.:Museo Anti Inter Official forum: benvenuto nell'archivio più dettagliato sui merdazzurri:.

Posts written by Frank Baresi

view post Posted: 26/4/2024, 16:34     Guirassy-Milan, nuovi contatti. Giroud-Usa, è tutto fatto - Calciomercato milanista
Guirassy-Milan, nuovi contatti. Giroud-Usa, è tutto fatto
Il guineano dello Stoccarda torna nel radar: il Milan al lavoro. Olivier in Mls fino al 2025, c’è accordo totale
24 aprile 2024 MILANO - Nuove manovre sul nove. Più che uno scioglilingua, è la realtà del Milan di aprile, che si concentra sulla scelta del prossimo allenatore ma non smette di pensare al grande iceberg che lo aspetta all’orizzonte: la nuova vita al centro dell’attacco. Il Milan dovrà mettere sotto contratto un numero 9 titolare e non gli succede da anni: è la decisione più delicata che si possa prendere sul mercato, ma anche la più affascinante. Olivier Giroud è pronto a salutare: non c’è ancora una data, non c’è ancora un piano, ma nella sua vita c’è soltanto un mese di Milan. Prima, è giusto parlare di chi può sostituirlo, perché c’è un candidato in rimonta.

I NUOVI CONTATTI — Serhou Guirassy è stato un obiettivo del Milan a dicembre, quando Pioli sembrava dover avere un paio di aiuti dal mercato d’inverno. A gennaio invece è cambiato molto: è rientrato Matteo Gabbia, poi il Milan ha deciso di non spendere – anche a causa del cambiamento delle norme sull’applicazione del decreto crescita – e Guirassy è rimasto allo Stoccarda. C’è una novità: il Milan ha riallacciato i contatti e pensa a lui come opzione concreta per l’estate. Nel frattempo, Serhou è rimasto fedele alla sua fama: ha continuato a fare gol. Tra marzo e aprile ha accelerato, tornando alle medie impressionanti dell’autunno: ha segnato in sei partite di fila e il conto dei suoi gol è salito a 25 in Bundesliga più 2 in Coppa di Germania. Nettamente la sua miglior stagione di sempre, apparsa all’improvviso dopo campionati appena sopra o appena sotto la doppia cifra.

LA CHIAVE — L’altro numero nel terno di Guirassy è il 17. Guirassy ha una clausola da 17,5 milioni che invoglia mezza Europa. Il primo obiettivo estivo del Milan, Joshua Zirkzee (Bologna), costa almeno 50-60 milioni. Benjamin Sesko (Lipsia) e Santiago Gimenez (Feyenoord), da tempo nella lista dei preferiti, si prendono (forse) per cifre simili. C’è differenza, molta differenza. Tra i giocatori graditi dal Milan, l’unico trattabile a cifre simili a quelle di Guirassy è Jonathan David (Lilla), che non ha una clausola ma un contratto in scadenza nel 2025.

LA SUA PREFERENZA — E Guirassy che vuole fare? Beh, Guirassy ha sempre fatto capire di preferire la Premier, dove il calcio ha più appeal e i bonifici a fine mese pure. In Inghilterra però c’è differenza tra classi sociali. Se una delle 6-7 grandi inglesi chiamassero, non ci sarebbe partita: Guirassy accetterebbe. Con tutti gli altri club però il Milan se la gioca: può offrire il fascino del rossonero, San Siro e un posto in Champions League. A 28 anni, dopo una vita trascorsa tra Amiens, Rennes e Stoccarda, per Guirassy sarebbe l’occasione della vita. Il Milan sa che un coefficiente di rischio c’è - il pericolo è che Guirassy, finito l’anno magico, torni... normale - ma il giocatore è forte e migliora. E il Milan lavora all’operazione.

GIROUD A L.A. — Oltre a un posto al centro dell’attacco, sul piatto può mettere la maglia numero 9. Olivier Giroud la lascerà libera dopo averla vestita splendidamente per due anni e mezzo. Gli è mancato il rush finale, gli è mancata l’ultima settimana, trascorsa tristemente tra la trasferta di Roma e il derby: in Europa League ha giocato (male), in campionato è entrato nel secondo tempo e si è visto poco. E probabilmente Giroud è uscito dal campo pensando che sì, Los Angeles è stata la scelta giusta.

