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Andrea Pirlo, Il regista che diventò qualcuno al Milan

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view post Posted on 17/10/2008, 09:07     +1   -1

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Andrea Pirlo (Brescia, 19 maggio 1979) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, campione del mondo nel 2006 e vicecampione d'Europa nel 2012 con la nazionale italiana.
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Soprannominato Il metronomo bresciano (con allusione alla sua città d'origine), l'architetto, il professore o Mozart, si è segnalato sin da giovane come uno dei maggiori talenti espressi dal calcio italiano ed è considerato uno dei più forti registi in attività e uno dei più grandi centrocampisti italiani della sua generazione.

Ha occupato la 3ª, 2ª, 4ª e 3ª posizione nelle speciali classifiche IFFHS, organismo che si occupa delle statistiche riguardanti la storia del calcio, per il miglior costruttore di gioco dell'anno rispettivamente nel 2006, 2007, 2012 e 2013. Inoltre è stato incluso quattro volte tra i 50 candidati al Pallone d'oro, classificandosi nono nel 2006, quinto nel 2007, settimo nel 2012 e decimo nel 2013. Con la Nazionale ha totalizzato 112 presenze (quarto insieme a Dino Zoff nella classifica di presenze nella Nazionale di calcio italiana) e 13 reti, partecipando a tre Mondiali, tre Europei e due Confederations Cup.

Ha giocato con la maglia dell'Inter, della Reggina e del Brescia prima di passare al Milan, squadra in cui ha militato per dieci anni ed è stato titolare inamovibile nello schema tattico del tecnico Carlo Ancelotti. Con i rossoneri ha conquistato due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, due Champions League, due Supercoppe UEFA e una Coppa del mondo per club. Dal 2011 è un giocatore della Juventus, con cui ha conquistato tre scudetti e due Supercoppe italiane.

Il quotidiano inglese The Guardian nel 2012 lo ha classificato come l'8º calciatore più forte al mondo nel 2012.

Pirlo è stato sposato con Deborah Roversi dal 2001 al 2014 e ha due figli: Niccolò nato nel 2003 e Angela nata nel 2006.

Caratteristiche tecniche
Accostato per alcune caratteristiche a Gianni Rivera, si è segnalato sin da giovane come uno dei maggiori talenti espressi dal calcio italiano. All'inizio giocava dietro alle punte, ma il suo allenatore del Brescia, Carlo Mazzone, lo sposta in regia davanti alla difesa, posizione che permette a Pirlo di esprimere al meglio le sue qualità.

Dotato di grande tecnica e di una visione totale del campo, è in grado di effettuare con entrambi i piedi dei passaggi sia lunghi che corti di una precisione millimetrica, posando la palla sui piedi del compagno. È molto abile nelle verticalizzazioni e nei calci piazzati, che si tratti di rigori o di punizioni. Difatti, pur non essendo dotato di grande velocità, giunge spesso al gol per la precisione dei suoi calci da fermo e per l'ottimo tiro dalla distanza. Abbina inoltre queste sue qualità a un ottimo dribbling, che nasce principalmente da finte di corpo che gli consentono di liberarsi dell'avversario. Nella stagione 2001-2002 perfeziona queste sue abilità studiando Roberto Baggio, all'epoca suo compagno di squadra al Brescia.

L'"ascensore"
Nel 2005 ha aggiunto al suo bagaglio tecnico anche una nuova modalità di calciare le punizioni, l'"ascensore" (o, come ribattezzata successivamente, la "maledetta"), ispirandosi a Juninho Pernambucano: a differenza del brasiliano, però, il pallone non viene colpito con le sole tre dita centrali del piede ma di collo, riuscendo comunque a sollevarlo e poi farlo scendere rapidamente sfruttando l'effetto Magnus.

Club

Gli esordi con il Brescia e il debutto in Serie A
Dopo aver mosso i primi passi nel Flero, squadra del paese dove è cresciuto, e nella Voluntas, è poi entrato nel settore giovanile del Brescia, giocando come mezzapunta.

Nella stagione 1994-1995 ha ottenuto la sua prima presenza tra i professionisti, quando il 21 maggio 1995, con il Brescia già retrocesso, ha esordito in Serie A sostituendo Marco Schenardi nella partita Reggiana-Brescia (2-0) disputata allo Stadio Giglio, diventando a 16 anni e 2 giorni il più giovane esordiente della squadra lombarda nella massima serie. La stagione seguente non è mai stato impiegato con la prima squadra, mentre con la formazione Primavera ha vinto il Torneo di Viareggio.

Nella stagione 1996-1997 è entrato a far parte della prima squadra, sotto la guida dell'allenatore Edoardo Reja, e con 17 presenze e 2 reti ha contrubuito alla promozione del Brescia, che ha vinto il campionato di Serie B. La stagione seguente è stato impiegato con continuità nella massima serie, dove ha realizzato 4 gol in 29 presenze il primo dei quali in Brescia-Vicenza 4-0 del 19 ottobre 1997, quando il giovane centrocampista bresciano ha chiuso le marcature per le "rondinelle". A fine stagione il Brescia è nuovamente retrocesso nella categoria cadetta.

