sono della proprietà". Lopetegui è piaciuto a tutti e tre, per quanto mostrato nei momenti migliori della carriera e per l’impressione fatta di persona: ha incontrato anche Gerry Cardinale, uscito dal colloquio con un giudizio positivo. E allora, avanti. Il Milan deve ancora prendere la decisione finale ma con Lopetegui ha abbozzato un futuro. Più interessante della cifra sul contratto, è la durata. Il fatto che si parli di un triennale fa capire che la volontà è sviluppare un progetto. Lopetegui pensa che il Milan possa essere competitivo da subito – altrimenti non avrebbe accettato, e non avrebbe anteposto l’Italia alla proposta del West Ham – ma è chiaro che la sostenibilità e i giovani di talento resteranno alla base del progetto.

CHE MILAN SAREBBE — Come sarebbe il Milan di Lopetegui? Presto per dirlo. I duelli resterebbero una chiave, come nel calcio di Pioli, ma due grandi obiettivi di mercato diventerebbero centrali. Lopetegui ha allenato numeri 9 veri e presunti. Con la Spagna, ad esempio: molto Diego Costa, poi Silva, Morata, Rodrigo, Aduriz. A Siviglia ha vinto l’Europa League con Luuk de Jong e En-Nesyri. C’è varietà. Joshua Zirkzee nell’elenco starebbe alla grande ma è facile immaginare un Lopetegui aperto ad altre soluzioni. In mezzo al campo, piuttosto, un centrocampista difensivo potrebbe essere fondamentale. Il Milan ripartirà da Reijnders, Bennacer, Adli, Loftus-Cheek, Musah, tutti centrocampisti che fanno le cose migliori con la palla. Aggiungere un Busquets, il miglior giocatore avuto in carriera nel ruolo da Lopetegui, non è immaginabile ma Youssouf Fofana, che al Milan piace, darebbe sicuramente una mano. E allora Lopetegui a casa ragiona, ipotizza e aspetta. Adesso tocca al Milan.
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view post Posted: 30/4/2024, 12:15     Juventus - Milan: il post partita - AC Milan
Pioli: "Ottima reazione dopo il derby. Futuro? Non leggo nulla, concentrato sul lavoro"
L'allenatore rossonero ha parlato così dopo lo 0-0 contro la Juve: "Momento delicato, ma ho visto una buona risposta dopo lunedì"
27 aprile 2024 MILANO - Il bilancio è agrodolce: un punticino all'Allianz, tre giocatori out per problemi fisici e una solidità difensiva ritrovata. Nello 0-0 contro la Juventus qualcosa di buono c'è. Stefano Pioli si presenta in sala stampa senza voce, ma soddisfatto per la reazione dei suoi dopo la sconfitta nel derby: "Si può fare di meglio - racconta l'allenatore -, ma al netto del momento delicato sono molto felice di questa partita. Della reazione dei giocatori".

REAZIONE — Stefano Pioli dribbla le domande sul futuro e sui candidati a prendere il suo posto - Lopetegui in testa -, concentrandosi sulla gara: "Non leggo più nulla da tempo, al massimo mi mandano qualche messaggino. Sono concentrato sul lavoro, il resto non mi interessa. Stiamo attraversando un momento delicato, quindi reagire così, contro la Juventus, è stato importante. Si può fare meglio dal punto di vista della finalizzazione e dell'ultimo passaggio, ma sono contento della prestazione. C'è stata una reazione".

FUTURO - Il calendario sorride al Milan in chiave secondo posto: i rossoneri sfideranno Genoa, Cagliari, Torino e Salernitana. Vogliamo fare bene fino alla fine, avremo tre partite in casa e una in trasferta contro i granata. Servono serietà e buona volontà fino alla fine. Mi è piaciuto lo spirito, lo ripeto". Capitolo singoli: "Pulisic mi è piaciuto, in questo momento non rinuncio a un centrocampista per giocare con quattro giocatori offensivi, quindi è normale che Chukwueze sia penalizzato". L'ultimo appunto è sulla stagione: "Ho commesso alcuni errori, ma l'Inter ha fatto qualcosa di eccezionale. Bisogna complimentarsi. Noi siamo stati a un buon livello, ma non siamo riusciti a tenere il passo. Questo gruppo, comunque, può fare bene".
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view post Posted: 30/4/2024, 12:11     Juve su Ugarte: la strada per arrivare al mastino del Psg. I dettagli - Calciomercato juventino
Juve su Ugarte: la strada per arrivare al mastino del Psg. I dettagli
Il mediano uruguaiano non trova più spazio con Luis Enrique e valuta l’addio: per i bianconeri, che puntano a più innesti in mediana e a cambiare modulo, può diventare un’occasione
30 aprile 2024 MILANO - A volte ritornano. Un anno fa di questi tempi Manuel Ugarte, uruguaiano classe 2001 con una clausola rescissoria da 60 milioni, affrontava la Juventus nei quarti di finale di Europa League, guadagnandosi il rigore dell’1-1, che però non bastò al suo Sporting per andare in semifinale dopo la sconfitta per 1-0 all’Allianz Stadium. Adesso il centrocampista cresciuto con il mito di Busquets e De Bruyne indossa la maglia del Psg, ma le cose per lui nell’ultimo periodo si sono complicate con Luis Enrique. Così il suo nome ha ricominciato a circolare nelle telefonate di mercato ed è tornato di moda anche per i bianconeri, che lo avevano già messo nel taccuino prima del suo trasferimento a Parigi.

