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view post Posted: 16/3/2024, 16:55     +1Fiorentina, 1-1 col Maccabi e quarti. Cori contro Israele e confronto con i giocatori - Serie A, calcio europeo e internazionale
Fiorentina, 1-1 col Maccabi e quarti. Cori contro Israele e confronto con i giocatori
Viola avanti con un colpo di testa di Barak, già decisivo nel 3-4 dell'andata, pari di Khalaili. Rientrato Dodo dopo un lungo stop. Cori della Fiesole a fine partita, i giocatori ospiti rientrano in campo e chiedono spiegazioni
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14 marzo 2024 FIRENZE - Avanti la Fiorentina. Coi soliti patemi ma avanti. Il pari di Khalaili al 43’ s.t. ha dato pepe a una gara che la Viola ha condotto a ritmi molto lenti ma sicuri, rischiando poco ma non in quel frangente in cui Terracciano si è fatto infilare sotto le gambe dall’attaccante del Maccabi. Finisce 1-1 ma intanto la Viola domani assisterà da attrice protagonista al sorteggio (ore 14) per i quarti di finale. Alla fine è stato ancora una volta Antonin Barak l’uomo di Coppa: dopo avere, in passato, deciso la gara contro il Basilea e segnato all’andata il 4-3 dirimente a Budapest, il centrocampista ceco ha infilato di testa l’1-0 momentaneo col quale la Viola ha portato avanti la propria qualificazione.

GOL ANNULLATO — La Fiorentina (che ha Niccolini in panchina per la squalifica di Italiano) si presenta con Faraoni a destra e Biraghi a sinistra (fuori ancora Parisi), 4-2-3-1 con Bonaventura e Mandragora in mezzo al campo e Barak sottopunta di Belotti. Il Maccabi Haifa lascia giù tre che all’andata fecero quasi l’impresa (soprattutto Kandil e Khalaili) e sceglie come nella gara di Budapest il 3-4-1-2, col ruolo di trequartista svolto da Refaelov. Poca gente al Franchi, ma circa 800 tifosi ospiti a sperare nel miracolo. L’inizio è una serie di tentativi molto pasticciati della Fiorentina: Barak e Sottil cercano di aprire il muro del Maccabi ma senza mai trovare il sospiro vitale dell’ultimo tocco, Mandragora non inquadra la porta al 26’ e il tutto mentre la squadra di Degu controlla e a volte riparte orchestrata da Mohamed che anche all’andata (finita 4-3 per i viola) aveva cucinato piatti interessanti. Fino al 40’ non succede nulla di nulla: poi, una punizione del Maccabi porta in gol Refaleov nel cuore dell’area ma il colpo di testa precedente di Podgoreanu era stato scoccato in fuorigioco. Giusto annullare. È l’unica emozione di un primo tempo assolutamente noioso che, tanto per non smentirsi, finisce senza minuti di recupero.

ANCORA BARAK — La ripresa inizia senza cambi, senza sussulti ma con la Viola in avanti: il primo vero tiro in porta della gara è un colpo di testa di Barak (7’ st) su cross da destra di Nico Gonzalez. L’arbitro bosniaco Peljto sorvola su un secondo giallo a Cornud che interviene – pur senza cattiveria - con pestone su Bonaventura: manca quindi l’espulsione, visto che il laterale del Maccabi aveva già preso il giallo al 15’ del primo tempo su Faraoni. E proprio Faraoni edifica l’assist per il vantaggio della Fiorentina: cross perfetto a centro-area, Barak (già decisivo col Basilea e all’andata) stacca in maniera esemplare di testa con Simic e soprattutto Goldberg che guardano, Keouf è battuto, 1-0 viola. Così, Degu (il tecnico del Maccabi) ne cambia tre in un colpo: dentro Saief, Khalaili e Kinda alla ricerca di una speranza. Proprio Khalaili tenta di invertire l’andazzo: botta da fuori però telefonatissima al 21’, cosa che non scuote Terracciano. Al 24’, Sottil si mangia letteralmente il 2-0: situazione in diagonale, botta alta che avrebbe potuto chiudere la gara.