L’ULTIMO CIAO — Giroud dall’estate indosserà una maglia con la scritta LAFC sul petto. L’accordo con la franchigia californiana è stato trovato da tempo e Oli G, appena dopo l’Europeo, sarà in Mls. Resterà lì, da contratto, almeno per un anno e mezzo, considerato che la stagione americana inizia a febbraio e si chiude a fine anno solare: lo aspettano i playoff - se la squadra, che non è partita bene, si qualificherà - e una stagione intera. Saluterà il Milan da miglior marcatore nella storia della nazionale francese, davanti a Henry, Mbappé, Griezmann, Platini, Benzema, Trezeguet, Zidane, Fontaine, Papin. Giroud e il Milan non hanno ancora pianificato i saluti ma il giorno indiziato è il 26 maggio, Milan-Salernitana, ultima di campionato. Un’ultima corsa a San Siro e poi... adieu.
gazzetta.it
view post Posted: 26/4/2024, 16:32     Maignan e Theo Hernandez, rinnovi in salita. Il Milan fa il prezzo: via a 100 milioni - Calciomercato milanista
Maignan e Theo Hernandez, rinnovi in salita. Il Milan fa il prezzo: via a 100 milioni
Il portiere deluso da un’altra stagione senza trofei, il terzino nervoso e discontinuo: ecco perché possono partire
24 aprile 2023 MILANO - Altro che calendario in salita: per la partita dei rinnovi di Mike Maignan e Theo Hernandez non poteva esserci momento peggiore. Ora che il fischio di inizio è dietro l’angolo, il morale della coppia francese è sotto le scarpe, come del resto quello di tutto il Milan. La situazione dei due, però, merita un focus e accende una spia di allarme, perché la cornice non è certo l’ideale per iniziare a trattare il prolungamento di contratto: Maignan l’altra sera ha incassato i gol numero 51 e 52 in stagione, mai così tanti negli ultimi sei anni, e ad aprile ha già detto addio alla possibilità di alzare un trofeo, l’unica cosa che conta per il suo modo di vedere le cose; Hernandez ha archiviato un altro derby al di sotto delle aspettative, marchiandolo con un cartellino rosso dopo la rissa con Dumfries. Il presente è nero, nerissimo. Il futuro sarà ancora rossonero?

GIOIELLI DA 100 — Sulla carta ci sono ancora due anni di tempo per tornare ai sorrisi del passato: i contratti di Magic Mike e Theo scadranno nel 2026. Nella pratica, però, il tempo stringe già: i rinnovi dei due big andrebbero chiusi presto, perché iniziare la prossima stagione con il doppio fronte ancora aperto complicherebbe le cose. Nel mezzo, ci saranno un Europeo che Maignan e Hernandez puntano a vivere da protagonisti e un mercato che inevitabilmente punterà i riflettori sulle loro facce. Il Milan, intanto, ha piantato due paletti dentro questi confini. Primo, l’orientamento dei diretti interessati influirà sulle mosse del club: "Si parla di vendere o comprare ma spesso sono i giocatori a decidere del loro futuro", ha detto l’a.d. rossonero Furlani. Secondo, il prezzo lo fanno a Casa Milan, e sul tema i dirigenti hanno le idee chiare: tra porta e fascia sinistra giocano due campioni che il club valuta un centinaio di milioni ciascuno. Le grandi d’Europa, con il Bayern Monaco in testa seguito dal solito Psg e dalle inglesi, osservano e ragionano: la valutazione è alla portata delle loro casse. Trattare si può. E Maignan e Theo che faranno?