Inter e prestiti a Reggina e Brescia
Nel 1998, a 19 anni, è stato ingaggiato dall'Inter, dove ha ottenuto 18 presenze in campionato partendo spesso dalla panchina. In totale nel corso della stagione è stato impiegato in 32 partite e ha anche debuttato nelle coppe europee giocando in Champions League. Nel 1999 l'Inter lo ha dato in prestito alla Reggina, club al suo primo campionato di Serie A, dove insieme a Roberto Baronio e Mohamed Kallon ha disputato un campionato da protagonista nel quale ha giocato 28 partite, realizzando 6 gol.

Ritorno al Brescia

Il rapporto con Roberto Baggio
Nella stagione 2000-2001 Pirlo si trasferisce nel Brescia ed ha l'opportunità di conoscere uno dei suoi idoli da ragazzo: Roberto Baggio. Con Roby c'è subito grande feeling e Pirlo comincia ad identificarsi nel suo idolo, decidendo di prenderlo come modello.

Non a caso molte delle qualità di Pirlo (come i calci di punizione) derivano proprio dall'aver studiato Baggio: «Ho sempre avuto una fissazione con i calci di punizione. Quando sono tornato, per la seconda volta di seguito a Brescia, con Mazzone allenatore e Roberto Baggio capitano, mi sono messo a studiarlo in allenamento. E come finiva lui attaccavo io, prova e riprova tutti i giorni qualcosa ho appreso, è anche una questione di allenamento secondo me».

« Andrea ha dimostrato tutto il suo grande talento e il suo valore. Quando giocavamo insieme tutto dipendeva da lui. Ha sempre avuto il grande merito di vedere in anticipo quello che poteva succedere all'interno dell'azione. La sua visione di gioco, quello che sa fare, quello che sa costruire, fanno di lui un fuoriclasse. Andrea ha qualcosa che non si vede spesso in giro. »
(Roberto Baggio parla di Pirlo nel 2007)

L'anno seguente è tornato all'Inter ma, dopo aver trovato poco spazio nelle prima parte della stagione (solo 8 presenze), a gennaio è stato ceduto in prestito al Brescia, la società nella quale era cresciuto. L'allenatore Carlo Mazzone ha deciso di arretrare la sua posizione in campo, impiegandolo come regista di centrocampo, per farlo giocare insieme a Roberto Baggio. I due giocatori hanno formato una coppia straordinaria e con loro il Brescia ha raggiunto a fine stagione la settima posizione in Serie A. Indimenticabile il gol di Baggio in Juventus-Brescia nell'aprile 2001, rete nata proprio dall'assist di Pirlo.

Nel corso della stagione Pirlo ha disputato 10 partite fino ad aprile, quando durante un allenamento si è fratturato il quinto metatarso del piede destro ed è quindi dovuto rimanere fermo fino a giugno.

Milan

2001-2002: l'approdo al Milan
Nell'estate 2001 Pirlo si è trasferito al Milan per 35 miliardi di lire, cifra pagata in parte con il passaggio di Dražen Brnčić in nerazzurro. A causa degli infortuni degli incontristi Gennaro Gattuso e Massimo Ambrosini, Pirlo, d'accordo con l'allenatore Carlo Ancelotti, è ritornato a giocare nella stessa posizione che aveva al Brescia, cioè davanti alla difesa. Il modulo rossonero in questa stagione è stato il 4-3-1-2 o "rombo". L'esordio in maglia rossonera è avvenuto il 20 settembre 2001 nella partita di Coppa UEFA vinta per 2-0 in casa del BATE Borisov; Pirlo è partito dalla panchina ed è subentrato nel corso dell'intervallo al compagno di squadra Massimo Donati. Il 28 febbraio seguente, nei quarti di finale di ritorno di Coppa UEFA contro il Roda JC, Pirlo ha realizzato il quarto tiro di rigore della sua squadra, contribuendo al passaggio del turno del Milan. Il 30 marzo 2001 ha realizzato su punizione il suo primo gol in rossonero, in Milan-Parma, contribuendo al 3-1 finale. il 28 aprile seguente, nella penultima giornata di campionato, ha segnato il suo secondo gol con la maglia del Milan contribuenso alla vittoria in rimonta sul Verona: servito in area dal compagno Kaladze, Pirlo ha saltato il portiere avversario Ferron e segnato il definitivo 1-2 in favore dei rossoneri.

