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Lo spionaggio illegale e la "pratica Como"

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IL KaI$€r
view post Posted on 20/11/2009, 02:43     +1   -1




Lo spionaggio illegale e la “pratica Como”

Non ci sono solo pedinamenti e appostamenti. A fine settembre 2006 le confessioni di una segretaria Telecom rivelano una ben più ramificata attività di intercettazione e spionaggio:

“La documentazione che mi mostrate è relativa agli sviluppi sul traffico telefonico in entrata e uscita su utenze intestate a Federazione Gioco Calcio, Enrico Cennicola, Football Management, Juventus F.C, Gea World”. E’ la “Pratica Como”. “Mi fu richiesta da Adriano Bove l’11 febbraio 2003. Non so che uso ne abbia fatto e la dicitura “pratica Como” era un promemoria solo a lui noto”. E’ il dossier segreto degli uomini Telecom sul mondo del calcio, quello della Juventus e della società di procuratori sportivi che facevano capo a Alessandro Moggi (la Gea e la Football Mamagement). E’ una donna, impiegata Telecom al servizio prima di Adamo Bove e poi di Fabio Ghigni, a stretto contatto con Giuliano Tavaroli (ex numero uno della Security Telecom) a svelare ai magistrati i legami tra “spioni” e mondo del calcio.
E a raccontare di Adamo Bove, il super poliziotto alle dipendenze Telecom che si è ucciso a Napoli lo scorso 21 luglio 2007. Mostra tutti i documenti: il 21 giugno 2006, alle 15.40 nella caserma dei carabinieri di via Moscova la dipendente Tim consegna: un cd rom, con i tabulati rubati (i file di Interesse sono denominati con la parola chiave “BOVE” più una combinazione) e quattro raccoglitori trasparenti con fogli manoscritti. Tra gli spiati anche le due figlie di Geronzi, Chiara (giornalista del Tg5 e ex socia della Gea, sciolta 2 anni fa) e Benedetta (che lavora in Federcalcio).
“La documentazione che mi mostrate – dice la teste ai pm – contrassegnata dai progressivi dal 128 al 135 è relativa ai tabulati in uscita su utenze forse della Banca di Roma, almeno così ricordo perché noto la presenza tra gli intestati delle due figlie di Geronzi, Benedetta e Chiara”.
[…] “Oltre alle richieste che mi pervenivano formalmente con cartaceo o via e-mail da Adamo Bove, me ne arrivavano altre via telefono o con appunti manoscritti”.
Ad un certo punto però le richieste diventavano troppe o forse troppo strane, “Cominciai a nutrire delle perplessità circa le richieste del dottor Bove su elaborazione dati, per utenze che poi risultavano in contatto con personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport o di enti, quali il Banco di Roma. A causa di tali perplessità ho cominciato a conservare copia od originali delle richieste e degli elaborati”.
Tra questi documenti, quelli appunto contrassegnati dai progressivi 112 al 119 con tutte le telefonate della Juventus di Luciano Moggi, la Gea ma anche del guardalinee Enrico Cennicola, finito nell’inchiesta di Napoli per la partita Lecce-Juve 0-1. “Chiesi a Adamo – dice la donna – dove finivano quest’ultimi elaborati, ottenendo come risposta che di questo non dovevo preoccuparmi”