DODÒ E 1-1 — Nel frattempo, torna in campo (e non è roba di poco conto) Dodò: si era infortunato il 24 settembre 2023 contro l’Udinese, rieccolo in pista 172 giorni dopo la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro per la quale venne operato. Il Maccabi ne cambia altri due e intanto la Viola va verso il 2-0, sfiorato più volte e anche per una indecisione (poi rattoppata) del portiere Kaouf. Israeliani mai abbacchiati, però: una puntata in avanti in contropiede, siamo a tre minuti dalla fine del tempo regolamentare, porta Goldberg a servire in maniera ostinata Khalaili, palla non irresistibile ma che Terracciano trasforma in gol facendola passare sotto le gambe. In qualche modo la Fiorentina si complica la vita: 1-1 e sono cinque i minuti di recupero. La Fiorentina si sbilancia, cerca il gol della sicurezza e alla fine – con patemi al tramonto – riesce ad approdare ai Quarti di Conference League: oggi i sorteggi, la finale di Atene è sempre un obiettivo possibile.

CODA SPIACEVOLE — Nel finale, però, c’è stata una coda spiacevole: dalla Curva Fiesole sono partiti cori contro Israele e i giocatori del Maccabi, mentre rientravano nel spogliatoi, hanno fatto dietrofront e risalito le scale per chiedere spiegazioni non gradendo i cori. La situazione si è accesa ma nel giro di due minuti è tornata la calma.
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view post Posted: 27/2/2024, 18:02     +1Il Barcellona ne fa 4 al Getafe e avvicina il Real: Blancos a +5 con una partita in meno - Serie A, calcio europeo e internazionale
Il Barcellona ne fa 4 al Getafe e avvicina il Real: Blancos a +5 con una partita in meno
Dopo l'1-1 contro il Napoli i blaugrana vincono in campionato davanti al proprio pubblico. A segno Joao Felix, Lopez, De Jong e Raphinha
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24 febbraio 2024 MADRID - Tornato deluso da Napoli, convinto che il pareggio non abbia rispecchiato l’andamento della gara europea, il Barcellona si è rifatto in Liga battendo senza problemi il sempre ostico Getafe: 4-0 in un Olimpico di Montjuic con tantissimi vuoti e meno di 37.000 spettatori. Da quando Xavi ha annunciato l’addio a fine stagione per il Barça in campionato 4 vittorie e un pari. I blaugrana non incassano gol per la prima volta in 5 partite e dormono al secondo posto, +1 sul Girona, in campo lunedì, e a -5 dal Madrid, atteso domani sera al Bernabeu dalla partita col Siviglia.

TRE CAMBI — Per il Barça punti e morale. Per Xavi 3 cambi rispetto al Maradona: fuori Iñigo Martinez, Pedri e Lamine Yamal, dentro Cubarsí, Raphinha e Joao Felix. E i due attaccanti hanno approfittato dell’occasione. Barça avanti al 20’ con Raphinha che ha torturato Djené piazzato insolitamente come terzino sinistro. Lancio di Koundé alle spalle della difesa e tocco preciso col sinistro. Il Getafe guidato dall’ottimo Greenwood ha avuto le sue occasioni e all’inizio della ripresa ha preso il palo con un tiro dalla distanza di Luis Milla, deviato da Ter Stegen.

DOMINIO BLAUGRANA — Un attimo dopo il raddoppio di Joao Felix, comodo tap-in su assist di Christensen lanciato da Raphinha che al 61’ ha chiuso definitivamente la gara offrendo il gol a De Jong, che non segnava dal 28 agosto. Al 91’ la rete di Fermin Lopez, primo cambio per Joao Felix, bravo al rimbalzo dopo la parata di Soria su Vitor Roque entrato per Raphinha. Per il Barça vittoria convincente con 4 reti in una sfida che nelle ultime 4 occasioni aveva visto un solo gol: 1-0 del Barcellona e tre 0-0.
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view post Posted: 18/11/2023, 14:31     +1Manchester United e Arsenal, notte fonda: fuori in Carabao Cup. Ok Liverpool e Chelsea - Serie A, calcio europeo e internazionale
Manchester United e Arsenal, notte fonda: fuori in Carabao Cup. Ok Liverpool e Chelsea
Ten Hag ne prende tre in casa dal Newcastle, Altri tre gol incassati dai Gunners, fuori agli ottavi per merito del West Ham. Acvanzano anche Everton e Fulham
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1 novembre 2023 MILANO - Serata di nobili decadute, agli ottavi di finale della Carabao Cup. Notte fonda per il Manchester United che, oltre a far fatica in Premier League, deve digerire anche una sonora eliminazione a Old Trafford causata dal Newcastle. L’Arsenal, che in campionato se la passa meglio, si fa sorprendere dal West Ham, bravo a convertire le poche occasioni create. Sorridono e avanzano Liverpool e Chelsea, rispettivamente contro Bournemouth e Blackburn. Tutto semplice anche per l’Everton, che batte il Burnley, e il Fulham, che vince sul campo dell’Ipswich.