LE AMBIZIONI DI MIKE — In tre stagioni al Milan, Maignan ha abituato tifosi, compagni e avversari ai miracoli tra i pali. Quello che l’ex Lilla proprio non riesce a parare, invece, è la sua voglia di lottare per primeggiare. Missione egregiamente compiuta al primo anno in rossonero, quando il Milan lo aveva ingaggiato per sostituire Donnarumma: Mike, fresco campione di Francia, si è ripetuto subito in Serie A, tra parate da fuoriclasse e lanci da regista. In dodici mesi ha cancellato il fantasma di Gigio, ha vinto uno scudetto e ha visto lievitare il proprio valore di mercato. La corsa, nella stagione successiva, si è fermata alla semifinale di Champions, mentre il Milan stava per cambiare pelle. I cambiamenti hanno toccato da vicino anche Maignan: è diventato campione d’Italia allenandosi con un altro ex fuoriclasse come Nelson Dida, poi due avvicendamenti in due anni. Prima Fiori, poi il gallese Roberts. MM ha vissuto momenti delicati — l’infortunio del 2022, i vergognosi insulti razzisti a Udine in questa stagione — e il Milan lo ha sempre sostenuto, aspetto che il francese ha apprezzato. Ma non è bastato a irrobustire il legame col Diavolo: più il Milan scivolava fuori dalla corsa agli obiettivi “nobili” (campionato, Champions e poi Europa League), più Maignan soffriva. E la sua fiducia nel progetto ne ha inevitabilmente risentito. Eccolo, il fattore che rischia di incidere anche più dell’aspetto economico nella partita per il rinnovo: Maignan oggi guadagna 3,2 milioni a stagione e il Milan è pronto a ragionare su un raddoppio che lo avvicini ai 7 milioni di Leao, il più pagato in rosa. Ma potrebbe non bastare.

IL CALO DI THEO — Per Hernandez il legame con il club non è in discussione: il Milan ha scommesso su di lui quando era uno scarto del Real, con l’etichetta di bad boy appiccicata addosso, e lo ha fatto crescere. In rossonero Theo ha segnato come un attaccante, si è saldato a Leao nella catena sinistra che ha trascinato la banda Pioli allo scudetto di due anni fa e ha rinnovato una prima volta: i 4,5 milioni attuali che guadagna sono più del doppio del primo ingaggio. Da un anno a questa parte, però, ha perso Maldini, il suo punto di riferimento, e lo smarrimento si è tradotto in prestazioni deludenti sul campo, specie nelle giornate importanti. L’espulsione nel derby di lunedì, dopo una brutta partita, è l’emblema delle difficoltà di questa annata. Quando tra un mese si tireranno le somme, in casa rossonera si interrogheranno in tanti. Theo compreso, ovviamente.
gazzetta.it
view post Posted: 26/4/2024, 16:30     Cardinale deluso cambia il Milan: per il dopo Pioli spunta Tedesco - AC Milan
Cardinale deluso cambia il Milan: per il dopo Pioli spunta Tedesco
Il proprietario del club a confronto con Ibra e Furlani: da Lopetegui a Fonseca, Gerry sceglierà tra le proposte dei dirigenti
24 aprile 2024 MILANO - Competizione e spettacolo: il Milan del derby è stato nettamente inferiore all’Inter e lo show a cui ha assistito riguardava le celebrazioni nerazzurre. Del progetto di Cardinale – intrattenimento e successi sportivi – si è visto poco. L’appuntamento con San Siro era nell’agenda del proprietario del club da settimane, ma considerato il momento avrebbe potuto collegarsi dagli Stati Uniti: ha scelto di esserci per incontrare personalmente la dirigenza e per spronare la squadra a un finale di stagione orgoglioso. Senza ambizioni di classifica ma almeno forte nello spirito per opporsi all’avanzata nerazzurra: obiettivo fallito. E ad aprile, con oltre un mese di campionato davanti, il Milan si ritrova dentro un finale senza particolari motivi di interesse: la quarta qualificazione di fila alla Champions è un successo già celebrato, l’ultimo sussulto servirebbe a conservare il secondo posto davanti alla Juventus, prossima avversaria.