A chi rendeva conto Adamo Bove, il poliziotto che richiedeva i monitoraggi telefonici? Una domanda che resterà senza risposta dopo la sua morte avvenuta il 26 luglio 2006. Sulla scorta di quanto letto, non aveva forse Moggi quando parlava della necessità di usufruire di utenze non intercettabili?
Ma la Juventus non è stata l’unica ad essere stata spiata. Sotto controllo anche i telefoni di Franco Carraio, della Figc, dei Tanzi, dei Della Valle, di Christian Vieri e di Fabio Capello. E perché chiamarla “pratica Como”? Nell’agosto 2005 l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini replicò alle provocazioni di Luciano Moggi (“l’Inter quest’anno può arrivare seconda”) sentenziando che il dg avrebbe prima o poi dovuto rendere conto di certe sue azioni nelle sedi opportune. Allorché fu chiesto all’allenatore di spiegare il motivo di quelle affermazioni egli rispose di riferirsi all’inchiesta sui presunti trasferimenti irregolari di calciatori al Como di Enrico Preziosi, nella quale era stato coinvolto anche Moggi (poi scagionato). Ora, a distanza di oltre un anno, tornano in mente le parole di quel battibecco. Ed è stato lo stesso Moggi ad esprimere perplessità al riguardo: “Le dichiarazioni fatte mesi fa da Mancini mi hanno lasciato molto perplesso. E in quello stesso periodo Facchetti disse ai giocatori interisti di non preoccuparsi perché sarebbero potute succedere cose importanti e impreviste, che avrebbero dato soddisfazione alla squadra”. Della “pratica Como” giornali e televisioni non parlano più, nessuno indaga più. Ognuno tiri le proprie conclusioni, come Christian Rocca, giornalista de Il Foglio:

Queste intercettazioni sono state effettuate da Tavaroli che dice di avere come referente il responsabile della sicurezza in Telecom, tale Buora che guardacaso è vicepresidente dell’Inter. Salta fuori che tra gli intercettati ci sono De Santis, Capello, Carraro, Della Valle, Vieri, altri nomi appartenenti al mondo del calcio. Risulta vi sia una fattura intestata all’Internazionale f.c per servizi svolti da Tavaroli ed il presidente dell’Inter Moratti, membro del cda di Telecom, ammette di aver fatto intercettare l’arbitro De Santis e di averlo fatto pedinare.
L’ex designatore arbitrale Bergamo si chiede da giorni dove siano le telefonate che ha ricevuto da Facchetti e del perché non siano state rese pubbliche. Alcuni dipendenti Telecom riferiscono di aver ricevuto l’ordine di bruciare molte pagine di intercettazioni illegali. Probabilmente mi sono dimenticato qualcosa e qualcosa non è preciso…comunque…Ora faccio un copia incolla e metto gli stessi fatti cambiando i nomi:
Ci sono delle intercettazioni illegali fatte attraverso la rete Telecom, a capo della quale c’è Tronchetti Provera che è membro del cda della Juventus, sponsor di tale squadra con Pirelli e sponsor della FIGC, del campionato Tim e della coppa Italia Tim.
Queste intercettazioni sono state effettuate da Tavaroli che dice di avere come referente il responsabile della sicurezza in Telecom, tale Giraudo che guardacaso è a.d della Juventus. Salta fuori che tra gli intercettati ci sono De Santis, Mancini, Carraro, Della Valle, Ibrahimovic e altri nomi appartenenti al mondo del calcio.
Risulta vi sia una fattura intestata alla Juventus F.C. per servizi svolti da Tavaroli e il d.g. della Juventus Luciano Moggi, membro del cda di Telecom, ammette di aver fatto intercettare l’arbitro De Santis e di averlo fatto pedinare.
L’ex designatore arbitrale Bergamo si chiede da giorni dove siano le telefonate che ha ricevuto da Moggi e del perché non siano state rese pubbliche. Alcuni dipendenti Telecom riferiscono di aver rivevuto l’ordine di bruciare molte pagine di intercettazioni illegali. Ora, facendo finta che la versione reale dei fatti sia la seconda modificata ditemi…quali condanne chiedereste per Moggi e la Juventus?

Nella puntata di Lunedì di rigore del 13 aprile 2007, Luciano Moggi afferma che Evaristo Beccalossi era a conoscenza con mesi di anticipo dell’esistenza delle intercettazioni sulla Juventus. L’ex calciatore interista, turbato, sbianca improvvisamente e non smentisce le dichiarazioni di Moggi.
 
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view post Posted on 20/11/2009, 12:19     +1   -1
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Ma guarda un po'...
 
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