2002-2003: Champions e Coppa Italia
Nella stagione 2002-2003 il Milan ha giocato con il modulo "ad albero di Natale" (il 4-3-2-1), in modo tale da far convivere nella stessa formazione giocatori come Seedorf, Rui Costa, Rivaldo e lo stesso Pirlo. Da questo momento in poi Pirlo è stato schierato come regista davanti alla linea difensiva, affiancato a centrocampo da Seedorf e da Gattuso. Il 6 ottobre 2002 ha segnato su calcio di rigore il primo gol stagionale contro il Torino, contribuendo alla pesante vittoria sugli avversari per 6-0. Nella giornata successiva, il 20 ottobre 2002 contro l'Atalanta, ha realizzato il suo secondo gol stagionale, sempre su calcio di rigore. Il 17 novembre seguente ha segnato la sua prima doppietta in maglia rossonera contro il Parma, realizzando entrambe le reti su calcio di rigore. A fine stagione, qualche giorno prima di disputare e vincere la la Coppa Italia, ha giocato titolare la finale tutta italiana di Champions League contro la Juventus. Pirlo è uscito al 71' e il Milan ha poi battuto la Juve ai rigori dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e supplementari.

In questa stagione Pirlo ha totalizzato 42 presenze e segnato 9 reti, firmando quello che è ancor oggi il suo record di marcature in una stagione e in Serie A, visto che tutte le reti vennero realizzate in campionato. Da questa stagione in poi, Pirlo, che nel nuovo ruolo è stato definito da Parreira uno "Zico davanti alla difesa", è diventato un giocatore insostituibile nei piani tattici del Milan e anche un punto fermo della Nazionale italiana.

2003-2004: Supercoppa europea e scudetto
All'inizio della stagione 2003-2004 il Milan ha affrontato la Juventus in Supercoppa italiana. I tempi regolamentari si sono conclusi sullo 0-0 e si è andati così ai supplementari. Al 105' è stato proprio Pirlo a portare in vantaggio i rossoneri su calcio di rigore, ma poco dopo la Juve ha pareggiato con David Trezeguet. La gara si è conclusa ai rigori e Pirlo ha realizzato il primo dal dischetto della serie necessaria per assegnare la vittoria. Tuttavia, il successivo errore di Cristian Brocchi ha condannato il Milan alla sconfitta. Dopo questa sconfitta, però, i rossoneri hanno vinto a Montecarlo la Supercoppa europea contro il Porto, (che poi vincerà la Champions League 2003-2004. La finale di Coppa Intercontinentale contro gli argentini del Boca Juniors, invece, si è conclusa ai rigori e Pirlo si è fatto parare il suo tiro dal portiere avversario. Gli errori successivi di Seedorf e Costacurta hanno condannano il Milan alla seconda sconfitta stagionale ai tiri di rigore.

La prima rete stagionale di Pirlo in campionato è stata in Milan-Lazio (19 ottobre 2003): Pirlo ha segnato l'unico gol che ha consentito al Milan di battere gli avversari e festeggiare la quinta vittoria consecutiva in campionato. L'11 gennaio 2004 ha chiuso su rigore le marcature dell'incontro Milan-Reggina, terminato con il risultato di 3-1 per i rossoneri. L'8 febbraio seguente, sempre su rigore, ha segna al Perugia il gol del momentaneo 2-0 per il Milan (la partita è poi terminata 2-1). Il 7 marzo 2004 ha segnato dalla distanza di 25 metri il gol che ha aperto le marcature di Milan-Sampdoria (3-1). Il 28 marzo successivo, nel finale di secondo tempo del match Milan-Chievo, Pirlo ha realizzato il gol del provvisorio pareggio rossonero con un destro da 30 metri che è terminato sotto l'incrocio dei pali alla sinistra del portiere avversario Marchegiani.

Il primo gol stagionale in Champions League Pirlo lo ha segnato nei quarti di finale di andata contro il Deportivo La Coruña, squadra che nella gara di ritorno ha ribaltato il risultato iniziale ed eliminato i rossoneri dalla competizione. La clamorosa sconfitta ha suscitato tanti interrogativi; lo stesso Pirlo, nella sua autobiografia pubblicata nel 2014, ha sollevato forti sospetti riguardo al possibile utilizzo da parte della squadra avversaria di sostanze dopanti: «Non sono in possesso di prove, per cui la mia non è un'accusa, mai mi permetterei di formularla. Semplicemente è un pensiero cattivo che mi sono concesso, però per la prima e unica volta nella vita mi è venuto il dubbio che qualcuno sul mio stesso campo potesse essersi dopato». A fine stagione, conclusa da protagonista con 44 presenze e 8 reti, ha vinto il suo primo scudetto (il 17° della storia rossonera).