OUTSIDER — Cardinale ha assistito direttamente al Milan involuto e senz’anima di lunedì. Era inevitabilmente deluso e insoddisfatto. Settimane fa da Londra aveva annunciato cambiamenti ed è stato di parola: la squadra del futuro avrà un nuovo allenatore. Il casting è ristretto e a ognuno dei profili è stato dedicato del tempo nei vari incontri che Gerry ha avuto con Furlani e Ibra. Negli ultimi confronti è emerso un nome nuovo: Domenico Tedesco, attuale c.t. del Belgio. Sarà impegnato ai prossimi Europei e da lì potrebbe continuare l’esperienza internazionale sulla panchina del Milan. E’ un’idea, l’identikit combacia con il profilo tratteggiato dal club: giovane ma già professionista di alto livello, in linea con il budget ed esponente di una filosofia di gioco moderna e orientata sui giovani. In Bundesliga ha allenato Schalke e Lipsia, con cui ha vinto la Coppa di Germania, primo titolo nella storia del club. Ha traslocato allo Spartak Mosca e a febbraio 2023 è nominato c.t. della nazionale belga, che accompagnerà all’Europeo 2024. Dopo aver ottenuto il pass, a marzo scorso, ha ricevuto in premio il prolungamento del contratto fino al 2026. Tedesco si aggiunge all’elenco dei candidati, che la dirigenza provvederà a restringere ancora: sarà poi Cardinale a indicare il prescelto, tenendo conto delle riflessioni dell’area sportiva (Ibra e Moncada) e di quella finanziaria che fa capo all’a.d. Furlani. E’ stato lui a prendersi la responsabilità di dare spiegazioni al momento rossonero dopo il ko nel derby e ribadire le strategie per il futuro: "Siamo al lavoro per la prossima stagione per far sì che sia una stagione di successo. Vincere era l’obiettivo dell’estate scorsa e lo sarà anche nella prossima. Abbiamo fatto una grande rivoluzione nella rosa l’estate scorsa, quest’anno sarà un lavoro più leggero. Cercheremo di fare una squadra sempre più competitiva. Le persone che riportano a Gerry Cardinale sono Moncada, Ibrahimovic e io. Lui prenderà sempre le decisioni finali".

I CANDIDATI — Il casting allenatori coinvolge nomi con caratteristiche comuni (Tedesco si distingue per l’età, 38 anni): esperienza europea, voglia di riscatto, ingaggi in linea. Lopetegui è stato c.t. della Spagna, allenatore del Real, del Porto, del Siviglia e come ultima tappa il Wolverhampton. Ha vinto l’Europa League con il Siviglia e nient’altro nei top club. Tra il Milan e l’opzione Premier al West Ham, Lopetegui preferisce la prima. Paulo Fonseca, ex Roma, ora al Lilla è un altro candidato: i precedenti in Portogallo, l’esperienza allo Shakhtar Donetsk prima delle due stagioni italiane e del trasferimento in Francia. Successi con il Porto, il Braga e in Ucraina. Con i giallorossi in Serie A un quinto e un settimo posto. Avanti con Marcelo Gallardo, attuale tecnico dell’Al-Ittihad. Dall’Argentina è volato direttamente in Arabia, dove oggi occupa il quarto posto della Saudi League. In Sudamerica ha vinto un campionato uruguaiano con il Nacional prima di arricchire la bacheca del River Plate tra titoli nazionali e due Coppe Libertadores: in nove stagioni è diventato l’allenatore più vincente nella storia del club. Si resta in zona con Christophe Galtier, dall’ottobre 2023 in Qatar con l’Al-Duhail. In carriera: dalla salvezza con il Saint-Etienne al primato in Ligue 1 con il Lilla nell’estate 2021. In Francia anche con Nizza e Psg, e di nuovo campione nazionale. Non c’è fretta ma i tempi della scelta non saranno nemmeno troppo lunghi: Cardinale ha fretta di guardare avanti perché l’ultimo ricordo del Milan è triste.
gazzetta.it
view post Posted: 26/4/2024, 16:19     Milan, tutto sul 9: Zirkzee top. Ma occhio alla Premier, Sesko e David in scia - Calciomercato milanista
Nuovo Milan, caccia agli attaccanti. Da Zirkzee a Sesko, Fofana prima scelta in mezzo
Il nuovo tecnico rossonero dirà la sua sul centravanti: la spesa prevista sarà di almeno 50 milioni. In corsa c'è anche David
23 aprile 2024 MILANO - Il nuovo allenatore del Milan riceverà un regalo alla firma: il mercato gli consegnerà l’attaccante più costoso dell’intera storia rossonera. Chiunque si siederà in panchina troverà in area un nuovo 9 di riferimento. Le strada ovviamente potrebbe incrociarsi prima: il prossimo tecnico potrà dire la sua sul mercato. Intorno al tavolo decisionale ci sono già parecchie sedie: Zlatan Ibrahimovic in rappresentanza della proprietà, il direttore tecnico Moncada e Giorgio Furlani a cui spettano le responsabilità dell’area finanziaria. L’allenatore potrà indicare il profilo più gradito nella ristretta lista dei selezionati dal club. Nell’elenco compare Joshua Zirkzee, attaccante del Bologna arrivato in doppia cifra in A: non un cannoniere ma una punta che gioca con la squadra. Costa più di 40 milioni: a 40 può riscattarlo il Bayern , che vanta una priorità d’acquisto, per gli altri il prezzo sale. E se entrano in corsa i club di Premier salirà ancora di più. Il Milan ha almeno il vantaggio temporale: si è mosso per primo. Non mancano le alternative: diverse nelle caratteristiche tecniche, meno sui costi. Benjamin Sesko si distingue anche per l’età: 20 anni, il più giovane tra i candidati. Punta del Lipsia, 10 gol in Bundesliga e 2 in Champions. Non semplice trattare con il club tedesco, che difficilmente sconterà i 50 milioni di valutazione. Può farlo il Lilla con Jonathan David, contratto in scadenza nel 2025: la continuità con cui segna in Ligue 1 da un paio di stagioni sono un richiamo per molti club. Il Milan lo ha cercato anche nei mesi scorsi e i contatti non si sono mai interrotti: la stima è ricambiata dal giocatore. Santiago Gimenez segna ancora di più al Feyenoord: il prezzo sale a 60 milioni. Troppi.