MANCHESTER UNITED-NEWCASTLE 0-3 — Ten Hag ha tutto il diritto di essere perplesso. Il suo United mantiene l’iniziativa del gioco per tutta la partita, ma raramente si rende pericoloso. Discorso contrario per il Newcastle, che dà il via allo show al 29’: Livramento taglia il campo palla al piede, lancia sulla corsa Almiron che controlla e brucia l’uscita di Onana in scivolata. Gran saggio di coordinazione per Hall al 36’, che sulla respinta della difesa calcia al volo pescando l’angolino dove l’ex portiere dell’Inter non può arrivare. Mount prova ad accorciare prima dell’intervallo, ma il suo tiro da fuori è parato da Dubravka. I Red Devils inseriscono Amrabat e Wan-Bissaka e l’ex Fiorentina è protagonista in negativo: al 61’ è a lui che Joelinton sottrae il pallone, dando a Willock l’opportunità di puntare verso la porta e trafiggere Onana con un destro radente. Bruno Fernandes e Longstaff hanno un paio di situazioni interessanti, ma entrambi non inquadrano lo specchio.

WEST HAM-ARSENAL 3-1 — I Gunners hanno il pallone, gli Hammers sanno cosa farne: si può riassumere così una sfida che vede il West Ham approfittare alla perfezione delle chance che crea. Al 16’ la gara si sblocca quando White devia in modo maldestro di testa nella propria porta, portando avanti la formazione di casa. Kudus raddoppia a inizio ripresa con un saggio di classe: controllo a seguire rientrando sul lancio di Aguerd e sinistro sul palo lontano. L’Arsenal crolla al 60’: la difesa mette fuori un cross dalla sinistra, Bowen raccoglie e scarica in porta, con Ramsdale che si oppone troppo approssimativamente. Fuori tempo massimo, a recupero quasi scaduto, la rete di Odegaard che incrocia bene dopo la triangolazione con Vieira.

BOURNEMOUTH-LIVERPOOL 1-2 — Soffre ma merita, il Liverpool, sul campo del Bournemouth. Gakpo al 31’ è il più lesto a convertire in gol la conclusione senza pretese di Elliott e il vantaggio dei Reds regge fino al 64’, quando Kluivert spunta sul secondo palo battendo Kelleher di testa su un calcio d’angolo. L’equilibrio dura fino al 70’: Nuñez riceve largo a sinistra, rientra e spara sotto la traversa.

CHELSEA-BLACKBURN 2-0 — Non è straripante, ma il Chelsea riesce comunque a venire a capo del Blackburn. Alla mezzora ci pensa Badiashile a mettere la partita in discesa, approfittando della smanacciata approssimativa di Wahlstedt. Sterling blinda il successo con una firma d’autore: sfrutta il recupero di Palmer a ridosso del limite dell’area e infila il portiere avversario con un delizioso destro a giro.

EVERTON-BURNLEY 3-0 — Festa grande dell’Everton, che supera il Burnley. Apre le marcature Tarkowski al 13’, che svetta bene di testa sul cross di McNeil. Il secondo sigillo invece è di Onana, che risolve in mischia da pochi passi un corner con sponda di Calvert-Lewin (53’). Nel recupero della ripresa, Beto sfonda a sinistra e tocca al centro, Ashley Young interviene sul primo palo da attaccante consumato per il tris.

