| Kjaer non all'altezza, Thiaw irriconoscibile: attento Milan, è tornata la difesa da incubo Tre gol realizzati in trasferta, in casa della penultima, non sono bastati per portare a casa i tre punti: una fase difensiva orribile ha spedito il Diavolo a un passo dalla sconfitta. Ora sono 55 i gol presi in 45 partite. Un dato che preoccupa, soprattutto in vista di Roma e Inter 15 aprile 2024 MILANO - Difficile che il campo del Sassuolo resti all'interno delle banalità quando ci corre sopra il Milan. Allenatori esonerati (Allegri), allenatori confermati (Pioli), gol lampo (il più veloce nella storia della A, Leao) e scudetti (accadde solo due anni fa, sembra passata un'era geologica osservando in casa rossonera). Anche quest'anno non ha fatto eccezione, solo che stavolta le particolarità sono negative. La domanda che attorciglia le riflessioni della gente rossonera è: com'è possibile segnare tre gol in trasferta, per di più in casa della penultima, e tornare a casa con un punto solo?
IMPUTATI — Già. In effetti. Torna così alla mente il concetto, ribadito lungo la stagione dall'allenatore, che sottolinea come la sua sia una squadra votata all'attacco, che quindi una certa dose di rischi sia inevitabile, e che conta segnare un gol più degli avversari. Solo che, quando non succede, sul banco degli imputati ci sale inevitabilmente la difesa. O quanto meno, la fase difensiva. Il Milan quest'anno in alcune partite ha dato vita a vere gallerie degli orrori. Come al Mapei. Sul primo gol difesa schierata, con sette uomini in area. Sette statue però, a osservare il piacevole sviluppo sulla destra dell'azione emiliana. Posizionamenti sbagliati - più che altro per immobilismo -, marcature praticamente inesistenti. Sul secondo l'uno-due fra Thorstvedt e Laurienté, molto ben eseguito ma concettualmente banale, ha spedito direttamente in porta il francese. Sul terzo palla persa in uscita sulla corsia sinistra e, di nuovo, cinque rossoneri a guardare la modalità con cui Larienté ha nuovamente infilato Sportiello.
RALLENTAMENTI — Dunque fase difensiva pessima nel complesso, anche se un paio di singoli in particolare ci hanno messo del loro. E quando succede ai due centrali, sono dolori. Kjaer palesemente non all'altezza, forse per problemi fisici accusati già durante la partita dal momento che ha poi chiesto il cambio dopo nemmeno un'ora di gioco. Irriconoscibile, ed è un aggettivo che vale anche per Thiaw. Situazione più grave per il tedesco, che dopo essere sbocciato nella scorsa stagione, ha iniziato quella attuale con i gradi da titolare. Poi, due mesi e mezzo in infermeria che lo hanno inevitabilmente rallentato. Ma anche adesso che è tornato già da due mesi, pare aver fatto diversi passi indietro in termini tattici e di attenzione. I numeri difensivi, quando non sono coperti dalle bollicine stappate in attacco, sono paurosi: la seconda forza del campionato ha soltanto la nona difesa, che diventa addirittura la quart'ultima considerando solo le gare in trasferta: peggio, lontano da casa, fin qui hanno fatto solo Frosinone, Salernitana e Sassuolo. Nelle 45 partite stagionali il Diavolo ha incassato 55 gol, media non accettabile per chi ha ambizioni di infilare titoli in bacheca. E adesso, occhio anche - di nuovo - all'infermeria: oltre al lungodegente Kalulu, a Reggio Emilia hanno registrato problemi sia Kjaer (flessore), sia Thiaw (che ha concluso il match zoppicando, visibilmente sofferente). In vista del momento decisivo della stagione, non granché. gazzetta.it
Gol annullati a Chukwueze: tornano di moda la "luce" e la mozione Wenger Le due reti (soprattutto la seconda) tolte dal Var al nigeriano del Milan hanno fatto infuriare i tifosi milanisti, ma sono decisioni prese secondo regolamento. Che riaprono però la discussione su possibili modifiche future 15 aprile 2024 MILANO - Il fuorigioco di "acromion" è la nuova frontiera del gol da annullare. O l’offside della testa dell’omero. O dell’alluce. O anche dell’unghia dell’alluce. Quante se ne sono viste di reti frantumate per un fuorigioco millimetrico. Che fuorigioco è ma che lascia così: di stucco. Come successo, ultimo esempio, a Chukwueze ieri nella gara Sassuolo-Milan 3-3: una puntina di spalla, appunto. L’introduzione del "fuorigioco semiautomatico" (siamo alla terza stagione) ha creato tutto questo: ha tolto ogni dubbio, ha reso oggettivo il fatto, ha frantumato la soggettività e quella interpretazione che sempre fra discutere (tipo: l’assist di Lapadula a Viola è punibile o no? A "Open Var" hanno assicurato di no ma il dubbio resta…), adesso sul fuorigioco non ci sono più dibattiti e rincorse alla verità; ma ha messo in vetrina gioie strozzate per un nonnulla. Un’inezia di corpo che comunque fa "offside". È il regolamento. Piaccia o no è quello. Poi, è chiaro, al Milan e ai suoi tifosi in questo caso non piace per nulla. I due gol annullati a Chukwueze hanno generato un oceano di polemiche sui social, soprattutto sulla seconda rete. Discussioni che rimangono attuali anche perché, in base a com'è poi finito il match, si è trattato di episodi decisivi.
WENGER — Ricordando che mani e braccia (ma la parte alta della spalla conta) non sono conteggiate come estremità punibili per il fuorigioco, torna di gran moda il cosiddetto concetto di luce, richiesto a gran voce da anni da Arséne Wenger. In questo caso il fuorigioco sarà tale solo se esiste separazione netta fra le ultime estremità di attaccante e difendente: quel segmento fra l’uno e l’altro giocatore crea la cosiddetta luce. È sempre questione di centimetri, certo, comunque si decida come prenderla.
FEBBRAIO 2025 — Resta il fatto che anche nell’ultima riunione, l’Ifab (il governo che sovrintende alle regole del calcio) ha trattato il tema-luce. Gli esperimenti vanno avanti, in Inghilterra nei campionati minori e anche nel nostro torneo Under 18: l’Italia è stata pioniera nell’introduzione del Var, del Saot (il fuorigioco semiautomatico) e adesso si vedrà che ne sarà della luce, se prima o poi si… accenderà. Nella riunione che si terrà nel febbraio 2025 verrà presa probabilmente una decisione definitiva riguardo alla "mozione Wenger". Fino ad allora le sperimentazioni continuano: il Saot non sparirà ma verrà modulato. Sempre che si azioni… l’interruttore della luce. gazzetta.it
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