GLI ALTRI REPARTI — Soprattutto se si considera che il budget sarà ricco ma non illimitato. Può crescere solo in un modo, e cioè grazie a una cessione illustre. Nessuno dei big può definirsi incedibile. Come con Tonali l’incasso della vendita verrebbe poi reinvestito in più acquisti. Una percentuale verrà destinata al centrocampo: Youssouf Fofana del Monaco è da seguire con attenzione. Come per David il contratto in scadenza 2025 è un vantaggio: lo svantaggio è la solita concorrenza internazionale. In difesa Lacroix, Brassier, lo svincolato Adarabioyo, vecchie idee che a questo punto saranno sottoposte al giudizio del nuovo allenatore. Ci saranno cambi in tutti i reparti anche se meno numerosi dell’estate scorsa: l’attacco che perderà Giroud e probabilmente Jovic, il centrocampo con Bennacer in uscita, la difesa che in questa stagione è stata l’origine dei problemi. Troppi gol subiti, il club interverrà: oltre agli acquisti ci sono da valutare le possibili cessioni. Thiaw, Tomori, Kalulu: nessuno è certo della conferma.
gazzetta.it
view post Posted: 26/4/2024, 16:17     Juventus - Milan: anticipazioni da Milanello - AC Milan
Più soldi e la Supercoppa: Milan, ora il secondo posto è l'ultimo obiettivo
Ai rossoneri resta la sfida con la Juve di sabato pomeriggio: con una vittoria blinderebbero il secondo posto, il quale garantisce la qualificazione al torneo
23 aprile 2024 MILANO - Al Milan è rimasto solo l’ultimo obiettivo: chiudere il campionato al secondo posto blindando la qualificazione in Supercoppa e qualche milione in più. Parlare di “obiettivi” dopo la batosta subita nel derby è riduttivo, ma i piani alti di Milanello vogliono centrare la seconda piazza per vari motivi. Il primo è che i rossoneri migliorerebbero il quarto posto dell’anno scorso. Il secondo è legato ai guadagni: circa quattro milioni in più rispetto alla terza piazza. L’ultimo, e forse il più importante, garantirebbe la qualificazione alla Supercoppa, dove prenderanno parte le prime due della Serie A e le finaliste della Coppa Italia. Per questo i rossoneri “tiferanno” Juve stasera, nella sfida di ritorno contro i biancocelesti. Se dovessero andare in finale la Supercoppa 2024-25 sarebbe assicurata.