2004-2005: la finale di Champions a Istanbul
Il 21 agosto 2004 i rossoneri battono la Lazio per 3-0 a San Siro grazie a una tripletta di Shevchenko e si sono così aggiudicati la loro quinta Supercoppa di Lega inaugurando così la stagione 2004-2005. Pirlo ha segna il suo primo gol stagionale in campionato contro il Cagliari il 17 ottobre 2004. Il 4 dicembre seguente ha deciso il match Parma-Milan, chiudendo la gara con il gol che ha regalato ai rossoneri la vittoria per 1-2. Il 5 marzo 2005, nella partita di campionato contro l'Atalanta, Pirlo ha segnato il definitivo 2-1 per il Milan, salvando i rossoneri da un deludente pareggio. In Champions League ha realizzato un gol al Celtic nella fase a gironi e ha contribuito alle vittorie del Milan che ha raggiunto la finale contro il Liverpool. I rossoneri hanno chiudono il primo tempo in vantaggio per 3-0 contro gli inglesi, grazie a una rete di Maldini e a una doppietta di Crespo. Nel secondo tempo, invece, i rossoneri, dopo aver avuto altre occasioni per segnare il quarto gol, sono stati raggiunti sul 3-3 nel giro di sei minuti. La gara è proseguita ai supplementari e infine ai calci di rigore. Pirlo ha fallito (insieme ai compagni Serginho e Shevchenko) uno dei tiri dal dischetto che hanno condannato i rossoneri alla sconfitta. Dopo questa dolorosa finale, Pirlo ha pensato addirittura di lasciare il calcio giocato.

« [...] ho seriamente pensato di lasciare il calcio perché mi sembrava che non avesse più senso nulla, non mi sentivo più un calciatore e nemmeno più un uomo, non avevo neanche il coraggio di guardarmi allo specchio. Dopo quella partita abbiamo creato una nuova malattia dai molteplici sintomi, nota come "sindrome di Istanbul" e ancora adesso non so bene davvero cosa sia successo quella sera. »
(Pirlo racconta la finale di Istanbul nella sua autobiografia "Penso quindi gioco")

2005-2007: dalla penalizzazione alla vittoria in Champions ad Atene
La stagione 2005-2006 è cominciata per Pirlo molto positivamente. Nel girone di andata di campionato ha segnato 4 gol su punizione: il 29 ottobre alla Juventus, il 6 novembre all'Udinese,, il 26 novembre al Lecce (in questa partita ha servito anche l'assist per il gol del 2-1 a Filippo Inzaghi) e il 18 dicembre 2005 al Messina. Il 6 dicembre 2005 è arrivato arriva anche il primo gol stagionale in Champions League contro lo Schalke 04. Dopo la sconfitta in semifinale in Champions contro il Barcellona, poi vincitore del trofeo, la squadra rossonera si è classificata terza in campionato dopo essere stata declassata dal secondo posto ottenuto sul campo a seguito dello scandalo Calciopoli. Pirlo ha concluso la stagione con 5 reti in 49 partite.

Nella stagione successiva Pirlo, dopo il successo al Mondiale 2006 in Germania, si è classificato 9º nel Pallone d'oro 2006, premio vinto dal compagno di squadra Fabio Cannavaro. Il primo gol in campionato è arrivato il 14 gennaio 2007 contro la Reggina, ancora una volta su punizione. Sempre su punizione ha realizzato la sua seconda rere stagionale in campionato il 21 aprile seguente, contribuendo al successo del Milan sul Cagliari per 3-1. Il primo gol stagionale in Champions League è arrivato il 3 aprile 2007 nei quarti di finale di andata contro il Bayern Monaco. Con le sue prestazioni è riescito a far segnare i suoi compagni, come ad esempio in Milan-Manchester United, semifinale di ritorno giocata il 2 maggio 2007. In questa gara, nel primo tempo di gioco, ha effettuato il cross decisivo per il secondo gol del Milan firmato da Clarence Seedorf. Questa vittoria ha portato il Milan in finale contro il Liverpool, gara che ha visto Pirlo protagonista insieme al compagno Inzaghi. Alla fine del primo tempo di gioco Pirlo ha batturo un calcio di punizione guadagnato da Kaká: la palla ha superato la barriera e poi, dopo la deviazione di Inzaghi, si è infilata in porta alla sinistra del portiere avversario Pepe Reina. Il Milan ha vinto alla fine 2-1 (doppietta di Inzaghi), vendicando la sconfitta nella finale di due anni prima.

« Andrea mi ha fatto segnare tanto, ma la punizione per il primo gol di Atene resterà indimenticabile per me: un assist involontario e meraviglioso. »
(Filippo Inzaghi sull'assist di Pirlo nella finale di Champions League contro il Liverpool nel 2007 ad Atene)

2007-2011: le ultime stagioni in rossonero
Nella stagione successiva Pirlo, dopo il successo in Champions League, si è classificato 5º nel Pallone d'oro 2007, vinto dal compagno di squadra Kaká. Il Milan nel corso dell'annata ha vinto la Supercoppa europea contro il Siviglia e la Coppa del mondo per club contro il Boca Juniors. Reduce da un infortunio, Pirlo è ritornato in campo giusto in tempo per prendere parte alla prima gara della fase a gironi di UEFA Champions League contro il Benfica. In questa partita ha segnato su calcio di punizione il suo primo gol stagionale. Il 25 novembre 2007, nella gara contro il Cagliari, ha realizzato su punizione il suo primo gol stagionale in campionato. Il 23 dicembre seguente ha segnato, ancora su calcio di punizione, il suo primo gol in un derby di Milano, portando momentaneamente in vantaggio il Milan (l'Inter ha poi vinto in rimonta 2-1).

