.:Museo Anti Inter Official forum: benvenuto nell'archivio più dettagliato sui merdazzurri:.

Francisco Javier Farinos, Perchè arrivò su di lui prima l'Inter del Milan...fortunatamente

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 17/10/2008, 00:07     +1   -1

Livello Motorino dagli spalti

Group:
Diavoli
Posts:
37,128
Reputation:
+73

Status:


Francisco Javier Farinós Zapata (Valencia, 29 marzo 1978) è un ex calciatore spagnolo, di ruolo centrocampista.
14_francisco_javier_farinos


Club
Esordisce da diciottenne nella squadra della sua città, il Valencia, guadagnandosi il posto da titolare in mezzo al campo. Con la squadra valenciana conquistò una Coppa del Re e una Supercoppa Spagnola nel 1999, con Claudio Ranieri come allenatore. Partecipò al grande cammino della sua squadra verso la finale di Champions League 1999-2000, dove la formazione allenata da Héctor Cúper perse contro i connazionali del Real Madrid per 3-0 a Parigi.

Dopo tre anni in cui si guadagna l'attenzione di molti club europei, nel 2000 viene notato dall'Inter, che lo acquista a titolo definitivo. Nella società meneghina non riesce però a mettersi in luce ed entrare stabilmente nell'undici iniziale. Rimane all'Inter per tre anni, inframezzati da un anno di prestito al Villarreal nel 2002-2003.

Nel 2004 parte per un prestito biennale al Mallorca. Nel 2006 firma con l'Hércules, club di Segunda División. Nel 2009 vince il premio BBVA al fair-play.

Nel 2010 la squadra di Alicante è promossa nella Liga, e Farinos torna nel massimo campionato spagnolo.

Nel 2011-2012 gioca nel Levante, sempre in Spagna, rimanendo svincolato a fine stagione.

Nel dicembre del 2012 va in prova al Villarreal, sua ex squadra, in Segunda División.

Nazionale
Ha fatto parte in passato della Nazionale spagnola Under-20, partecipando al Mondiale 1997 di categoria, e di quella maggiore, totalizzando due presenze. Ha peraltro messo a referto 17 presenze per la selezione Under-21, segnando cinque gol e vincendo il campionato europeo 1998.

Curiosità
Nel ritorno dei quarti di finale di Coppa UEFA 2001-2002, giocati tra Inter e Valencia, si è infilato i guantoni ed è subentrato per esaurimento cambi come portiere al posto dell'espulso Francesco Toldo, difendendo l'1-0 firmato Nicola Ventola. L'Inter verrà poi eliminata dal Feyenoord in semifinale.

Nella stagione 2003/04 la maglia dell'Inter aveva una doppia retina che il calciatore tagliava perché più comoda da utilizzare.

Presenze nell'inter 49 - Reti segnate 2.


Edited by Frank Baresi™ - 8/9/2014, 16:20
 
Top
view post Posted on 17/10/2008, 09:20     +1   -1

Livello Motorino dagli spalti

Group:
Diavoli
Posts:
37,128
Reputation:
+73

Status:


Farinos all' Inter con orgoglio

«L' Inter l' ha spuntata sul Milan perché ha avuto più interesse per me. Con i rossoneri avevo già fatto le visite mediche. Sono uno che corre a centrocampo, in tutti i ruoli, anche se preferisco giocare centrale». Due ritorni: Pirlo e E' stato strappato al Milan: «Non pensavo di essere così importante» * Frey. Il fantasista pronto a tutto: «Anche a giocare sulla fascia sinistra, l' ho già fatto con Lippi». Il portiere «sente» l' eredità di Zenga: «Ma il confronto non mi preoccupa»
Presentati ieri tre nuovi acquisti nerazzurri: il centrocampista spagnolo, Pirlo e Frey Farinos all' Inter con orgoglio E' stato strappato al Milan: «Non pensavo di essere così importante» DAL NOSTRO INVIATO APPIANO GENTILE - Non ha un soprannome, ma una certa rassomiglianza con Ricky Martin, il cantante. Dice di non avere un ruolo preciso a centrocampo, ma ha una spiccata propensione per la corsa e per recuperare palloni. Non ha ancora alcuna dimestichezza con l' italiano, ma per il momento può contare su un' interprete d' eccezione, Veronica Oriali, la primogenita del direttore tecnico dell' Inter. Lui è Francisco Javier Zapata Farinos, 22 anni, nazionale di Spagna liberatosi dal Valencia pagando i 36 miliardi della clausola. È stato presentato ieri alla Pinetina insieme al nuovo portiere Sebastien Frey e al campione d' Europa Under 21 Andrea Pirlo, rientrati a Milano dopo una proficua stagione in prestito. Ma era lo spagnolo il pezzo forte alla vigilia del raduno nerazzurro. Occhi verde acqua, affabile ma cauto, Javier Farinos (questo è il suo nome sfrondato) porta con sé il fascino della novità e della cavalcata europea del Valencia. «Abbiamo dovuto lottare a lungo per prenderlo, perché era appetito da molte squadre... - lo ha introdotto Lele Oriali alludendo alle già annunciate nozze col Milan -. Ci avevamo provato 4 mesi fa, ma ci avevano detto che era presto. Poi abbiamo ritentato e in mezza giornata abbiamo trovato l' accordo. Gli auguriamo di confermare tutto quello che ha fatto quest' anno in modo da contribuire a scrivere pagine importanti della storia dell' Inter». «Sì, è vero - ha confermato lo spagnolo -. Con il Milan avevo addirittura già sostenuto le visite mediche. E anche con altre squadre... Del resto quest' anno ho avuto la fortuna di avere molte offerte e quindi ho potuto scegliere quella più interessante. Cos' ha di più l' Inter del Milan? L' interesse che ha avuto per me. Sono qui per ripagare la fiducia che mi ha dimostrato, orgoglioso che mi sia stata data la possibilità di giocare in una grande squadra, non importa in che ruolo, basta giocare...», e le solite cose di tutte le presentazioni. Sta di fatto che quando Moratti l' ha soffiato ai cugini, Zaccheroni si è arrabbiato con la propria società dicendo che in questo modo si rinforzava una concorrente, e molto. «Non sapevo di essere così importante. Io sono uno che corre, lavora e si muove per tutto il campo, che sa ricoprire qualsiasi posizione di centrocampo, anche se preferisco in mezzo. Tutti mi hanno detto, compreso José Mari, che la serie A è ancora più difficile della Liga, ma un professionista deve sapersi adattare e io spero di farlo in fretta. Lasciare Valencia non è stato facile. È la mia città, è la squadra in cui ho sempre giocato, la mia famiglia è tutta là. Ma a Milano potrò contare sulla presenza della mia fidanzata, Mara, e di mio padre. Sono soddisfatto così, convinto di quello che ho fatto e che potrò fare qui. I compagni, amici come Mendieta, non volevano perdermi. Era davvero un bel gruppo, giovane, con molta voglia di dimostrare qualcosa: se siamo arrivati fino alla finale di Champions League è stato per tutto questo. Ma quando si sono resi conto di quanto fosse importante questa opportunità sono stati contenti per me». Per Frey e Pirlo è stato invece come tornare a casa, dopo una stagione spesa in nerazzurro due anni fa e un campionato al Verona uno (miglior portiere di serie A) e uno alla Reggina l' altro, l' eroe di Bratislava. Ed è sintomatico che entrambi dicano subito: «Sono tornato per restare». «Io poi sono sempre stato interista - aggiunge il trequartista che ha come modello Zidane - e qui voglio rimanere a lungo. C' era già un gruppo di campioni, ora ci sono anche molti giovani di valore, quindi abbiamo un' ottima squadra per gli obiettivi. Riuscire a giocare dipenderà da me, non chiedo garanzie. Il dove si vedrà: se non dietro alle punte, va bene anche come sinistro di centrocampo, dove Lippi mi ha provato un anno fa». Frey, capelli tinti e «gelati», il posto ce l' ha già, ma dice: «Devo dimostrare ancora tutto. A Verona ho fatto una gran stagione, ma il difficile viene adesso che devo confermarmi, convincere tutti che sono il numero 1, anche se ho scelto il 17 perché a me porta fortuna. Il confronto con Zenga, che come me esordì molto giovane nell' Inter, non mi preoccupa. È stato lui a scoprirmi, è stato un grandissimo, ma farò di tutto per non farlo rimpiangere. Il futuro è mio e del mio amico Brocchi». Tra tante certezze, resta un solo dubbio: con tutti quei capelli puntuti, come farà il connazionale Blanc a baciarlo in testa dopo ogni vittoria come fa con la pelata di Barthez? «Beh, faremo il possibile perché mi baci in fronte!». Luca Curino Maglie nuove E sul petto torna la stella MILANO - La prima, nerazzurra: classica, con girocollo. La seconda, bianca: con colletto argentato a «v» e sottili righine orizzontali celesti. La terza, arancione: con colletto nerazzurro. Sono le tre maglie dell' Inter stagione 2000/2001. Rispetto all' anno passato una novità degna della tradizione: la stella che simboleggia i dieci scudetti torna sul petto, poco sopra lo stemma. Tutte le maglie della nuova collezione sono realizzate dalla Nike in «dri-f.i.t.», tessuto in microfibra altamente traspirante che permette di mantenere costante la temperatura del corpo. Le maglie (compresa quella del portiere) sono state presentate ieri alla Pinetina da Sebastien Frey, Andrea Pirlo e Javier Francisco Farinos. In ritiro a ranghi ridotti fino al 23 luglio MILANO - Comincia oggi la stagione 2000-2001 dell' Inter. Fino al 23 luglio (giorno del triangolare con Parma e Napoli) tutti a Sarre, località ormai consueta per la banda Moratti. Marcello Lippi, però, non avrà a disposizione l' intera rosa. Parecchie le defezioni, «colpa» dell' ultimo Europeo e delle qualificazioni ai prossimi mondiali che coinvolgono i sudamericani. Questa mattina alle 10 ritrovo ad Appiano Gentile, poi il trasferimento a Sarre (Aosta), dove oltre alla consueta conferenza stampa di Lippi ci saranno anche le ultime presentazioni: Ballotta, Ferrari, Lombardi, Colombo, Brocchi e Cirillo. Christian Vieri, che ancora deve superare completamente l' infortunio muscolare patito nell' ultima gara ufficiale dell' Inter (spareggio-Champions League a Verona contro il Parma) dovrebbe raggiungere i compagni domani sera. Il 20 luglio arriverà in ritiro lo jugoslavo Jugovic, quattro giorni dopo torneranno ad allenarsi gli «europei» Blanc, Hakan Sukur, Di Biagio e Seedorf. Infine, il 30 luglio, sarà la volta dei sudamericani: Alvaro Recoba, Ivan Zamorano, Javier Zanetti, Ivan Cordoba e Martin Rivas. IL PUNTO SUL MERCATO Ronaldo al Flamengo? Oriali non esclude il prestito terapeutico L' ipotesi di lasciarlo a Rio per sei mesi verrà valutata a recupero concluso. «Baronio? La Lazio non lo cede, ma ne parleremo ancora» DAL NOSTRO INVIATO APPIANO GENTILE - Chiedono a Farinos se è vero che Mendieta ha cercato di trattenerlo al Valencia. «No, siamo noi che abbiamo cercato di prendere anche lui», risponde per lo spagnolo Oriali scherzando ma non troppo. Il che offre l' occasione per fare un punto sul mercato. Cominciando proprio dal centrocampista: «È vero, abbiamo provato a prenderlo, ma è incedibile come dimostra il contratto fino al 2010: è la bandiera del Valencia». RONALDO - «Siamo tranquilli, abbiamo parlato con lui. E poi non diamo mai troppo peso alle voci che arrivano dal Brasile. Certe assurdità non ci tolgono il sonno. La nostra unica preoccupazione è che recuperi nel modo più veloce possibile: fra otto-dieci giorni, tra l' altro, sosterrà a Parigi una nuova visita per vedere se proseguire la rieducazione a Rio de Janeiro o qui a Milano, anche se credo che resterà in Brasile fino a settembre-ottobre. Il rientro è previsto per dicembre-gennaio, come sapete. Lui gradirebbe un rientro più soft nel campionato brasiliano, magari con sei mesi di prestito al Flamengo? L' importante è che recuperi, poi vedremo quale sarà la soluzione migliore». SALAS E BARONIO - «Se Salas ha rifiutato Parma significa che vuole rimanere alla Lazio. Magari perché vuole venire all' Inter? Non lo so, la situazione è sempre quella, è un discorso mai affrontato veramente. Ma nei prossimi giorni potremmo avere un nuovo incontro... Baronio invece è stato al centro dei nostri interessi fino a non molto tempo fa. Ma evidentemente la Lazio lo ritiene incedibile. Proveremo a riparlarne in questo incontro». GEORGATOS, COCO E PANUCCI - «Il greco arriva stasera (ieri, ndr). Se non ha dubbi sul fatto di rimanere con noi, bene. Se invece continua ad avere dubbi riesamineremo tutta la situazione fra due o tre giorni. Coco al suo posto? È vero, c' interessa, ma al momento tutte le trattative con il Milan sono azzerate anche per il caso Panucci, che però non mi pare riscuota più molto interesse... Tra l' altro ci ha messo in difficoltà, perché avevamo trovato anche altre soluzioni (il Monaco, ndr), ma lui le ha rifiutate. Comunque non va in ritiro». PERALTA E PUSINERI - «Confermo che abbiamo concluso le operazioni per i due giovani argentini. Peralta è un comunitario e vorremmo farlo venire subito in Italia. Ricorda Riquelme, o Aimar, per restare al calcio argentino, uno molto tecnico che gioca dietro alle punte. Pusineri, finché non ha il passaporto, non possiamo tesserarlo: è uno che corre, può fare il mediano, un po' come Zanetti». ROBBIATI - «Perché lo abbiamo preso? Perché con i sudamericani che rientrano il 30 luglio, non sappiamo come, e poi con quelli che se ne andranno alle Olimpiadi, avevamo bisogno immediato di qualcuno in più in attacco e abbiamo pensato che uno coi suoi piedi potesse esserci utile». l.c. LONDRA - Secondo il «Daily Mirror», soltanto l' opposizione di Alex Ferguson avrebbe impedito all' Inter di acquistare Paul Scholes per 90 miliardi (il Manchester aveva accettato).




CITAZIONE
«L' Inter l' ha spuntata sul Milan

ma meno male
 
Top
clarenzio10
view post Posted on 17/10/2008, 09:54     +1   -1




bidonazzo pauroso
 
Top
• The • Stiff • Meister •
view post Posted on 17/10/2008, 10:31     +1   -1




mai sentito :lol: come tutti i giocatori dell'inter :lol:
 
Top
3 replies since 17/10/2008, 00:07   344 views
  Share