RIPARTIZIONI — Stefano Pioli ha puntato i fari sul 27 aprile. All’Allianz c’è Juve-Milan, ultimo scontro diretto per il secondo posto. I rossoneri sono a 69 punti, i bianconeri a 64. In ballo c’è qualche milione. Il piazzamento finale incide sulla ripartizione dei proventi audiovisivi gestiti dalla Lega. Alla prima spetteranno 20 milioni, alla seconda 16,8, alla terza 14,4, alla quarta 12 e così via. Poi c’è da considerare il market pool, ovvero la quota dei premi Uefa distribuita al mercato televisivo di ciascun Paese: metà in base al numero di partite giocate nella coppa, metà in base alla classifica dell’ultimo campionato. Il market pool dell’Italia, quindi, valeva circa 34 milioni a stagione nell’attuale ciclo 2021-24, quindi andranno 6,8 alla prima, 5,1 alla seconda, 3,4 alla terza e 1,7 alla quarta. Per questo il secondo posto vale qualcosa in più, anche in termini strettamente economici.

CALENDARIO — La sfida con la Juve è l’ultimo ostacolo. Ai rossoneri basta una vittoria per staccare i bianconeri e andare a +8. In corsa c’è anche il Bologna, reduce dai tre gol rifilati alla Roma e sempre più lanciato in ottica Champions. I rossoblù sono a 62 punti, ma l calendario sorride a Pioli: il Milan sfiderà Genoa, Cagliari, Torino e Salernitana. Tre di queste quattro gare saranno in casa (solo i granata in trasferta). La Juve, invece, se la vedrà con Roma, Monza, Salernitana e Bologna, mentre la squadra di Thiago Motta, oltre ai bianconeri, avrà Udinese, Torino, Napoli e Genoa. La sfida di sabato resta fondamentale.
gazzetta.it
view post Posted: 26/4/2024, 16:14     Milan- Inter: il post partita - AC Milan
Pioli: "Derby equilibrato, ai miei non rimprovero nulla. Ciclo finito? Non so..."
L'allenatore rossonero: "Dopo la partita ho consolato i miei nello spogliatoio, so bene cosa c'è dietro questa sconfitta"
22 aprile 2024 MILANO - Lo scenario peggiore. È finita come non doveva finire. Nello scenario peggiore per il Milan: Inter campione d'Italia nel derby contro i rossoneri. "Prima di venire qui sono passato dallo spogliatoio a tirare su il morale dei ragazzi. L'ho fatto perché so cosa c'è dietro questa sconfitta". Stefano Pioli ha parlato così a proposito della sconfitta contro i nerazzurri: "Non sono deluso dal punto di vista tattico. Nel primo tempo l'Inter ci ha fatto male in contropiede, ma qualche buona situazione c'è stata. Peccato...".

GAP — Queste le parole dell'allenatore rossonero dopo il match: "I punti di vantaggio dell'Inter si possono analizzare in un certo modo. Hanno perso una sola partita, ma sono tre o quattro anni che competono con la rosa migliore del campionato". Il Milan finirà dietro: "Siamo mancati nel mese dove abbiamo perso due partite e pareggiate altre due. Se la differenza tra l'Inter e le altre squadre è così grande notevole significa che sono forti. E ovviamente che dobbiamo fare passi avanti".

IL FUTURO — Pioli ha parlato così a proposito dell'ultimo periodo, ovvero le due sconfitte con la Roma ai quarti di finale di Europa League: "I due match contro i giallorossi non sono stati all'altezza. Stavamo bene, i giocatori erano in grande condizione, ma ci siamo bloccati. Non abbiamo raggiunto un obiettivo. Non posso rimproverare nulla ai miei giocatori stasera. È stata una delle partite più equilibrate. Inzaghi un anno fa sembrava in difficoltà, poi ha fatto ciò che ha fatto". Nessun commento sul futuro, infine: "Se è finito un ciclo? Non lo so. Io sto bene, la squadra ha dei margini di miglioramento, vediamo cosa succederà".
gazzetta.it