RINFORZI E RIVOLUZIONE — Ugarte potrebbe diventare la classica occasione di cui la Signora sarebbe ben felice di approfittare per rivoluzionare il centrocampo. La prossima stagione ci sarà di sicuro un uomo in più, Nicolò Fagioli, che tra meno di un mese terminerà di scontare la squalifica per scommesse, ma potrebbero essercene almeno un paio in meno. Il futuro di Adrien Rabiot, contratto in scadenza a giugno, è un rebus e non si può scommettere neppure sulla permanenza di Weston McKennie, legato alla Juventus fino al 2025 ma con la trattativa per il rinnovo in stallo: senza prolungamento (non c’è accordo sulle cifre) è facile che si arrivi all’addio estivo dell’americano. Perciò Madama continua a guardarsi intorno senza fermarsi però ai nomi noti (Koopmeiners il favorito, ma in lizza ci sono anche Zubimendi, Merino e Samardzic). Nei piani c’è il ritorno alla difesa a quattro con una mediana che potrebbe diventare a due, anche per permettere a Manuel Locatelli, che sta faticando nel ruolo di regista, di potersi esprimere meglio con un compagno accanto che gli tolga il lavoro sporco. Ugarte è l’uomo giusto, abile nei dribbling e nei passaggi, amante dell’uno contro uno, forte fisicamente (182 centimetri) ma bravo anche nel leggere le situazioni di gioco. La sua specialità e recuperare palloni, cosa che è mancata parecchio alla Juventus attuale. Nel 2022-23 l’uruguaiano è stato il migliore nella Liga per duelli vinti, contrasti effettuati e riusciti.

AI MARGINI — Luis Enrique era rimasto inizialmente stregato dal mastino di Montevideo, ma poi, con l’esplosione di Zaire-Emery, Ugarte si è dovuto abituare alla panchina. Finora in questa stagione 19 presenze (di cui 13 in Ligue 1) e zero gol. Insomma, Ugarte non è fuori dal progetto però fatica ad avere spazio, per questo motivo il club si sta guardando intorno per trovargli una sistemazione per la prossima stagione. Considerando che è stato pagato 60 milioni un’estate fa è dura immaginare che il Psg possa rientrare di una cifra così importante. Così potrebbe farsi strada l’ipotesi del prestito, per dare la possibilità a Ugarte di giocare e mettersi in vetrina. Il club parigino ha già preso contatti con diverse società anche in Italia, tra cui la Juventus. I rapporti tra Cristiano Giuntoli e Luis Campos, diesse dei francesi, sono ottimi (vedi l’affare Osimhen quando l’attuale direttore tecnico della Juventus era ancora al Napoli e Campos lavorava per il Lilla) e potrebbero favorire l’operazione, a patto che il giocatore s’accontenti di uno stipendio alla portata dei bianconeri, che hanno necessità di contenere il monte ingaggi.

IL PREFERITO — Probabile che Psg e Juventus ne riparlino a Champions acquisita, quando Giuntoli avrà idee più definite sui soldi che entreranno la prossima stagione e anche sugli impegni che la Juventus dovrà sostenere. Ugarte è giovane, ma ha già maturato una certa esperienza in campo internazionale e per caratteristiche può essere utile ai bianconeri. Intanto la Signora segue anche altre piste, in particolare quella che porta all’olandese Teun Koopmeiners, prossimo avversario della Juventus in finale di Coppa Italia. Koop è il preferito di Giuntoli, però costa tanto (l’Atalanta lo valuta intorno ai 60 milioni) ed è molto forte la concorrenza dei club inglesi. Non è detto che uno escluda l’altro, perché Ugarte in prestito può diventare un’occasione e a centrocampo Madama potrebbe avere bisogno di più di rinforzo per la prossima stagione.
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