IPSWICH TOWN-FULHAM 1-3 — Nessuna difficoltà per i londinesi, impegnati contro l’Ipswich. Al 9’ infatti Wilson porta avanti i Cottagers, sfruttando l’uscita decisamente avventata di Walton, saltato di netto col pallone depositato a porta vuota. Muniz lancia il Fulham ad inizio ripresa, facendosi trovare sul secondo palo col pallone soltanto da spingere in rete (50’). La partita è al sicuro dopo la rete di Cairney, che di piatto dal limite infila Walton al 77’. Due minuti più tardi Baggott segna il gol della bandiera di testa su calcio d’angolo.
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view post Posted: 17/7/2023, 10:46     +1Juve, è l'ora di Berardi: per il dopo Di Maria c'è Domenico nel mirino - Calciomercato juventino
Juve, è l'ora di Berardi: per il dopo Di Maria c'è Domenico nel mirino
Piace a Giuntoli e a Manna, a caccia di assist e colpi. Domani Pogba alla Continassa: a breve il confronto
2 luglio 2023 TORINO - La maglia numero 22 di Angel Di Maria è già finita sulle spalle di Timothy Weah. Ma il figlio dell’ex Pallone d’Oro milanista sarà l’erede di Juan Cuadrado, non del Fideo. Così, tra le priorità della nuova Signora, che decollerà la prossima settimana con l’ufficializzazione di Cristiano Giuntoli a capo dell’area tecnica, ci sarà quella di trovare dribbling, qualità tra le linee, assist e abilità nello stretto. Un clone dell’ex juventino, soprattutto di quello visto con l’Argentina, forse non esiste nemmeno. Ma in attesa dei primi colloqui tra i dirigenti attuali (Calvo, Manna, Cherubini, Tognozzi e Chiellini), l’allenatore Massimiliano Allegri e Giuntoli, c’è un nome che ha sempre intrigato e che rispunta. È quello di Domenico Berardi, 28enne fantasista mancino del Sassuolo e dell’Italia. Giuntoli, ai tempi del Napoli, ha strizzato più volte l’occhio al calabrese. Mentre Cherubini e Manna, da sempre convinti sostenitori di una Juve più italiana, a Berardi avevano pensato seriamente un anno fa. Il campione d’Europa azzurro era considerato la prima alternativa a Di Maria. A distanza di dodici mesi l’idea torna prepotentemente di moda e potrebbe mettere tutti d’accordo. Compreso Allegri. Una trattativa ancora non c’è, ma Berardi sarà uno dei primissimi nomi che verrà valutato per aggiungere dribbling e fantasia alla Juventus. In lista anche dei profili Under 25: dal duttile Noah Okafor del Salisburgo (contratto in scadenza nel 2024, ma con tanti estimatori in Premier) fino a Giovane, 2003 brasiliano del Corinthians che può agire anche da attaccante centrale.

VECCHIO PALLINO — In passato Domenico, ai tempi delle compartecipazioni, è già stato di proprietà della Juve, ma non vestì mai la maglia bianconera preferendo continuare l’avventura al Sassuolo. Quello degli ultimi anni, però, è un Berardi più maturo e pronto al salto in una big. Non a caso Maurizio Sarri farebbe carte false per portarlo alla Lazio. L’azzurro del Sassuolo ha chiuso l’ultimo campionato con 12 reti e 7 assist. E dal 2019-20 va sempre in doppia cifra a livello di gol e spesso ha primeggiato anche nei passaggi decisivi. Per tutti questi motivi la candidatura del trascinatore degli emiliani torna in primissima fila dalle parti della Continassa. Nei prossimi giorni si capirà se i pro prevarranno sui contro. Già, perché Domenico si avvicina ai 29 anni e pensando all’ultima Juve di Allegri, quella 2022-23, il suo ruolo potrebbe essere un po’ quello di Di Maria: trequartista nel 3-4-2-1, con libertà di partire largo a destra per poi venire a giocare dentro al campo. Nel caso in cui l’idea Berardi decollasse e la Juventus riuscisse ad aprire un discorso serio con il Sassuolo, alla Continassa potrebbero giocarsi anche la carta Magnanelli per portare a termine il corteggiamento. Lo storico capitano degli emiliani, a lungo compagno di Berardi in neroverde, ha lasciato lo staff di Alessio Dionisi per unirsi a quello di Max Allegri, suo tecnico ai tempi della promozione del Sassuolo dalla Serie C alla B (2007-08).