Il derby costa caro al Milan: 2 turni a Calabria, uno a Hernandez (e Dumfries)
Stop anche per Tomori, la Roma non avrà Llorente e Paredes. Il Cagliari perde Luvumbo, il Sassuolo Laurienté
23 aprile 2024 MILANO - È il Milan a fare la parte del "cattivo" dopo la 33ª giornata. Il derby ha lasciato strascichi pesanti in vista della sfida con la Juve (sabato a Torino, ore 18): il giudice sportivo ha fermato per due giornate il capitano Calabria ("per avere, a gioco fermo, colpito al volto un calciatore della squadra avversaria"), e per una Hernandez ("per avere, a gioco fermo, afferrato all'altezza del collo un calciatore della squadra avversaria strattonandolo) e Tomori. Per Hernandez anche 10mila euro di ammenda. Stesse sanzioni - una giornata e 10mila euro - all'interista Dumfries ("per avere, a gioco fermo, afferrato all'altezza del collo un calciatore della squadra avversaria strattonandolo").
gazzetta.it
view post Posted: 26/4/2024, 16:09     Inter Cartone d'Italia, grazie a Marotta/Gravina, arbitri e Var - Stagione 2023/2024
Inter Cartone d'Italia, grazie a Marotta/Gravina, arbitri e Var
Finisce 2-1. Il difensore della Nazionale e l'attaccante francese decidono il derby, la capolista vola a +17 e si prende il tricolore "in casa" dei cugini rossoneri. Inutile il gol di Tomori nel finale. Nel recupero espulsi Theo, Dumfries e Calabria
439734638-931357648993788-4290247276952661136-n

22 aprile 2024 MILANO - Il sogno proibito e l’incubo più perfido si materializzano nella stessa serata. Come mai era successo nella lunga storia calcistica di Milano (e dell’intera Serie A). L’Inter si cuce in colpo solo scudetto e seconda stella, e si prende il lusso di farlo a casa dei cugini. Il derby mai visto tinge di nerazzurro la notte del Meazza e la sofferenza finale, dopo che il Milan dimezza lo svantaggio, consegna al successo una dimensione ancora più profonda. E’ un tricolore che arriva con cinque giornate di anticipo dopo una cavalcata quasi immacolata, e che consegna il settimo titolo a Zhang (incollato davanti alla tv in Cina) e il sesto a Simone Inzaghi. Cardinale invece era a San Siro e osserva impassibile in tribuna il sesto derby di fila perso dal suo Milan. Un fantasma che pare non ci sia modo di esorcizzare. Il clima milanese di queste ore rappresenta alla perfezione l’animo rossonero: pioggia battente e freddo. Soprattutto per Pioli, anche se non era (più) questa la partita che avrebbe potuto cambiare il suo destino.

LE SCELTE E LE MOSSE — In un contesto del genere – cinque derby persi di fila, obbligo di vittoria - era il Milan ad aver necessità di cambiare vestito tattico per cercare spostare gli equilibri. E di mosse Pioli ne ha fatte parecchie. La più evidente: Giroud fuori e Leao centravanti di movimento con compiti di profondità per provare ad allungare il monoblocco nerazzurro e dare meno punti di riferimento. Ma a cambiare è stato proprio l’assetto, col ritorno alla difesa a tre (Calabria-Gabbia-Tomori) che in passato contro i nerazzurri un po’ di solidità in più l’aveva portata. Davanti Pioli si è sbizzarrito con la fantasia: una sorta di 3-2-5 con Adli – primi minuti in un derby per lui – accanto a Reijnders in mediana e poi Musah larghissimo a destra, Hernandez a sinistra, Loftus e Pulisic in supporto a Leao. Inzaghi ha invece confermato tutte le indicazioni della vigilia, compresa la scelta di preferire Darmian a Dumfries sulla destra. Scontato tutto il resto: Calhanoglu al centro della mediana, Barella e Mkhitaryan ai suoi lati, Lautaro e Thuram davanti. Un abito cucito su misura ormai da tempo, a cui il Milan proprio non riesce a trovare contromosse efficaci. Un po’ a livello tattico e un po’ perché, molto banalmente, l’Inter è più concreta e ben educata nello sviluppo del gioco. Un impianto solido che non cede e non ha cali di tensione.