All'inizio della stagione 2008-2009 Pirlo si è infortunato al bicipite femorale della coscia destra durante un allenamento. Dopo più di due mesi di stop è ritornato disponibile il 23 novembre 2008 per la trasferta contro il Torino. Il 26 febbraio 2009 è ritornato a segnare: su calcio di rigore ha aperto le marcature dell'incontro di Coppa UEFA Milan-Werder Brema, conclusosi con un pareggio (2-2) e la conseguente eliminazione dei rossoneri dalla competizione. Il 15 marzo 2009, sempre su rigore, ha aperto le marcature dell'incontro Siena-Milan, conclusosi 1-5 per i rossoneri.

All'inizio della stagione 2009-2010, dopo l'addio di Carlo Ancelotti e l'arrivo di Leonardo in panchina, Pirlo è stato sul punto di seguire il suo ex allenatore al Chelsea, ma il trasferimento è stato bloccato dal presidente del Milan Silvio Berlusconi. Il primo e unico gol in questa stagione Pirlo lo ha segnato in Champions League nella fase a gironi contro il Real Madrid, contribuendo alla vittoria dei rossoneri per 3-2. Il 7 maggio 2011, dopo una stagione segnata da infortuni nuovamente alla coscia destra e successivamente al ginocchio, ha vinto lo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma. Nella successiva gara di Coppa Italia del 10 maggio 2011 contro il Palermo, Pirlo ha disputato, insieme a Clarence Seedorf, la 400ª partita con la maglia del Milan, indossandone anche la fascia di capitano. Il 18 maggio 2011, non essendo più nei piani tattici del tecnico Massimiliano Allegri, ha affermato di non voler rinnovare il contratto con il Milan, lasciando così i rossoneri dopo dieci anni.

Con il Milan Pirlo ha disputato 401 partite ufficiali nelle quali ha segnato 41 gol e ha vinto 2 Champions League, una Coppa del mondo per club, 2 scudetti, 2 Supercoppe europee, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. È inoltre il giocatore che ha disputato più partite in una singola stagione nella storia del Milan: 52 nell'annata 2006-2007.

Juventus
2011-2012: l'approdo alla Juventus e il secondo scudetto consecutivo
Il 24 maggio 2011, dopo aver svolto le visite mediche a Torino, si è accasato a parametro zero alla Juventus, firmando un contratto triennale fino al 30 giugno 2014. Durante la presentazione delle maglie per la stagione 2011-2012 è stato reso noto che Pirlo avrebbe indossato, come nelle stagioni precedenti al Milan e in Nazionale, la maglia numero 21.

Ha esordito in maglia bianconera l'11 settembre 2011 nella partita di campionato contro il Parma (4-1), gara nella quale ha realizzato gli assist per il primo e il quarto gol della squadra torinese segnati rispettivamente da Lichtsteiner e Marchisio. Ha segnato il primo gol in maglia bianconera nella partita Juventus-Catania 3-1 del 18 febbraio 2012, sfruttando un calcio di punizione. Nella stessa gara ha servito gli assist per i successivi due gol della Juventus, rispettivamente a Chiellini e Quagliarella. L'11 marzo 2012, in occasione della gara della 27ª giornata di campionato contro il Genoa, ha disputato la 400ª partita in Serie A. Il 6 maggio 2012, col successo sul Cagliari sul campo neutro di Trieste, si è aggiudicato lo scudetto coi bianconeri, diventando il sesto calciatore (dopo Giovanni Ferrari, Riccardo Toros, Eraldo Mancin, Roberto Baggio e Alessandro Orlando) a vincere due scudetti consecutivi con due squadre diverse. Ha concluso la stagione con 13 assist e 3 reti in campionato. L'AIC lo ha premiato con il titolo di miglior calciatore assoluto della Serie A 2011-2012. Sempre in questa stagione si è classificato al quarto posto dell'UEFA Best Player in Europe Award.

2012-2013: il secondo scudetto bianconero
L'11 agosto 2012 ha vinto la sua seconda Supercoppa italiana grazie al risultato di 4-2 sul Napoli. Ha segnato su calcio di punizione, il 25 agosto seguente, alla prima di campionato contro il Parma, il suo primo gol della stagione 2012-2013. Nello stesso anno si classifica 7º per il Pallone d'oro FIFA 2012, vinto poi dall'argentino Lionel Messi. Il 5 maggio 2013, grazie alla vittoria casalinga per 1-0 sul Palermo, ha vinto – con tre giornate d'anticipo – il terzo scudetto personale di fila. Conclude la stagione con 5 gol, tutti su calcio di punizione; risulta così il miglior tiratore del campionato sotto questo aspetto, a pari merito con Francesco Lodi.