SI PARTE DA POGBA — Giuntoli potrebbe essere alla Continassa già domani, ma per l’ufficializzazione del suo quinquennale con la Juventus probabilmente servirà qualche giorno in più. Una volta che sarà tutto nero su bianco, l’ex dirigente del Napoli si incontrerà con Allegri. Le prime riunioni serviranno a Giuntoli e agli altri dirigenti per calibrare le nuove mosse. Dalle cessioni degli esuberi (Zakaria, McKennie, Arthur) agli eventuali sacrifici dei calibri grossi: Vlahovic e/o Chiesa, ma occhio anche Bremer. Intanto, dopo il blitz in sede dei giorni scorsi dell’agente Rafaela Pimenta, domani Paul Pogba inizierà a lavorare alla Continassa, in anticipo di una settimana rispetto al raduno della squadra (10 luglio). La presenza del Polpo al centro sportivo consentirà a Giuntoli di conoscere fin da subito il francese e di capire dal diretto interessato sensazioni fisiche, progetti e ambizioni. Dalla voglia di restare alla Juventus al punto da essere disposto a ridursi lo stipendio, come è filtrato dagli ambienti vicino all’ex Manchester United, fino alle tentazioni arabe. Per il momento Pogba ha fatto sapere di voler rimettersi in gioco con la maglia della Juventus per riscattare l’ultima stagione. Le vie del mercato, però, sono infinite. E soprattutto tutto può cambiare anche in fretta nel calcio. Alla Continassa ne sono consapevoli e così, dopo il rinnovo di Rabiot e in attesa di monetizzare le prime cessioni, non perdono di vista Sergej Milinkovic Savic. Il serbo ha il contratto che scade nel 2024 e può diventare un’occasione last minute in caso di partenza di Pogba. Mentre Nicolò Zaniolo (Galatasaray) resta una opzione per il dopo Chiesa, sempre nei radar della Premier League.
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view post Posted: 26/2/2023, 17:24     +1Lautaro: "Così non si va da nessuna parte, è un allarme". E poi è polemica con Sky - Dichiarazioni post sconfitta
Lautaro: "Così non si va da nessuna parte, è un allarme". E poi è polemica con Sky
L'attaccante dell'Inter dopo la sconfitta di Bologna: "Dobbiamo cambiare subito, serve abbassare la testa e pedalare tutti insieme. Chiedo scusa ai tifosi. Quello che ho da dire ai compagni, però, rimane tra noi"
26 febbraio 2023 MILANO - "Io sono chiaro, con i compagni e davanti al microfono. Se c'è una cosa da dire, la dico". Lo spiega lo stesso Lautaro Martinez, che si presenta a Sky dopo l'amara Bologna-Inter come rappresentante dei giocatori nerazzurri freschi di scivolone. E, come dichiarato senza mezzi termini, esprime i suoi pensieri scevro da remore: "Il pensiero è che ora così non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo cambiare subito - continua l'argentino - e avere più costanza. In Champions abbiamo disputato un'ottima partita, poi facciamo questa prestazione e non va bene. Adesso dobbiamo abbassare la testa e pedalare e tutti insieme per alzare il livello, perché così non si va da nessuna parte".

RESPONSABILITÀ — Lautaro, che ha chiuso con la fascia al braccio dopo l'uscita di Marcelo Brozovic, si comporta da capitano nello spiegare che così non va bene: "Chiedo scusa a tutti i tifosi e alla gente che è sempre con noi. Il Bologna è una grande squadra, ha fatto meglio di noi. QUesto dev'essere un allarme". E il Toro non ha intenzione di cercare alibi: "Il campo era brutto per entrambe le squadre, il tempo era brutto anche per il Bologna. Chiedo scusa a tutti i tifosi e alla gente che è sempre dietro di noi. Io cerco di dare sempre il 100%, poi il gol può arrivare o meno".