DISCESA — L’ennesima centrifuga di ruoli e posizioni non ha giovato al Diavolo, che in pratica ha consegnato a Inzaghi tre dei cinque uomini offensivi: Leao centravanti è stato un’anima persa, smarrito tra le maglie nerazzurre così come Loftus e Pulisic, che hanno sbattuto ripetutamente contro il muro avversario, incapaci – e spesso, impossibilitati - nel saltare l’uomo. Col passare dei minuti, dopo un avvio promettente e discretamente rabbioso del Milan, l’Inter ha iniziato ad affondare i due soliti coltelli nella pancia del Diavolo: Barella (Adli) e soprattutto Mkhitaryan (Reijnders) hanno aperto varchi sempre più consistenti – sì, film già visto, siamo al sequel del sequel -, senza disdegnare di armare la corsa e il cross di Dimarco. La discesa nerazzurra è iniziata al minuto numero 18: angolo di Dimarco, Pavard prolunga di testa e Acerbi infila da due passi in solitudine totale. E’ l’ennesima stortura difensiva rossonera della stagione: quattro milanisti contro tre interisti, eppure Acerbi viene ignorato da tutti. Nel primo tempo l’Inter ha altre due occasioni gigantesche: clamoroso l’errore di Lautaro a cinque metri da Maignan e poi è Thuram a graziare i rossoneri con un piatto destro calciato con troppa sufficienza da ottima posizione. E il Milan? Una sola volta vicino al gol, quando Calabria ha girato di prima in porta un cross di Musah, esaltando i riflessi di Sommer.

PASSERELLA — Intervento notevole, e lo stesso non si può dire su Maignan in occasione del raddoppio nerazzurro. La ripresa è iniziata solo da quattro minuti e l’Inter sigilla match, scudetto e stella con una discesa di Thuram che prima sfugge a Tomori – morbido morbido in marcatura – e poi disegna un destro rasoterra preciso e infido ma non irresistibile su cui Maignan va giù troppo lentamente. A quel punto la partita nerazzurra ha iniziato a diventare un red carpet da srotolare minuto dopo minuto, fino a quando il Milan ha accorciato con Tomori, dopo un flipper in area. Mancavano dieci minuti al novantesimo e l’Inter si è ritrovata rintanata nei suoi ultimi trenta metri sotto la spinta di un Milan decisamente ringalluzzito. Okafor si è avvicinato al pari, ma la diga interista ha retto e al Milan sono saltati i nervi: espulsi Hernandez e Calabria (oltre a Dumfries), ma a quel punto mancava soltanto il fischio finale. Festa sotto la Nord, il deserto sotto la Sud.
gazzetta.it
view post Posted: 22/4/2024, 14:59     "Sarà una vittoria bellissima, manteniamo i valori del club, sportività e lealtà verso l'avversario" - Inter Style...with style & onesty
Zhang:"Godetevi il derby. Se non succede ora, succederà presto..."
Il numero uno nerazzurro in videoconferenza: "Sarà una vittoria bellissima, specie per chi non l'ha mai assaporata. Se arriverà domani manteniamo i valori del club, sportività e lealtà verso l'avversario"
21 aprile 2024 APPIANO GENTILE (CO) - Il presidente dell'Inter Steven Zhang, prima dell'inizio dell'allenamento ha parlato in video conferenza di fronte alla squadra, al mister e al suo staff, a Marotta, Ausilio e Baccin. Visibilmente emozionato il numero uno nerazzurro ha detto: "Non c'è bisogno di motivarvi prima di un derby. Vi voglio solo ringraziare per quello che avete fatto finora. Domani giocate per godervi la partita perché se non dovesse succedere domani, succederà presto".

LE PAROLE — Il presidente ha poi proseguito: "Avete fatto una stagione straordinaria e la vittoria che arriverà sarà bellissima. Per tutti e in particolare per quelli che non l'hanno mai assaporata. Spero che sia solo la prima di una lunga serie di vittorie importanti. In bocca al lupo a tutti. Se dovesse succede nel derby mantenete alti i valori dell'Inter che sono la sportività e la lealtà nei confronti dell'avversario".
gazzetta.it
38699 replies since 15/1/2008