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Leao, che succede dopo i fischi (che non erano solo per lui)?

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view post Posted on 20/4/2024, 14:46     +1   -1
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Leao, che succede dopo i fischi (che non erano solo per lui)?
Tifoseria divisa tra le accuse al giocatore di scarsa resa nei big match e all'allenatore per averlo sostituito. Rafa intanto appare nervoso: una situazione da ricomporre per il finale di stagione ma anche per il futuro a medio termine
14 aprile 2024 MILANO - Spento in campo, nervoso fuori. I tre gol e due assist serviti nelle quattro partite precedenti hanno sbattuto fragorosamente nel nulla della notte contro la Roma. Franati nel vuoto. Ed è un vuoto che fa male perché partire in casa a handicap negli incroci a eliminazione diretta è una complicazione enorme. Nei suoi quasi cinque anni di Milan Leao ha imparato tanto. Praticamente tutto quello che ruota attorno al suo mestiere: è stato preso per mano, cresciuto, coccolato, migliorato, arricchito nell'anima e nel portafogli. Ha dovuto imparare pure - suo malgrado - che quelli come lui sono anche condannati a prescindere: agli occhi del mondo esterno i passaggi a vuoto non sono ammessi, quando in ballo ci sono tonnellate di qualità. Il problema di base è che Rafa, sebbene i miglioramenti in questo senso siano evidenti, non ha ancora perso il difetto della discontinuità. Che, a 24 anni e con l'ingaggio top della rosa, non gli viene più perdonata da una buona fetta della tifoseria.

SERENITÀ — Il dubbio che aleggiava ieri sera al momento della sostituzione resta ancora valido, anche nell'intercettare le riflessioni a caldo e del giorno dopo: quei fischi - numerosi, inequivocabili, diffusi come mai era successo - erano in parte per la scelta dell'allenatore di toglierlo dalla scena, ma in parte per lui. Reo di una prestazione indiscutibilmente eterea, con una robusta lavata di capo pubblica infertagli da Maignan a metà della ripresa. E uscito poi dal campo con fare indolente, come se il vantaggio fosse rossonero. Poi è arrivato il resto, che ha confermato il momento evidentemente non sereno del portoghese: a fine partita non si è unito ai compagni andati sotto la curva (che peraltro, dopo i fischi di tre quarti del Meazza, gli hanno dedicato un coro a tutto volume) e nel lasciare lo stadio ha punzecchiato un giornalista in zona mista ("fai bene il tuo lavoro", gli ha detto secco il 10 rossonero).

SPACCATURA - Insomma, in pochi giorni si è passati dalla luna di miele a turbolenze persino inspiegabili, sebbene il suo nervosismo dopo la partita sia facilmente spiegabile dai fischi che piovuti dagli spalti. I suoi detrattori gli imputano di incidere troppo poco nelle gare che contano. Ovvero: il numero di big match in cui lascia il segno è esiguo rispetto al totale delle partite di primo piano giocate. C'è chi dai cento milioni in su lo impacchetterebbe subito e chi non vorrebbe separarsene per nessun motivo al mondo. Leao divide, e se fino a qualche tempo fa l'incertezza sul rinnovo contrattuale era lo spauracchio di un intero popolo, ora che Rafa racconta di voler restare a lungo in rossonero agli occhi di parte della gente rossonera diventa motivo di dissenso e di mugugno. Bisogna semmai osservare con attenzione la piega che prenderanno gli eventi da qui a fine stagione. Perché è vero che il reale destinatario dei fischi di ieri sera era e probabilmente rimarrà un punto di domanda: Leao o Pioli?, si chiederebbe Shakespeare. Ma potrebbe essere il diretto interessato a inoltrarsi in riflessioni sul futuro che fino a questo momento non erano all'ordine del giorno.
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