2013-2014: lo scudetto dei record
Il 18 agosto 2013 ha vinto la sua terza Supercoppa italiana, seconda consecutiva con la maglia della Juventus, a seguito del risultato di 4-0 sulla Lazio. Nello stesso anno si classifica 10º per il Pallone d'oro FIFA 2013, vinto poi dal portoghese Cristiano Ronaldo. Ha messo a segno le prime tre marcature della stagione tutte e tre allo Juventus Stadium e tutte e tre su calcio di punizione contro Milan (3-2), Catania (4-0) e Napoli (3-0).

La prima rete nel nuovo anno è arrivata il 16 marzo quando è stato suo il gol, ancora su punizione, che ha deciso la trasferta di Genova contro il Genoa (0-1). Ha segnato il suo primo gol in Europa League, e primo gol europeo con la maglia della Juventus, il 20 marzo nella trasferta contro la Fiorentina, finita poi 0-1, su calcio di punizione, nella sfida di ritorno degli ottavi di finale. Il 10 aprile 2014, nel ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Lione ha realizzato il gol che aperto le marcature, sempre su punizione, nella partita conclusasi 2-1: anche grazie al suo gol i bianconeri sono approdati in semifinale; con questa rete è anche diventato, con sei realizzazioni, il miglior tiratore stagionale su calcio di punizione in Europa.

Il 4 maggio, grazie alla sconfitta della Roma contro il Catania (4-1), vince, con tre giornate di anticipo, il suo quarto scudetto consecutivo, il terzo con la Juventus.[130] Dopo aver chiuso la stagione con 45 presenze, 6 reti, tutte realizzate su calcio di punizione, e 6 assist all'attivo, è stato inserito nella lista dei 18 migliori giocatori dell'Europa League 2013-2014. L'11 giugno 2014, tramite il sito ufficiale della società bianconera, è stata annunciata la firma del rinnovo biennale del contratto che ha legato Pirlo alla Juventus fino al 30 giugno 2016.

2014-2015: il double e la finale di Champions persa a Berlino
All'inizio della stagione 2014-2015, Pirlo ritrova Massimiliano Allegri, diventato il nuovo allenatore della Juventus dopo le dimissioni di Antonio Conte. Dopo aver recuperato dall'infortunio che lo aveva tenuto fermo a settembre, il 5 ottobre fa il suo esordio stagionale nella partita vinta per 3-2 ai danni della Roma. Il 1º novembre seguente realizza su punizione il suo primo gol stagionale contro l'Empoli, gara terminata 0-2 in favore dei bianconeri. Il 4 novembre, nella partita di ritorno contro l'Olympiakos, ha raggiunto le 100 presenze in Champions League e ha realizzato, ancora su punizione, il gol del momentaneo 1-0; la partita è poi terminata col punteggio di 3-2 in favore dei bianconeri. Il 30 novembre, grazie ad un destro rasoterra da fuori area a pochi secondi dal fischio finale, decide il derby di Torino, conclusosi con la vittoria della Juventus per 2-1. Il 20 febbraio 2015, nella gara contro l'Atalanta, al 45' del 1º tempo realizza, su assist di Marchisio, la rete del decisivo 2-1 per i bianconeri grazie ad un destro a foglia morta che Sportiello non riesce a respingere. Il 26 aprile, nel derby di ritorno, realizza su punizione il gol del momentaneo 0-1 in favore dei bianconeri (la gara si conclude 2-1 per i granata). Il 2 maggio, con la vittoria della Juventus in casa della Sampdoria (0-1), Pirlo si aggiudica il suo quarto scudetto bianconero e il quinto consecutivo. Il 20 maggio vince la Coppa Italia battendo in finale la Lazio per 2-1; nel corso della partita, con i biancocelesti in avanti per 0-1, Pirlo batte la punizione da cui scaturirà il momentaneo pareggio dei bianconeri. Il 6 giugno perde per 1-3 la finale di Champions contro il Barcellona, sfumando così il sogno di conquistare per la terza volta in carriera il prestigioso trofeo continentale. Alla conclusione della Champions, viene inserito nella squadra ideale dell'edizione 2014-2015.

New York City
Il 6 luglio 2015 viene ufficializzato il suo passaggio a titolo gratuito al New York City: il giocatore lascia dunque la Serie A con all'attivo 20 stagioni e 493 partite complessive. Esordisce nella MLS il 26 luglio, entrando al 56' del match tra New York City e Orlando City, conclusosi 5-3 per i padroni di casa. A fine stagione, le presenze in campionato saranno 13. Il 18 giugno 2016, nella vittoria casalinga sui Philadelphia Union, segna su punizione il suo primo (e unico) gol in Major League Soccer; Pirlo colleziona 32 presenze in regular season e una nei play-off, mettendo a referto anche 11 assist.