RUOLI DIVERSI — In chiusura, però, Lautaro è protagonista di un accenno di polemica con gli intervistatori che chiedono se i calciatori di Simone Inzaghi parlano di questi problemi tra di loro: "Io sono il giocatore e voi i giornalisti - la sua risposta -, voi valutate ciò che facciamo in campo. Quello che ho da dire ai miei compagni rimane nello spogliatoio". E il messaggio per tutti, ribadito nuovamente: "Giocando così non andiamo da nessuna parte. Siamo a 18 punti dal Napoli e quindi qualcosa non va bene. Dobbiamo lavorare tantissimo tutti". Parola di capitano.
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view post Posted: 7/3/2022, 14:31     +1Real pronto per il Psg: poker alla Real Sociedad e mezza Liga in tasca - Serie A, calcio europeo e internazionale
Real pronto per il Psg: poker alla Real Sociedad e mezza Liga in tasca
I blancos vanno sotto dopo il rigore di Oyarzabal, ma poi dilagano con Camavinga, Modric, Benzema e Asensio. E il Siviglia scivola a meno 8
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5 marzo 2022 MILANO - Settimo risultato utile di fila e otto lunghezze di vantaggio sui diretti inseguitori. Procede indisturbata la corsa del Real Madrid al comando della Liga, sempre più a tinte madrilene grazie al netto successo della truppa di Ancelotti sulla Real Sociedad e al pareggio raccolto venerdì dal Siviglia. I Blancos hanno colto al volo l’occasione senza tremare dopo lo svantaggio lampo firmato da Oyarazabal, prendendosi la vittoria grazie a due reti per tempo. A sego prima Camavinga e Modric, quindi Benzema (su rigore) e la zampata finale di Asensio. Il francese sempre più “Pichichi” a quota 20 reti.

EMERGENZA IN MEZZO — Mentre nella casa Blanca si pensa già alla cruciale sfida europea di mercoledì contro il Psg, Ancelotti deve invece sciogliere un complicato rompicapo in mezzo al campo già a partire dalla sfida contro i baschi: l’indisponibilità di Kroos e Valverde, bloccati in infermeria, impone scelte e decisioni comunque azzardate, ma la panchina madrilena garantisce talento in abbondanza. Difatti, accanto a Modric e Casemiro il tecnico emiliano può contare su Camavinga, non a caso protagonista della riscossa madrilena dopo una prima mezzora in salita. Il consueto ballottaggio in avanti tra Asensio e Rodrygo stavolta è vinto dal brasiliano, che accompagna i due inamovibili Benzema e Vincius.

RIMONTA LAMPO — Si diceva di Camavinga, bravo a farsi trovare pronto e a osare quando ne ha l’occasione, come quella che gli capita sul sinistro al 39’: breve sguardo a Remiro, botta secca a mezza altezza e palla dentro a fil di palo per il pareggio. Sì, perché i baschi avevano beneficiato di un rigore dopo appena 10’ (fallo di Carvajal su Silva) gelando il Bernabeu con Oyarzabal, dopodiché un lungo monologo dei padroni di casa. Ma serve il sinistro del centrocampista francese per imprimere la giusta scossa a una truppa che fino a quel momento si era resa pericolosa solo con due spunti di Rodrygo e Casemiro. Il pareggio di Camavinga segna il punto di svolta non solo in termini di supremazia territoriale, ma anche di occasioni. Da quel momento, infatti, i Blancos costruiscono altre cinque palle gol riuscendo a completare la rimonta prima ancora di andare al riposo. Il merito è di Modric, che dopo aver servito il pallone del pareggio a Camavinga s’incarica di firmare il sorpasso con un colpo da biliardo da fuori area: sinistro sul palo più lontano e Remino battuto per la seconda volta nel giro di 4’.

BENZEMA E POKER FINALE — Dal 40’ in poi i Blancos cambiano marcia anche perché nella sfida irrompe un Benzema fino a quel momento sonnolento. Nella successiva mezzora, invece, il francese mette a referto due reti annullate per fuorigioco millimetrico e tre chiare occasioni da rete. Il Madrid non si limita più a tirare dalla distanza, ma inizia a trovare praterie per sfondare in area avversaria. A tenere in partita i baschi, che raramente oltrepassano la mediana, sono solo le parate di Remiro (due decisive su Modric e Benzema). Ma nel frattempo i Blancos ritrovano il “feeling” con il Var, che, dopo aver tolto due reti a Benzema, consegna un rigore per fallo netto di Aritz su Vinicius: preciso destro di Benzema e partita chiusa. La resa della Real Sociedad è infatti totale, tanto che una manciata di minuti dopo arriva anche il poker di Asensio (comoda deviazione a centro area) su assist arretrato di Carvajal. Adesso testa alla Champions.
gazzetta.it
view post Posted: 21/12/2017, 06:47     +2Tora giudice e giuria sul caso Agnelli-biglietti - Toratoratora
Ha sempre una risposta (del cazzo) per tutto.
Tra poco lo vedremo alla destra del Signore.
69 replies since 15/1/2008