La terza stagione in MLS è la più difficile a livello personale, con il giocatore vittima di numerosi problemi fisici che non gli consentono di giocare con continuità (le presenze in regular season saranno solo 15). Il 5 novembre 2017 disputa la sua ultima partita da professionista subentrando al 90º minuto della gara contro Columbus Crew, valida per il ritorno della semifinale play-off di Eastern Conference.

Allenatore
Nonostante quanto aveva dichiarato sul finire della carriera agonistica — «non farò mai l'allenatore» —, una volta cessata l'attività di calciatore Pirlo torna presto sui propri passi; il 27 settembre 2018 ottiene a Coverciano la qualifica UEFA A, che lo abilita all'allenamento di tutte le formazioni giovanili e delle prime squadre fino alla Serie C, oltreché alla posizione di allenatore in seconda in Serie B e Serie A.

Il 30 luglio 2020 torna alla Juventus per intraprendere la sua prima esperienza in panchina, venendo inizialmente nominato tecnico della Juventus U23, la seconda squadra bianconera militante in Serie C; tuttavia l'8 agosto seguente, dopo l'esonero di Maurizio Sarri, viene promosso alla guida della prima squadra. Ancora sprovvisto del patentino UEFA Pro, necessario per guidare club in Serie A, il successivo 14 settembre ottiene l'abilitazione a Coverciano. Sei giorni dopo fa il suo debutto da allenatore, in occasione della vittoria casalinga juventina 3-0 sulla Sampdoria in avvio di campionato; un mese dopo, il 20 ottobre fa il suo esordio anche in Champions League, nel successo per 2-0 sul terreno della Dinamo Kiev. Il 20 gennaio 2021 vince il suo primo titolo da allenatore, aggiudicandosi la Supercoppa italiana dopo avere battuto il Napoli per 2-0 nella finale di Reggio Emilia. Pur andando incontro a un'annata altalenate quanto a gioco e risultati, in cui la squadra bianconera abdica quale campione d'Italia dopo nove anni, la stagione si chiude in crescendo per Pirlo che il 19 maggio alza il suo secondo trofeo in panchina, la Coppa Italia, dopo avere battuto in finale, ancora a Reggio Emilia, l'Atalanta per 2-1. L'andamento globale della stagione non gli vale tuttavia la conferma in panchina anche per la successiva.

Nazionale

Nazionale Under-21 e Olimpica
Pirlo ha preso parte con la Nazionale Under-21 all'Europeo di categoria del 2000, vinto dall'Italia e del quale è stato capocannoniere con 3 gol e nominato miglior giocatore. Nello stesso anno ha preso parte alle Olimpiadi nel 2000 a Sydney, mentre due anni dopo ha disputato il Campionato europeo di calcio Under-21 2002, competizione nel quale l'Italia è uscita in semifinale. Nel 2004, due anni dopo, ha conquistato il bronzo alle Olimpiadi di Atene. Con 46 partite giocate (6 da fuori quota) e 16 reti segnate, è il primatista di presenze degli Azzurrini e il secondo miglior marcatore di sempre dietro Alberto Gilardino.

Nazionale maggiore

Era Trapattoni
Il 7 settembre 2002, a 23 anni, ha esordito in Nazionale maggiore con il CT Giovanni Trapattoni nella partita Azerbaigian-Italia (0-2), valida per le qualificazioni a Euro 2004. Segna il suo primo gol su calcio di punizione nell'amichevole pre-europeo contro la Turchia. Viene convocato per l'Europeo 2004, disputando le ultime due partite della fase a gironi, il pareggio contro la Svezia e la vittoria contro la Bulgaria. L'Italia esce proprio alla fase a gironi, dopo due pareggi e una vittoria.

Era Lippi e il titolo mondiale
Dal 2004 in poi diventa titolare nei piani tattici del nuovo CT Marcello Lippi che lo convoca con continuità. Pirlo segna la sua prima (e finora unica) doppietta in Nazionale maggiore il 26 marzo 2005 contro la Scozia, valida per le qualificazioni al Mondiale 2006. Viene convocato da Lippi per il mondiale tedesco. Il primo gol dell'Italia nella competizione mondiale porta la sua firma: nella gara di esordio contro il Ghana ha insaccato con un destro a girare dal vertice sinistro dell'area su azione d'angolo. Nella semifinale contro la Germania, ha servito il passaggio vincente a Fabio Grosso e nella finale contro la Francia Pirlo ha servito la palla da calcio d'angolo per il gol di Marco Materazzi dell'1-1. Ai tiri di rigore finali ha messo a segno il primo della serie, terminata con la vittoria dell'Italia, laureatasi Campione del Mondo per la quarta volta nella sua storia. Durante la manifestazione in Germania si è aggiudicato il Man of the Match assegnato dalla FIFA in tre partite: Italia-Ghana, Germania-Italia e anche Italia-Francia, finale del torneo. Pirlo è stato votato terzo miglior giocatore del Mondiale dopo Zinédine Zidane e Fabio Cannavaro. Lippi lo ha definito «un leader silenzioso che parla coi piedi».

Era Donadoni
Con il CT Roberto Donadoni ha partecipato all'Europeo 2008 in Austria e Svizzera, dove ha disputato tutte e tre le partite del girone iniziale, segnando una rete su calcio di rigore nella gara contro la Francia vinta 2-0. Pirlo ha saltato la gara dei quarti di finale contro la Spagna, partita nella quale l'Italia è stata eliminata ai rigori, a causa di una squalifica per due ammonizioni ricevute nel corso della fase a gironi.

Seconda era Lippi
Nel giugno 2009 ha fatto parte della selezione per una Confederations Cup, disputando tutte le tre partite degli Azzurri nella manifestazione, realizzando anche un assist, manifestazione nella quale l'Italia è stata eliminata nella fase a gruppi avendo chiuso il girone B alle spalle di Brasile e Stati Uniti.

Pirlo è stato selezionato dal CT Marcello Lippi per il Mondiale 2010 in Sudafrica, dove, a causa di un infortunio al polpaccio sinistro, è sceso in campo solo nel secondo tempo dell'ultima partita del girone contro la Slovacchia.

Era Prandelli
Il 3 settembre 2010, in assenza di Gianluigi Buffon, ha indossato per la prima volta dall'inizio la fascia di capitano della Nazionale italiana nella gara di qualificazione agli Europei 2012 vinta 2-1 a Tallinn contro l'Estonia, partita nella quale su calcio d'angolo è stato autore dell'assist per il primo gol degli Azzurri segnato da Antonio Cassano.

Il 13 maggio 2012 è stato inserito dal CT Cesare Prandelli nella lista dei 32 calciatori pre-convocati per la fase di preparazione in vista dell'Europeo 2012, venendo poi incluso nella lista definitiva consegnata il 29 maggio seguente. Nella partita d'esordio contro la Spagna, ha realizzato l'assist per il temporaneo 1-0 di Antonio Di Natale (risultato finale 1-1). Il 14 giugno 2012, nella seconda gara dell'Europeo contro la Croazia, ha segnato su punizione il gol del momentaneo 1-0; la partita è poi terminata col punteggio di 1-1. Il 24 giugno seguente, nella partita dei quarti di finale contro l'Inghilterra, dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari e supplementari, tira uno dei 4 rigori decisivi per l'esito della partita, piazzando un "cucchiaio" alla sinistra di Joe Hart. Ha disputato da titolare tutte le 6 partite degli Azzurri nella manifestazione, chiusa al secondo posto dopo la sconfitta in finale per 4-0 contro la Spagna; in 3 di queste partite è stato nominato man of the match dall'UEFA.

Il 3 giugno 2013 è stato inserito dal CT Prandelli nella lista dei 23 calciatori convocati per la Confederations Cup 2013. Nella prima gara contro il Messico del 16 giugno 2013, giocatasi al Maracanã, ha raggiunto le 100 presenze in Nazionale e ha realizzato su punizione il gol del temporaneo 1-0; la partita è poi terminata col punteggio di 2-1 per l'Italia e Pirlo è stato premiato come miglior giocatore del match. A causa di una forte contrattura al gemello mediale della gamba destra, Pirlo è costretto a saltare la partita finale del girone contro il Brasile. È tornato in campo nella semifinale con la Spagna, persa ai tiri di rigore.

Il 1º giugno è stato inserito dal CT Prandelli nella lista dei 23 calciatori convocati per il Mondiale 2014. Nella prima gara contro l'Inghilterra (vinta 2-1 dagli azzurri) ha indossato la fascia di capitano dal primo minuto a causa dell'infortunio di Buffon. È partito titolare anche nelle altre due partite del primo turno contro la Costa Rica e l'Uruguay entrambe perse dall'Italia che ha così concluso al terzo posto nel girone D venendo eliminata.

Era Conte
Dopo l'eliminazione prematura dell'Italia, Pirlo ritorna sui suoi passi comunicando che sarebbe stato a disposizione del nuovo CT in caso avesse deciso di convocarlo. Dopo la nomina di Antonio Conte alla guida degli Azzurri, in comune accordo con il CT, decide di continuare la sua avventura in maglia azzurra. Il 10 ottobre 2014, scendendo in campo contro l'Azerbaigian, raggiunge quota 113 presenze in maglia azzurra superando Dino Zoff, fermo a 112, e portandosi al quarto posto in assoluto.

Presenze nell'Inter 22 - Reti segnate 0.


Edited by Frank Baresi - 24/4/2022, 20:04
 
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